Il cardinale insiste «Pacs pericolosi» di Andrea Di Robilant

Il cardinale insiste «Pacs pericolosi» IL PRESIDENTE CEI «DEPOTENZIANO IL MATRIMONIO» Il cardinale insiste «Pacs pericolosi» Andrea di Robilant ROMA Il cardinale Camillo Ruini prosegue con tenacia la sua crociata contro le unioni di fatto. Ieri è tornato a tuonare contro (da diffusa tendenza a depotenziare il valore del matrimonio assimilando ad esso altri tipi di unioni e convivenze». Per il vicario di Roma, in questo modo «il matrimonio non viene più percepito come espressione e garanzia della natura stessa dell'amore umano, ma come frutto di convenziom e accordi facilmente modificabili». Nel mirino di Ruini sono, come sempre, i Pacs, quei patti civili di solidarietà che il centro-sinistra ha iscritto nel suo programma elettorale per garantire una serie di tutele per chi sceghe di convivere, e che la Chiesa continua invece a vedere come una seria e grave minaccia all'istituzione del matrimonio. Parlando ieri ad un convegno all'Università Cattolica a Roma, Ruini ha criticato la tendenza «a contestare il carattere unico e la missione propria della famiglia fondata sul matrimonio». Ma Ruini è andato oltre la questione Pacs-matrimonio, mettendo in guardia contro «il pericoloso virus dell'autoreferenziahtà» che esalta (de esigenze, i bisogni o i diritti individuali». E' un processo che sta conducendo l'uomo contemporeaneo «verso una china pericolosa» e che ha, come principale indicatore, (da difficoltà a riconoscere e vivere l'esperienza fondamentale dell'amore in tutte le sue dimensioni: coniugale, genitoriale, filiale, solidale». Ma per Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell'Ardgay, la posizione della Chiesa è viziata da un fondamentale equivoco; «Il cardinale Ruini scambia latviòlòntfii'di due persone che si amano e che vogliono costruire un progetto di vita comune con gh atteggiamenti edonistici che attraversano le società moderne». Né si capisce perché bisogna «alzare steccati e creare contrapposizioni inesistenti», insiste Barbara Pollastrini, coordinatrice donne dei Ds e una delle promotrici dei Pacs. «Assegnare responsabibtà e diritti a miboni di coppie di fatto non significa mettere in discussione la famigba, ma assegnare regole, tutele e doveri per creare condizioni di sicurezza per tante persone». Per cattobci del centrosinistra come Pierluigi Castagnetta capogruppo della Margherita alla Camera, non c'è da sorprendersi se Rumi ritoma a difendere con forza la sua posizione sulle unioni di fatto e sul tentativo di regolamentarle. «La Chiesa fa ciò che le compete». Ma neppure Castagnetti condivide il punto di vista di Ruini secondo cui le nuove e diverse forme di convivenza hanno messo in crisi il matrimonio. Semmai, dice, è colpa di quella cultura individualistica «su cui, come cristiani, dobbiamo riflettere». Più concretamente. Franco Grilbni (Ds) riconia che in Itaba oltre due miboni di persone vivono in coppie di fatto «ed è impossibile per la società, ma soprattutto per il legislatore, non prendere atto di un fenomeno tósi corposo e così'rilevante. E non si capisce per quale astruso ragionamento estendere i diritti a chi da sempre ne è privo significhi toglierli a qualcun'altro: i Pacs non rappresentano una diminutio per le famigbe tradizionali». La critica alle unioni di fatto suscita nuove polemiche. IDs: non danneggiano la famiglia Il cardinale Camillo Ruini

Luoghi citati: Roma