Stuprata a Bologna Nessuno interviene per difenderla di Franco Giubilei

Stuprata a Bologna Nessuno interviene per difenderla IL DRAMMA DI UNA STUDENTESSA. L'AGGRESSORE POTREBBE ESSERE STRANIERO Stuprata a Bologna Nessuno interviene per difenderla In un video Fmdifferenza degli automobilisti Cofferati: terribile, ora dobbiamo aiutarla Franco Giubilei corrispondente da BOLOGNA Lo stupratore ha puntato la sua vìttima sull'autobus, o forse la seguiva già da tempo e conosceva ì suoi movimenti. Quando la donna è scesa alla fermata di vìa Bentini, all'angolo di vìa Corticella, si è incamminato dietro di lei e dì lì a poco l'ha aggredita. Non c'era gente sul marciapiede, solo il viavai delle auto per la strada, così le urla della ragazza, che subito aveva pensato a uno scippo, si sono perse nel buio della sera: l'uomo, probabilmente imo straniero, prima ha cercato dì violentarla vicino a un distributore, poi l'ha costretta ad attraversare la strada e, nel giardino di un condominio, l'ha picchiata e stuprata. Dopo è scappato a piedì, correndo, senza che nessuno si accorgesse del dramma. Qualche automobilista dì passaggio però deve aver notato qualcosa di strano in quella ragazza che veniva trascinata a forza da una parte all'altra della strada; è un elemento che risulta dalle riprese dì una telecamera che gli inquirenti, coordinati dal pm Enrico Cieri, stanno visionando per cercare dì venire a capo del nuovo episodio di violenza sessuale dotto le Due Torri: qualcuno verosimilmente dev'essersene accorto, perché le immagini mostrano chiaramente le auto che passano mentre l'uomo obbliga la sua vittima a seguirlo, eppure nessuno ha fermato la macchina per intervenire, o almeno per chiamare aiuto. E allora la dorma, ima ragazza friulana di 30 anni che si trova a Bologna per seguire un master, è stata violentata al riparo di una siepe, sull'aiuola dei palazzi di via Corticella, non lontano dall'appartamento dov'è ospitata dal fratello. E' successo mercoledì sera, intomo alle 20,30: l'aggressore prima di scappare ha anche preso la ragazza a calci in faccia. Quando un passante ha soccorso la donna, è stata finalmente chiamata un'ambulanza. All'ospedale Maggiore i medici le hanno curato le escoriazioni sul volto e sulle braccia, quindi l'hanno di¬ messa con una prognosi di 10 giorni. I carabinieri hanno subito cominciato le ricerche nella zona e, basandosi unicamente sul racconto della ragazza, dato che finora non risultano esserci testimoni, hanno fermato un giovane straniero che sembrava coirispondere alla descrizione. La vìttima però non lo ha riconosciuto e il giovane è stato immediatamente rilasciato. Neanche il filmato ripreso dalla telecamera del distributore è stato utile alle indagini, le immagini disponibili non sono abbastanza chiare da dare un volto all'aggressore. Stando a quanto è trapelato, gli investigatori lavorano a un identikit e stanno cercando un uomo sui trent'anni alto circa un metro e settanta, coi capelli neri tirati all'indiRtro e la carnagione scura, vestito di jeans e maglia scura. I suoi tratti somatici potrebbero far pensare a qualcuno di origini indiane, o pakistane. Gli inquirenti hanno lanciato un appello, in modo che eventuali testimoni si.facciano vìvi per dare il loro contributo alle indagini. Intanto gh investigatori hanno prelevato campioni di materiale biologico riconducibile al violentatore, che sarà utile qualora si andasse al un esame del Dna. Ieri sera, più o meno alla stessa ora in cui sì è consumata la violenza, il coordinamento donne dei Ds, la Cgil e le associazioni femminili bolognesi hanno organizzato una fiaccolata in via Corticella, una manifestazione di "solidarietà e dì condanna per l'episodio di barbara violenza". Non sono mancate le polemiche pohtiche: per il coordinatore dei Giovani padani Bevilacqua Ariosti «mentre Cofferati prosegue la sua crociata contro l'illegalità, una ragazza viene aggredita e violentata». Mario Borghezio del: la Lega Nord insiste sulla «pericolosità della situazione innescata dall'immigrazione selvaggia» e oggi sarà a Bologna per partecipare a un'iniziativa del suo partito. Dorina Bianchì della Mai^herita dice che la violenza sessuale contro le dorme «sta assumendo le dimensioni di una vera e propria emergenza». Il sindaco Cofferati invece parla di «un episodio bruttissimo, un atto di violenza da condannare sempre, chiunque sia il responsabile», e riguardo alla vìttima aggiunge: «Bisognerà aiutarla a superare il trauma». Un momento della fiaccolata di solidarietà alla donna stuprata

Persone citate: Bentini, Bevilacqua, Cofferati, Dorina Bianchì, Enrico Cieri, Mario Borghezio

Luoghi citati: Bologna