Prestigiacomo contro Storace «La 194, una conquista civile»

Prestigiacomo contro Storace «La 194, una conquista civile» DUELLO NEL POLO DUBBI SULL'INCHIESTA «DAL SAPORE IDEOLOGICO» Prestigiacomo contro Storace «La 194, una conquista civile» ROMA Prestigiacomo all'attacco di Storace su aborto, consultori e pillola del giorno dopo. All'iniziativa del ministro aha Salute Francesco Storace che chiede alle Regioni di vigilare sull'attività dei consultori, la responsabile delle Pari opportunità Stefania Prestigiacomo replica indignata: «La 194 rappresenta una conquista di civiltà per le donne e i controlli devono riguardare anche le inadempienze della legga e le inaccettabili difficoltà di reperire la pillola del giorno dopo». Oltre a Storace, Prestigiacomo boccia anche la proposta dell'Udo di una indagine perché, dice, «a fine legislatura può avere il sapore della battagha ideologica che divide e si presta ahe strumentalizzazioni cui stiamo assistendo in questi giorni». Ma i vertici dell'Udo replicano dandole della «mistificatrice» e ribadendo di essere impegnati in una battagha a tutela della donna. I toni, però, risentono, in entrambi i campi, del clima infuocato degh ultimi giorni. In una lettera indirizzata a Storace, il ministro Prestigiacomo coglie i segnali di apertura mostrati dal suo collega di esecutivo e sottolinea di «prendere atto con piacere» delle dichiarazioni in cui ha confermato che non è sua volontà di modificare la legge 194. E, soprattutto, che quando si riferisce all'intervento dei volontari nei consultori, intende una presenza plurale. Una precisazione che suona come una risposta indiretta aha prolusione del presidente dei vescovi Camillo Ruini all'assemblea della Cei ad Assisi. La lettera scritta daha Prestigiacomo a Storace, infatti, è pure un appello aha laicità e ricalca la netta contrapposizione emersa a giugno sulla procreazione assistita tra le due anime (laica e cattohca) della maggioranza. «Tutti abbiamo a cuore - scrive il ministro ahe Pari Opportunità - la piena e corretta applicazione della normativa e cre¬ do anche sia un dovere istituzionale del ministero della Salute avere piena conoscenza dello stato di applicazione della 194 in tutte le sue parti». h ministro per le Pari Opportunità rincara la dose e segnala polemicamente che «sono tante le donne che vorrebbero avvalersi della cosiddetta pillola del giorno dopo e non possono farlo», fi farmaco, infatti, è acquistabile in farmacia solo dietro prescrizione medica, ma in molti casi le donne trovano nei presidi sanitari pubbhci medici (che «avvalendosi della obiezione di coscienza prevista nella 194») si rifiutano di prescriverla. «Ma - accusa la Prestigiacomo - la pillola del giorno dopo va presa con urgenza ed entro un certo numero di ore, e quindi il ritardo, a causa della inadempienza dei presidi pubbhci, può vanificarne l'effetto». Perciò il ministro forzista si chiede se la volontà istituzionale e tecnica di verifica della 194, il ministro Storace abbia «intenzione di estenderla anche ai casi di eventuale violazione della nonnativa». La Prestigiacomo, dunque, ((frena» Storace sulla modifica della 194 e gh chiede di garantire l'applicazio¬ ne deha legge davanti ai problemi creati dall'obiezione di coscienza dei medici. Nessun monitoraggio, poi, appare davvero giustificato. I dati «dovrebbero già essere in possesso del dicastero deha Salute e quindi trasmissibili al Parlamento», perciò la Prestigiacomo si dice perplessa per la proposta che è stata avanzata dai centristi del Polo, di avviare un'indagine conoscitiva parlamentare sullo stato di attuazione della 194. H segretario dell'Udo, Lorenzo Cesa, però, non ci sta a passare per inquisitore e oscurantista. ((Non assolutamente è nelle nostre intenzioni modificare la legge sull'aborto - ribatte - c'è una grande mistificazione su quello che stiamo facendo da parte deha sinistra e di esponenti della maggioranza come la ministra Prestigiacomo. La nostra iniziativa non è contro le donne, ma a loro supporto». H segretario centrista precisa di voler solo sapere come lavorano i consultori. «Secondo noi ci vorrebbe maggiore professionalità- puntualizza- vorremmo che nei consultori ci fossero professionisti dell'accoglienza, non certo le guardie svizzere, che diano consigh ahe donne». [gia.gal.j «Mistificatrice» ribattono i vertici dell'Udo che rivendicano l'impegno a'tutela della donna

Luoghi citati: Assisi, Roma