Kiev non sfila più in arancione

Kiev non sfila più in arancione IN 12 MESI BRUCIATE TUTTE LE SPERANZE: L'INFLAZIONE FA PAURA, NON SI TROVA LAVORO, DILAGA LA CORRUZIONE Kiev non sfila più in arancione reportage FRANCESCA SFORZA inviata a KIEV Di arancione, a Kiev, sono rimaste soltanto le divise degU addetti alla pulizia delle strade, che ieri erano impegnati a gettare sale e sabbia davanti ai sottopassaggi della piazza Maidan per evitare che i passanti scivolassero sul ghiaccio. «L'anno scorso c'ero anche io - dice Ivan, conducente di autobus -. Avevo una maglia arancione con su scritto "Viva Yuscheko" e la sciarpa e il cappeUo, e non ho lasciato la piazza per tutta la settimana, neanche di notte». Adesso non ci pensa proprio a fermarsi per la settimana di commemorazioni indette dal governo: «Ho due fighe, devo lavorare, ci manca soltanto che mi metta a perdere tempo e rischiare una bronchite». Dai megaschermi che avevano trasmesso in tutto il mondo le immagini di Viktor Yuschenko e JuUa Timosheuko in posa da rivoluzionari scorrono oggi fotogrammi del motomondiale, pubbUcità di mobilifici e annunci deUa prossima apertura di un grande magazzino aUa periferia di Kiev. Dov'è il presidente, dov'è JuUa la pasionaria, dove sono i colonnelU deUa rivoluzione arancione? ((Avevano annunciato la loro presenza questa sera, ma forse verranno domani, o forse non verranno per niente - dice Venceslav, che sventola il tricolore russo insieme a un centinaio di persone venute da Odessa -. Per loro questa volta ci sarebbero soltanto fischi». Tra le persone che affoUavano ieri la piazza di Kiev - non più di trecento - U gruppo più numeroso sventolava le bandiere rossoblu del partito «Progressivo Socialista» e di una candidata poco nota come NataUa Pitrienko. «Siamo per un'Ucraina migUore, che faccia meno chiac¬ chiere e lavori di più per il popolo» - dice Natasha, 43 anni, attivista deU'Spu e di professióne pedagoga in una scuola. Ai lati deUa piazza, i baracchini che l'anno scorso hanno fatto fortuna vendendo i gadget deUa rivoluzione, confessano che gU affari vanno maluccio. CappelU, guanti, scarpine arancioni per i bebé, penne con la faccia di Yuschenko, tazze per la colazione con U manico a forma deUa treccia di JuUa. «In tutta la giornata ho venduto solo una sciarpa - dice Lisa, studentessa prestata al commercio per la settimana dei festeggiamenti -. E ho avuto l'impressione che il signore stesse morendo di freddo, ci fosse stato Hitler al posto di Yuschenko l'avrebbe comprata lo stesso». Se qualcosa è cambiato, è solo in peggio. «Perché quando arrivano i nuovi vogliono soldi freschi nelle tasche dice ancora Ivan -. Ha visto il figlio di Yuschenko, che gira con una Bmw da 100 mila dollari?». La figlia della Timosheuko invece si è sposata con un rockettaro inglese, «ma Julia è più simpatica». Un anno dopo, dal palco della piazza deU'Indipendenza di Kiev, risuonano slogan inneggianti a «Ucraina-Russia-Bielorussia». «Siamo contro Yuschenko, contro la Timoshenko e contro tutto il governo», dice Evgenij, 17 anni, mentre sventola la bandiera deUa squadra di calcio «Dinamo Kiev». A favore di qualcuno? «Sì, viva Yanukovich!». Il leader filorusso spodestato da Yuschenko un anno fa aUa guida del Paese, conosce oggi una nuova popolarità. Secondo sondaggi non ufficiaU, se si votasse oggi U suo partito conquisterebbe U ZO'ft delle preferenze, contro il 15-170Zo della formazione guidata daUa Timosheuko e fi 10-1207o di «Nostra Ucraina», il partito di Yuschenko. «La minaccia di un ritorno di Yanukovich è reale», ha detto ieri Julia Timoshenko aUa tv, lasciando intendere che sarebbe disposta a unirsi di nuovo a Yuschenko. «Cercherò di avviare una riconcUiazione - gU ha risposto il presidente in dichia- razioni alla stampa francese durante la sua recente visita a Parigi - ma non nascondo che sarà molto compUcato». Cosa non ha funzionato? «1 prezzi si sono alzati, l'inflazione fa paura, i ragazzi non trovano lavoro, e adesso cominciano anche ad arrivare i cinesi», lamenta Nikolaij, pensionato di 67 anni. «Come non troverà nessuno che ammetta di aver sfilato in arancione solo un anno fa dice Anatolij Bondaruk, attivista del movimento "Pora" - non troverà nessuno che ammetta di pagare i pohziotti per evitare il controUo documenti, i professori per far superare gU esami ai figU, i medici per assicurarsi un posto letto, ma questa è l'Ucraina di oggi, corruzione dovunque». Alle otto di sera comincia il concerto deUa banda locale, ma in piazza fa freddo, e non c'è quasi più nessuno. Nessuno ha voglia di celebrare la ricorrenza della rivoluzione che aveva spodestato il leader filorusso Chi scende in piazza spiega: «Siamo contro Yuschenko, contro la Timoshenko e contro tutto il governo» Centinaia di migliaia di persone nelle strade di Kiev nel novembre 2004, ieri tra la folla che protestava contro Yuschenko anche l'immagine dello zar Nicola II