Ribattezza la città e lo sponsor la coprirà d'oro di Paolo Mastrolilli

Ribattezza la città e lo sponsor la coprirà d'oro STATI UNITI IL FENOMENO SEMPRE PIÙ' DIFFUSO IN TUTTO IL PAESE Ribattezza la città e lo sponsor la coprirà d'oro Clark si chiamerà Dish in onore di ima tv In cambio abbonamento gratis per tutti Paolo Mastrolilli NEWYORK Se la Rai o Mediaset si presentassero a casa vostra e vi chiedessero dì rinominare la città in cui abitate con il loro logo, in cambio dì una fornitura decennale dì servizi gratuiti, cosa rispondereste? Il villaggio di Clark, in Texas, ha dettodì sì. Da martedì è diventato il primo paese americano sponsorizzato dalla EchoStar Communications, un'azienda del Colorado che fornisce a 11 milioni dì clienti l'accesso alla tv satellitare. Tutti gh abitanti dì Clark riceveranno il collegamento gratuito alla televisione per dieci anni, ma in cambio il paesello cambierà il suo nome in «Dish», parabola, cioè il logo usato dalla EchoStar per vendere il suo prodotto negh Stati Uniti. Se un tempo il nome deUe cose rappresentava la loro identità, ora è chiaro che anche l'anima può essere venduta, in cambio di una contropartita ragionevole. Infatti Clark è solo l'ultimo esempio dì un fenomeno che si sta diffondendo in America, le cui radici affondano addirittura negh anni Cinquanta. Ad agosto la EchoStar aveva lanciato la sua operazione di marketing chiamata «DISH City Makeover». L'azienda del Colorado aveva offerto il cohegamento gratuito alla tv satellitare per qualsiasi cittadina che avesse accettato di cambiare il proprio nome. Secondo Michael Neuman, presidente della compagnia, l'obiettivo dell'iniziativa era dimostrare che «si può dare a tutti una televisione migliore». A noi italiani, orgogliosi e gelosì deUe nostre radici, una sfida del genere sembra provocatoria. Gh americani, invece, si sono messi in fila. Il sindaco di Clark, Bill Merritt, ha dovuto condurre un'intensa azione dì lobby perché la concorrenza era fortissima. Alla fine, però, la EchoStar ha scelto il suo paesello. I motivi dì fondo della selezione sono difficili da capire, perché Clark è un viUaggio abitato da 125 anime, a mezz'ora di strada da Forth-Worth, ossia la città gemella dì Dallas. Campa dì agricoltura e offre un letto a chi lavora nella vicina metropoli, ma non vuole dormirci la sera. Comunque sia, una volta ottenuto l'incoronamento dalla EchoStar, Merritt ha dovuto affrontare il problema dì farlo digerire ai suoi concittadini. Il più contrario era proprio il signor L, E, Clark, che nel giugno del 2000 aveva fondato il villaggio dandogli il proprio nome: «Non mi piace per nulla questa storia di Dish. Io avevo dato l'anima allo scopo dì ottenere il riconoscimento ufficiale del no- stro municìpio». Martedì sera, però, il consiglio comunale sì è riunito alla presen- za dì tutte le 125 anime che rappresenta, e Clark ha scoperto con amarezza che nessuno è profe- tainpatria.Bendodicìconcìttadi- ni hanno preso la parola in favore deU'accordo con la EchoStar, e ì membri del consiglio non hanno potuto fare a meno di ratificarlo all'imanìmìtà. Dunque da tre gior- ni Clark si chiama Dish, con tanto di cartelli ufficiali fomiti dalla compagnia del Colorado. Merritt non sta nella pelle: «L'identità è importante e il nome originale resterà sempre nella nostra sto- ria». La tv gratis non verrà garan- tìta solo agh abitanti attuali del paese, ma anche a chiunque deci- deràdìtrasferircisi. «La pùbblici- tà - ha spiegato il sindaco - ci metterà sulla carta geografica dell'America. Attirerà persone e affari, e cifaràcrescere».' ' Ha ragione luì, secondo l'esper- to dì marketing Mark Hughes, amministratore delegato della so- cietà Buzzmarketing: «Quante persone stanno parlando dei 3.000 siti internet aperti questa settimana? Zero. Adesso, però, tUtt^ conoscono ■D^' 'v^s^getto dei Texas con 125 abitanti». Quel lodi Hughes è un parere di parte, perché luì in queste settimane stK cercando dì convincere il paese di Santa, nelTIdaho, a cambiare il suo nome in Secretsanta.com, dal logo dì un sito internet speciahz zato in scambi dì regah. Se gh abitanti accettassero la proposta non farebbero la storia, perché 'pà ìiél 2Ó0CCHalfway, in Oregon, aveva decìso dì chiamarsi per un annoHalf.com. H fenomeno, a dilfe il vero, rìsale agh anni Cinquanta. Allora Hot Sprìngs, nel New Mexico, decise dì prendere il nome dì un famoso quiz tv chiamato «Truth or Consequences». Un po' come se Milano, commossa dal lavoro di Mike Bongiomo, avesse stabilito per decreto comunale di diventare «Rischiatutto». Le cose, però, non sono andate sempre così lisce. Nel 2003 i residenti dì Bìggs rifiutarono un'offerta della Centrale del Latte della California: se avessero accettato di diventare «Got Milk», fiumi di soldi avrebbero inondato le sue strade. Secondo Gary Ruskin, dell'organizzazione non profit Commercial Alert, «i nómi dei luoghi civici riflettono ì nostri valori e le nostre aspirazioni. E' sbagliato tagliare il cordone ombelicale fra questi nomi è le nostre virtù». Noi però stiamo parlando dì Dish, e quindi ì suoi abitanti hanno già vinto. il jj^^r I^iriJ^ .''|."~^ dZItMIUc -^T^j^jj^^lp ifJcLIdll^ZdLt: ci+J ìn+omS ■5' ^ 111 Lei I le L e di ILI Ifc? j r prr+raU ^ ld V-tJMLIdlt; Ufc;i LdLlt; J™ " ^ jr™.!:,, ,-"- dL-dllUlllid Il sindaco di Dish, in Texas, posa orgoglioso accanto al nuovo cartello con il logo della compagnia di tv satellitari

Persone citate: Alert, Bill Merritt, Gary Ruskin, Hughes, Mark Hughes, Merritt, Michael Neuman, Mike Bongiomo, Worth