Vivaldi tra violini e archi di Leonardo Osella

Vivaldi tra violini e archi ALL'AUDITORIUM DEL Vivaldi tra violini e archi Lunedì 14 rAccademia Bizantina dedica una serata al «prete rosso» FONDATA nel 1983 a Ravenna, l'Accademia Bizantina è uno dei complessi musicali più affidabili nel repertorio del Sei e Settecento italiano eseguito con gli strumenti originali. La dirige Ottavio Dantone, profondo specialista all'organo ^ e al clavicembalo come basso- ' continuista e improvvisatore. La loro presenza ai Concerti del Lingotto, lunedì 14 novembre alle 20,30 nell'Auditorium Giovanni Agnelli, conferma la ricerca di alta qualità che distìngue la rassegna concertistica. In particolare questo appuntamento torinese rientra in ima lunga tournée che tocca prestigiose tappe in tutta Europa. Il programma, dedicato a Antonio Vivaldi, verte sulla produzione per violino e archi dalle raccolte op. 3 (Estro Armonico) e op. 8 (Cimento dell'Armonia e deu'Inventione). In effetti il violino fu lo strumento d'elezione del ((prete rosso» veneziano, che ne diede mirabolanti esibizioni come sobsta, tramandando poi il suo sapere tecnico e interpretativo a qualcuna delle orfanelle all'Ospedale della Pietà (Charles de Brosses volle citare nelle «Lettres familières sin- l'Italie» il «famoso colpo d'arco di cui tanto, a torto, ci si vanta- all'Opera di Parigi» e una ragazza di nome Chiaretta, che «sarà di certo il primo violino d'Italia»). Ma veniamo al programma. Si comincia con tre Concerti dall'Estro Armonico in la maggiore e precisamente il «n. 5 RV 519», il «n. 8 RV 522» ed il «n. 6 RV 356». I primi due sono per due violini, l'altro per un violino solo. Il violino concertante è previsto anche per il capolavoro che chiude la serata, i Concerti delle «Quattro Stagioni», dal «Cimento». La presenza di quattro sonetti illustrativi, forse di Vivaldi stesso, è testimonianza di un intento programmatico e la musica comunque ne è palese riprova. C'è chi ha catalogato questi Concerti già in un àmbito romantico: idea giustificata se si pensa, scrive Michael Talbot, che l'ispirazione è in una natura antropocentrica in cui «l'attività umana appare ancora subordinata al gioco incrollabile degli elementi naturali»; qui «lo stato d'animo che fa da sfondo al movimento è colto nel ritornello, mentre gli avvenimenti successivi sono raffigurati negb episodi individuali». Leonardo Osella L'Accademia Bizantina lunedì 14 all'Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto

Persone citate: Antonio Vivaldi, Charles De Brosses, Chiaretta, Estro Armonico, Giovanni Agnelli, Michael Talbot, Ottavio Dantone, Vivaldi

Luoghi citati: Europa, Italia, Parigi, Ravenna