Effetto fosforo bianco sulla stampa britannica

Effetto fosforo bianco sulla stampa britannica L'ASSEDIO DEL 2004 IL PENTAGONO AMMETTE: L'ABBIAMO USATO. MA E LEGALE Effetto fosforo bianco sulla stampa britannica Monbiot: su Falluja troppe bugie americane Maria Chiara Bonazzi LONDRA La reazione a catena innescata dal documentario di RaiNews24 sull'uso del fosforo bianco a Falluja scuote la stampa britannica, mentre il capogruppo dei deputati liberali al Parlamento europeo, l'inglese Graham Watson, chiede a Javier Solana di condannarne l'uso contro i civili e sollecita l'apertura di un'inchiesta Onu per conto della Uè. Un portavoce del Pentagono ha ieri riconosciuto l'utilizzo della sostanza durante i combattimenti a Faliujah, nel novembre del 2004: «Lo abbiamo usato come arma incendiaria contro combattenti nemici», ha detto il colonnello Barry Venable alla Ebe. «Il fosforo bianco è un'arma convenzionale. Non si tratta di un'arma chimica. Non è illegale. Noi la usiamo soprattutto come un agente oscurante, per cortine fumogene o per illuminare gh obiettivi», ha detto il militare Usa. Ma intanto la polemica si allarga al possibile uso del napalm, o meglio di un suo eqvavaìatvte. 'Ieri a Londra i giornali hanno messo bene in evidenza un articolo su una rivista di artiglieria dello stesso esercito americano (che già qualche mese fa aveva ammesso l'uso della sostanza chimica in cosid¬ dette missioni «scuoti e cuoci» per «stanare i ribelli» e poi ucciderli con esplosivi), nonché il resoconto di un cronista intruppato, che su un giornale californiano aveva testimoniato di avere visto i soldati Usa, con tanto di cognomi, tirare munizioni miste di fosforo e alti esplosivi contro edifici dove si nascondevano i guerriglieri. Sul «Guardian» un colnmentatore di punta come George Monbiot, pur non attribuendo grande importanza al documentario Rai, sostiene che l'ammissione della rivista «Field Artillery» datata marzo 2005 e il racconto dell'inviato di «North County Times» siano le due «pistole fumanti» che a suo dire «dimostrano» che l'esercito Usa «ha usato armi chimiche a Falluja». Un editoriale sdegnato dell'«Independent», intitolato (di tentativo di scusare ciò che non è scusabile», incalza che le immagini mostrate dalla Rai sono «orrende», e che «se risultasse vero che l'esercito americano ha usato bombe al fosforo contro i civili, sarebbe stato commesso un crimine di guerra)). ^ Monbiot insiste sul fatto che il Dipartimento ài Stato americaino, che in un primo momento aveva sostenuto di aver usato il fosforo bianco «in casi molto rari, per illuminare le posizioni nemiche di notte», qualche giorno fa ha fatto una parzia- le retromarcia e ha detto che il fosforo bianco è stato usato «non per l'illuniinazione ma per oscurare i movimenti delle truppe». Ma il fosforo bianco «diventa un'arma chimica non appena è usata direttamente contro le persone», accusa Monbiot, che contesta l'uso del fumo caustico da esso prodotto dtan-? do le stesse informazioni industriali standard americane, secondo le quali la sostanza «produce calore a contatto con l'umidità e brucia le superfici mucose... D contatto può causare gravi ustioni agli occhi e danni permanenti». Prosegue Monbiot, allargando il tiro: «Nel marzo 2003 c'erano stati numerosi resoconti secondo cui i Marines avevano sganciato bombe incendiarie attorno ai ponti sul Tigri e s-ol canale Saddam mentre avanzavano verso Baghdad. II. comandante del Marine Air Group 11 ammise: "Abbiamo usato il napalm in quei due approcci". Nell'agosto 2003 il Pentagono confermò che i Marines avevano sganciato "bombe incendiarie mark77"». Conclude Monbiot; «Mentre il napalm è fatto di benzina e polistirene, il gel nel "mark 77" è fatto di di kerosene e polistirene. Dubito che questo faccia una gran differenza per la gente sul quale cade». A questo proposito, IVdndependent» attacca: «Data l'alta posizione morale dell'amministrazione Bush sulle armi chimiche di Saddam Hussein, è vergognoso che l'esenntq americano abbia in dotazione anni quali le bombe incendiarie Mk77 (una forma di napalm aggiornato) e il fosforo». H giornale nota che «se i comandanti militari Usa hanno deliberatamente tirato bombe al fosforo su obiettivi a Falluja, dovevano sapere che esisteva la possibilità e colpissero i civili». Il giornale auspica «un'inchiesta approfondita e indipendente». La nebbia bruciante della guerra è entrata anche a Westminster, dove quest'anno ha causato grave imbarazzo al sottosegretario alle forze armate Adam Ingram, che prima aveva risposto-a un'interrogazione parlamentare, dicendo che gh Usa non avevahonsato una forma aggiornata di napalm in Iraq, e poi era stato costretto a scusarsi con i deputati. Nella sua ritrattazione, Ingram ha detto di essere stato male infonnato dagli americani. I volti dell'orrore Le immagini sono tratte dal sito httpV/dah rjamailiraq.com/ creato dal giornalista indipendente statunitense Dahr Jamail per raccogliere e divulgare le testimonianze e le storie raccolte durante il suo soggiorno dì otto mesi nell'Iraq occupato. Si riferiscono a corpi di persone senza nome uccise af alluja I marines americani arrestano degli insorti nella città irachena di Falluja