Tutti in coda per l' abbraccio della santona indiana che dà la pace

Tutti in coda per l' abbraccio della santona indiana che dà la pace SESTO SAN GIOVANNI IN FILA PER ORE CON UN BIGLIETTINO E LEI NON DELUDE NESSUNO Tutti in coda per l' abbraccio della santona indiana che dà la pace l^^v. .^ III la Storta SARA RICOTTA VOZA inviata a SESTO SAN GIOVANNI Il primo «miracolo» di Amma è che migliaia di italiani si fidano l'uno dell'altro e lasciano all'in- gresso le loro Tod's e Nike incu- stodite. Il secondo è che qui è difficile trovare qualcuno che abbia visto Celentano o sappia dire im nome dei famosi delllso- la televisiva «Qui» è il Palasesto di Sesto San Giovanni, per tutto l'anno tempio dei Diavoli Rosso- neri (hockey) e per tre giorni a novembre, dal 2003, «ghram temporaneo di Amma, ima «gran de anima» indiana («mahatma, stesso attributo di Gandhi) che va in giro per il mondo per portare il suo messaggio di pace e di armonia. Che cosa fa concretamente? Abbraccia.Abbracciamigliaiadi persone che da mattina a sera per tre giorni vengono qui, pren- dono il loro numerino e aspetta- no ore per avere quell'abbraccio matemoidarshan) che «le riconci- lierà con se stesse e il mondo», Chi ha preso il biglietto, anche chi è arrivato a mezzanotte e aveva il 7000, sa che avrà il suo «darshan». Amma aspetta sem¬ pre fino all'alba, ieri ha finito a mezzogiorno per abbracciare l'ultimissimo, numero 8100. Chi sono questi ottomila arrivati al Palasesto? Non sembran matti né creduloni, anche se il primo atto di fede lo fanno quando escono dalla metropolitana e qualcuno gli dice che là, dietro il muro di nebbia, c'è impalazzetto dello sport. Arrivano in aereo e in treno da Napoli, Roma, Torino, Verona. In quindici hanno chiuso il loro ufficio nei Grigioni svizzeri e si sono messi in mac china. Dalla Germania tanti son venuti in camper, soorattutto SScon bambiIli "iccoli e Fuori la nebbia, dentro il colo- re delle sete indiane. Nei sari, negli addobbi, nel grandebaldac- chino sul palco. Persino lo striscione pubblicitario del Credito cooperativo di Sesto San Giovan ni ha i ricamini d'oro e recita: «La banca come servizio». L'at mosfera è Bollywood, l'organiz zazione «svizzera» anche se in mano a volontari. Tre tavoli per l'accoglienza, un banco oggetti smarriti, una lavagna per gli annunci: «Cerco passaggio per Roma», «Share a lift to the air pori», «JedoisrentreràMarseil le». Amma predica la pazienza e qui non mancano occasioni per esercitarla. Si fanno code dapper- tutto. Per prendere il numero, per il bagno, per il buono pasto, per la cena, per comprare un gadget, per l'abbraccio. In coda si parla, qualcuno chiede consigli sul menù. «Occidentale o indiano»? La risposta arriva in veneto: «Se no te piase il picante lasastar». Per la serata finale Amma è attesa per le 19. Il Falazzetto è pieno. Ih prima fila signore in sari bianco, altre in Jeans, qualche mise da figli dei fiorì ma in generale tutto è all'insegna della sobrietà. L'unico vezzo è concesso sui calzini, che in assenza di scarpe acquistano una loro dignità. I veterani hanno babbucce in lana fatte a mano, i giovani calze a strisce colorate, i signori più alla moda quelle orientali di Mujì, con le dita separate. E finalmente Amma arriva. Materna, piccolina e tonda, il sorriso largo e un orecchino al naso. Sul palco è attorniata da bambini stranamente non griffati e sorride sempre. Parla e ima persona traduce in italiano, con una punta di accento piemontese. Che dice? Cose sagge, condivisibili da chiunque sia convinto che scacciare il sacro dalla vita alla fine crei qualche scompen¬ rDmtrp so, che coltivare una vita interiore faccia bene a sé e agli altri. Definisce i suoi figli «incarnazione dell'unico Supremo Sé». Dice di sapere che «la gran parte delle malattie d'oggi vengono dalla tensione». Invita a non rimuginare, «a non sprecare energie con pensieri negativi, ad abbandonarsi a Dio». Amma è di religione indù ma chi è lì non ha rinnegato la sua fede. Lei parla di preghiera, «1' unica via per alleggerire la pesantezza della vita». Fa molti esempi semplici: «Se a un bambino chiedi cosa preferisca, se oro o cioccolato, ti dirà il secondo, perché non sa quanto cioccolato potrebbe comprare con l'oro. Così gli adulti non capiscono che là spiritualità può dare il tesoro vero, la felicità». Amma cita Gesù e il suo comandamento: «Ama il pressino tuo come te stesso». Poi difende la famiglia, «luogo dove si sperimenta la medicina dell'amore». Sa bene che lo spirito del tempo è pessimista. Lei con l'ingenuità degli asceti conclude: «Siate entusiasti come se foste davanti al vostro gelato preferito». Queste parole consolano la gente, ma sono le opere a convincerla. «È ima che fa», dice Emanuela di Padova, che nella vita fa le pulizie e cura gli anziani. «Io sono stata in India, ho visto quel che ha fatto dopo lo tsunami. Quanto all'aspetto spirituale, ora apprezzo anche di più la Messa». Paolo - nome spirituale Pushkar - a Napoli fa l'istruttore di aikido, (da più spirituale fra le arti marziali». Come tanti qui non ha televisione ma crede che «una tv diversa cambierebbe il mondo in venti giorni». Annamaria viene da Locamo e dice di aver ricevuto un miracolo da Amma: «Mi piace perché è donna, sono stufa di guru maschi». Anche per Beverley, americana da anni al seguito di Amma, ha contato molto questa spiritualità al femminile. «Ero professore di religioni comparate all'Università di Denver e mi son detta: se Dio vuole parlarci oggi non lo farebbe da un roveto ardente, né in veste di giudice o di padre. Questo è il momento di Dio come madre». Carlo, di Torino, è uno degli organizzatori dell'evento, e spiega: «Lavorare per Amma è anche un costo, ma tra una cena fuori e questo non ho dubbi». ^F ■T^j;'^™;'" ™^ ^nTlZ'i'C' Oli Italiani SOnO OlLOmlia Dalia fernania ; r"^ !II~i-,-,. 1 arriVanO in Camper ;'u«^u:r: ^iirri: COn 1 DamDim PICCOII Scarpe vietate,! calzini vincono: i veterani hanno babbucce, i più alla moda queili con dita separate Mata Amritanandamyi insieme con una piccola fedele giapponese L'indiana va In giro perii mondo per portare il suo messaggio di pace e di armonia [foto da OGGI]

Persone citate: Celentano, Emanuela Di Padova, Gandhi, Gesù, Mata Amritanandamyi