«Dall'Ue pioggia di fondi per Alberto di Monaco»

«Dall'Ue pioggia di fondi per Alberto di Monaco» BRUXELLES AL PRINCIPE 287 MILA EURO ALL'ANNO PER LA SUA FATTORIA «Dall'Ue pioggia di fondi per Alberto di Monaco» Maria Maggiore BRUXELLES Siamo sicuri che le ricche sovvenzioni europee all'agricoltura francese servano veramente a ingrassare le vacche dei pìccoli fermìers di provincia, come si ostina a ripetere il presidente Jacques Chirac? L'Associazione internazione Oxfam, in prima linea per la riforma dell'ormai nota Pac Ila pohtica agricola comune europea) e per l'apertura dei mercati ai paesi in via di sviluppo, giura dì no. E fornisce l'esempio del più generoso sostegno all'agricoltura che ì paesi europei offrono alla Francia. Il Principe Alberto di Monaco, più noto in questi giorni alle cronache per le tardive avventure amorose piuttosto che per le sue passioni «agricole», ha ricevuto l'anno scorso ben 287 mila euro, come sostegno alla sua «pìccola» coltivazione di cereali di 700 ettari dì terreno. E non è il solo. Secondo i dati della Commissione europea rielaborati dall'organizzazione inglese che ha scovato i beneficiari dei sussìdi, il 1594 dei più grossi agricoltori francesi, succhia il 60l}6 dei fondi Uè destinati alla Francia. Il rapporta di Oxfam è arrivato ieri tra le carte dei ministri degli Esteri riuniti a Bruxelles per tentare di ricucire lo strappo di giugno sul bilancio europeo. Ma lo stallo permane; Da una parte 24 paesi europei, con in testa la Francia, chiedono al Regno Unito di rinunciare al famoso «sconto» di 4,6 miliardi ottenuto dalla Thatcher nell'84 (rimborso sul contributo inglese al bilancio Uè). Dall'altra Londra, che in cambio chiede di diminuire le sovvenzioni agricole che da sole pompano il 4096 di tutto il bilancio, con ì 44 miliardi di aiuti agli agricoltori (di cui ^4 miliardi vanno alla Francia). Nel recente vertice di Hampton Court Jacques Chirac ha ripetuto forte e chiaro che la Pac non si tocca, perché serve a mantenere in vita l'attività di migliaia di piccoli agricoltori, in rovina senza i soldi europei. E intanto la Francia promette di mettere un veto alla prossima riunione ministeriale di Hong Kong per il rilancio dei negoziati dell'Omo, se venisse proposto un taglio alla spesa agricola. Ma ecco, come un fulmine a ciel sereno sulla strategia francese, arrivano i dati dì Oxfam a mettere in questione l'intero impianto della Pac. «Lo scandalo del Principe di Monaco, mostra che l'intransigenza francese è ingiustificata», spiega Louis Bélanger, portavoce ai Oxfam a Bruxefles. «Noi non siamo contro la Pac, ma bisogna vedere a chi vanno ì soldi europei e riuscire veramente a aiutare la piccola agricoltura». Intanto i soldi del contribuente europeo sovvenzionano la produzione di 700 ettari dì cereali monegaschi, che essendo di proprietà di una sola persona, non possono che appartenere alla famiglia reale. Ma il caso francese non è l'unico. L'Europa vanta eccelenti esempì dì sprechi agricoli. In Spagna Oxfam ha individuato 303 «nomi d'oro» tra ì beneficiari di 398 milioni dì euro l'anno in fondi agricoli Uè, più di 1,3 milioni a fattoria. I sette top farmers spagnoli prendono 14 milioni di euro, lo stessa cifra distribuita a 12.700 piccoli agricoltori. In Olanda il ministro dell'Agricoltura Cees Veerman riceveva indisturbata 150 mila euro annui in sussidi per la sua tenuta, prima di declinare controvoglia per l'ira dei connazionali. Ma sempre nel Paese dei tulipani, le maggiori sovvenzioni ali agricoltura vengono recapitate a multinazionali del calibro di Heineken o Philip Morris (per la sua produzione di tabacco olandese). Per non parlare del Regno Unito, dove fa sola Regina dlnghilterra riceve più di tutti attraverso i suoi sterminati terreni e la produzione di zucchero con il gigante Tate&Lyle, di proprietà reale. La regina è in buona compagnia con i Duchi di Westminster, Marlborough e Bedford, i Lord Uife e De Ramsey,' il Conte di Leicester e Sir Adam Swire che ogni anno ricevono dalle casse comuni europee la modica somma di 3 miliardi di euro. Lo hanno scoperto i ministri degli Esteri leggendo un rapporto sulle sovvenzioni I principe Alberto di Monaco nella sua tenuta ha una coltivazione di cereali su 700 ettari di terreno