Marcia pro-Israele con polèmica di Giacomo GaleazziGiuliano FerraraGad Lerner

Marcia pro-Israele con polèmica PIOVONO LE ADESIONI ALLA PROPOSTA DEL «FOGLIO»: Si DISSOCIANO COMUNISTI ITALIANI E RiFONDAZIONE Marcia pro-Israele con polèmica Giacomo Galeazzi ROMA In marcia a Roma per condannare «senza se e senza ma» l'appello del presidente iraniano ultraconservatore Ahmadinejad a cancellare Israele dalle carte geografiche. Pioggia di adesioni «bipartisan» per la fiaccolata anti-Teheran organizzata dal Foglio per giovedì. Aderiscono al corteo tutti i partiti (ad eccezione dei Comunisti itahani e di Rifondazione) e una lista interminabile di movimenti (dai monarchici alle Adi, dall'Arcigay a Sant'Egidio), enti locali - a partire dal sindaco della capitale Veltroni -, associazioni e cittadini, n candidato premier dell'Unione Romano Prodi non scenderà in piazza ma ha chiamato l'ambasciata israeliana per esprimere la propria solidarietà e già oggi potrebbe fare «altre telefonate» in Israele. Tiene banco, nel frattempo, la presa di posizione, giudicata «manichea e radicale», del portavoce della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici secondo cui è nemico degh ebrei chi non partecipa alla manifestazione. «Sono tra i promotori della marcia e diffido dei collezionisti di nemici - tagha corto Gad Lemer, leader della corrente progressista dell'ebraismo - il focoso Pacifici ha detto una fesseria. Invitare qualcuno a prendere parte ad un progetto comune per poi farlo sentire a disagio è da tracotanti e danneggia la difesa di Israele». E' grave errore, secondo Lemer, «elevare noi ebrei degh steccati proprio ora che le adesioni alla marcia vanno oltre i consueti schieramenti». Sulla stessa lunj^iezza d'onda un'altra figura di riferimento della comunità ebraica come Victor Magiar: «E' intollerante e intimidatorio motivare le defezioni alla fiaccolata con l'ostilità verso gh ebrei». Giovedì, in segno di solidarietà con lo Stato di Israele, a protestare davanti all'ambasciata iraniana di Roma sarà, dunque, un fronte quanto mai vasto. E dopo molte sollecitazioni viale Mazzini ha deciso di seguire la manifestazioni in diretta su Rai Due. Mentre gh organizzatori curano gh ultimi dettagh, ad increspare per qualche ora le acque è stato il (djotta e risposta» con polemiche e chiarimento finale tra il direttore del «Fogho» Giuliano Ferrara e il presidente deh'assemblea federale della Margherita Arturo Parisi, che dopo, aver letto un editoriale dell'ex ministro del primo governo Berlusconi, aveva annunciato di aderire alla fiaccolata ma di non accettare che «il mio netto no ad Ahmadinejad sia trasformato in un sì a Bush e alla Fallaci». Immediata la precisazione di Ferrara: «Non è richiesto ai partecipanti di condividere le mie opinioni, ma solo il documento firmato dai promotori, doè il rifiuto della cancellazione di Israele minacciata da Ahmadinejad. Sarei un creti- no se pensassi di convogliare sulle mie posizioni le forti e significative adesioni di tanta gente che la pensa diversamente da me». Intanto i promotori ringraziano i «numerosissimi aderenti e presenti alla fiaccolata», che è un atto di responsabilità e di libertà sul diritto all'esistenza dello stato di Israele, «tema superiore a ogni spirito di polemica e di divisione». Malgrado le assenze del Pdci e Rifondazione, che lamentano il mancato inserimento della questione palestinese nel documento della manifestazione, la quasi to- talità delle forze politiche sfileranno contro le dichiarazioni di Ahmadinejad. «Posizioni come quelle del presidente iraniano vanno respinte senza incertezze - osserva Gavino Angius, presidente dei senatori Ds - il diritto di Israele a esistere è intangibile e chiunque deve difenderlo». Al tempo stesso l'adesione al corteo, concorda la grande maggioranza dell'Unione, non lede il diritto del popolo palestinese ad uno Stato e a una prospettiva di democrazia e di pace. E i Verdi, rappresentati al sit-in di giovedì da Loredana De Petris e altri parlamentari, organizzano per domani una loro manifestazione. Non ci sarà, invece, il capogruppo di Rifondazione Franco Giordano, critico verso la «parzialità della manifestazione e il silenzio sui palestinesi». Prodi non ci sarà ma ha espresso la sna solidarietà all'ambasciata La Comunità II portavoce romano ha classificato come nemico chi non parteciperà alla manifestazione Lerner: ha detto una sciocchezza Diretta RaiDue Ci sarà il collegamento in tv, ma tra Ferrara e Parisi è scontro sulla posizione nei confronti di Bush e Fallaci. Poi Giuliano chiarisce: non c'entrano Giuliano Ferrara Gad Lerner Arturo Parisi