Radicali-Sdi, nasce il partito della Rosa di Giovanni Cerruti

Radicali-Sdi, nasce il partito della Rosa CONCLUSO IL CONGRESSO PR DI RICCIONE IL LEADER SOCIALISTA CANDIDA LA BONINO A MINISTRO DEGLI ESTERI Radicali-Sdi, nasce il partito della Rosa Acclamato Boselli che insiste per rivedere il Concordato. «Dalla Margherita una scelta integralista» Giovanni Cerruti Inviato a RICCIONE ~ i— C'è chi dice d'averlo visto piangere, mentre si faceva largo tra gh applausi radicali, mentre portava il suo quintale sotto il palco ; ler stropicciarsi Enrico Boselli, brse una lacrima, di certo il segno dell'appassionata commozione per questa mezz'ora che sa di rosa e se son rose arriveranno voti. Un attimo, solo un attimo. Perché Marco Pannella si porta fuori Boselli e chi lo ferma più? «Enrico, dobbiamo cominciare subito - attacca Pannellone -. Lo sai che nel 74 in Parlamento c'erano 30 deputati anticoncordatari? E lo sai che con gh "Amici del Mondo" nel '57 avevamo...». Bosellino lo ferma: «Ma io sono nato nel '57...». E l'altro manco lo sente: «...avevamo con noi Leho Basso, Terracini, Arturo Carlo Jemolo?». Con noi, contro il Concordato. Ed eccoli qui, appena fuori dal PalaTerme, i tre protagonisti del congresso radicale. Un rinvigorito Pannella, che è il regista. Il quieto Boselli, che è u più applaudito. E il Concordato, che sarà la prateria dove andare a caccia di voti. Visti da vicino Pannellone e Bosellino fanno una strana coppia, il primo già convinto che questa alleanza tra radicali e sociahsti dello Sdi sarà un successo, il secondo altrettan- to convinto e però più cauto. Da lontano, il segretario radicale Damele Capezzone h scruta sod- disfatto. Dal palco Emma Boni- no Iha appena ringraziato con un bacio, Boselli la vuole mini- stro degli Esteri, «in questo mo- do l'Italia ritroverebbe grande prestigio e dignità nel mondo», Un sognatore come Pannella, ovvio, la vorrebbe premier. «Però, questi radicali...». Sa- bato pomeriggio Boschi si era dichiarato stupito. Non s'aspet- tava un congresso così politico, così serio e serioso. Non s'aspet- tava la relazione del segretario Capezzone, un inno «aUamoder- nità e alla laicità dello Stato». E neUa sua mezz'ora Boselh non si è allontanato da quella imposta zione. Inevitabile, dice, che Radi cah e Sdi s'incontrassero a pochi mesi dalle prossime elezionipoh tiche. Anche perché la conviven za nellUhvo è stata terremotata dalla Margherita di Francesco Rutelh (e giù fischi) e dalle sue «scelte integraliste che hanno aperto una falla sul terreno della laicità» (altri fischi) «in sinto- Sr^S^lSÈ ^Ser^ongresso: aMa" va votato n prevedibile sì alla r^n^t^ ■laico e ^dicale con i sociahsti deUo Sdi». Boselli, di suo, ha aggiunto il via libera al simbolo, che sarà nuovo e antico: «La rosa nel pugno è un simbolo socialista, è il simbolo dell'Inter- nazionale socialista e di molti partiti sociahsti europei - ha chiuso la sua mezz'ora da ap- plausi -. Proporrò al Consiglio nazionale del mio partito di adottare la rosa nel pugno come simbolo del nostro nuovo soggetto pohtico. Così nascerà la Rosa e sarà un nuovo fiore, bello e forte, nella politica itahana». Immaginarsi, a questo punto, l'entusiasmo del PalaTerme. Capezzone (più Pannellone) e Boselli, segretari di partiti da questo momento fratelh. E adesso verrà il bello, cominceranno a ballare e far bahare. La laicità dello Stato, ad esempio, il Concordato che qui piace a nessuno e nel centrosinistra fa venire i maldipancia. La revisione deir84 porta la firma di Bettino Craxi. «Ma a distanza di oltre vent'anni possiamo constatare che quel suo nobile tentativo di chiudere una volta per tutte la questione Vaticana è risultato vano ed è per questo che abbiamo riproposto il superamento del Concordato». Come Capezzone, anche Boselh ricorre a domande retoriche, ma di quelle che lasciano il graffio. «Per fortuna dell'Italia abbiamo un Presidente della Repubblica che di fronte al Papa non ha avuto incertezze nel difendere la laicità dello Stato. E' chiedere troppo che lo faccia anche il centrosinistra?». Laicità uguale modernità, per quelli deUa Rosa. Che un leader, e Pannellone non se la prenda, ce l'avrebbero ed è Tony Blair con le sue tre priorità rilanciate da Boselli: «Scuola pubblica, scuola pubblica e scuola pubblica». Che il govemo Berlusconi lascia senza un euro, mentre ne concede un miliardo e mezzo per le scuole private gestite dalla Curia. Ecco un altro argomento per la campagna elettorale, aspettando che Bobo Craxi e Gianni De Michelis la smettano di litigare e si aggiungano. Lui, Bosellino, se ne andrà con un libro che gli infilano sotto il braccio, lo guarda e sorride, il titolo è «La fantasia come necessità». Un ultimo saluto a Pannellone. «Grazie, Marco. Nemmeno nel mio partito ho preso tanti applausi». Però, questi radicali... Boselli: «Il tentativo di CrBxi è risultótq^no» ;E Pannella incalza tt «Enrico; dobbiamo rnminrlaro ci ihltrm S9[I1!Ll^l?r?^?lJ9^ li' .JB TTl ,---"i «-^ lt*:t^ Marco Pannella parla al congresso dei Radicali italiani a Riccione

Luoghi citati: Iha, Italia, Riccione