Avventure nelle foreste per le piante anti-tumore

Avventure nelle foreste per le piante anti-tumore MEDICINA | DALLA NATURA Al LABORATORI Avventure nelle foreste per le piante anti-tumore LA SOSTANZA PIÙ' CELEBRE E' ILTALASSOLO: SI ACCUMULA NEGLI ALBERI CENTENARI E SI TROVA ANCHE NEL TASSO EUROPEO, CHE E' COLTIVABILE. LA VINCA CONTRO LE LEUCEMIE Enrica Pugno farmaci antitumorah ottenuti da piante sono numerosi. Tra quelli di uso più ampio ci sono il tassolo, la camptotecina e gli alcaloidi della vinca. Questi composti hanno bersagli molecolari e campi di impiego clinico diversi, ma sono accomunati da uno stesso problema tecnologico che ne ha ritardato la commercializzazione: il reperimento del prodotto. Sono infatti composti con rese di isolamento molto basse e nella loro scoperta il caso ha giocato un molo decisivo. Gli alcaloidi della vinca, per esempio, sono il risultato di uno studio su composti antidiabetici. La vinca rosea è una pianta originaria del Madagascar, popolare come pianta ornamentale anche nel nostro Paese (si trova persino nei supermercati). Nella medicina tradizionale era utilizzata come antidiabetico e alla fine degh Anni 50 due gruppi di ricerca fecero in modo indipendente un'osservazione sorprendente. Gh estratti della pianta non avevano azione antidiabetica ma, somministrati per via parenterale, causavano rapidamente la morte per setticemia. Nel sangue degh animali crollava il numero dei globuli bianchi, proprio come succedeva con gh antitumorah. La vinca rosea contiene una miscela di oltre 100 alcaloidi e quelli responsabili dell'azione antitumorale - la vincristina e la vmblastina - si piazzano, come abbondanza, neUe ultime posizioni. La purificazione industriale di vincristina e vmblastina è una deUe meravighe tecnologiche del XX secolo. I prodotti finali - che valgono oltre 1 milione di euro al chilogrammo (a peso, più di un calciatore) sono stati a lungo prodotti a puro prezzo di costo. Og^i, grazie anche alla vincristina, le leucemie infantili non sono più una condanna a morte. La camptotecina, invece, è usata in terapia in forma di derivato, a causa della sua insolubilità. La sua storia inizia negli Anni 50. La disponibilità di derivati steroidei è oggi data come acquisita, ma il problema di ottenerh ha occupato generazioni di chimici. Di isolamento da fonti animali non si parlava neanche (il testosterone fu isolato con una resa di 5 milligrammi (mg) da una tonnellata di testico'li dìtoroTTéstradiolo centina di 20 mg da 2 mila litri di urina di giumenta gravida) e la sintesi totale è diventata competitiva solo negh ultimi anni. La strate- già, tuttora valida, era quella diottenere l'isolamento da piante dei precursori, poi trasformatichimicamente negh steroidi diutilizzo clinico. Negh Anni 50 migliaia dipiante furono analizzate come fonte di steroidi e il chimico americano Monroe Wall lavoròper anni senza ottenere risultati applicativi. Quando negh Anni 60 il vento della ricerca si spo- sto sugli antitumorah, Wall pen- so di riciclare gh estratti che aveva in frigorifero. Uno dei tanti estratti inutili per il progetto sugh steroidi eraquello ottenuto dalla cortecciadeUa Camptotheca acuminata, un alberello ornamentale origi¬ nario della Cina. La pianta di Wall proveniva da un centro di acclimatazione per le piante esotiche di Chico, in California. Il mini? Lero deh'Agricoltura americano chiedeva ai suoi impiegati in vacanza di raccoghere deUe piante, farle identificare e poi utilizzarle per i vari progetti in cui erano impiegati. L'azione dell'estratto della Camptotheca era sbalorditiva, ma ottenere il composto attivo, che fu chiamato camptotecina, risultò un'impresa titanica, per non parlare del reperimento della pianta, dato che in Cina in quegli anni imperversava la «rivoluzione culturale» e non esistevano rapporti diplomatici con gh Stati Uniti. Quando il presidente Nixon h ristabilì. uno dei problemi discussi fu proprio quello della Camptotheca. Grazie anche alla distensione pohtica, si riuscì a ottenere camptotecina in quantità sufficiente per iniziare degh studi clinici. Per superare il problema della solubilità se ne fecero migliaia di derivati, due dei quali (topotecan e hinotecan) sono in uso per il trattamento di tumori del canale alimentare e del pancreas. Alcaloidi della vinca e camptotecine sono importanti, ma il farmaco antitumorale di maggior successo commerciale di tutti i tempi resta il tassolo, anch'esso scoperto da Wall. E' una storia che si legge come un romanzo e se ne sono interessati anche economisti e sociologi. Grazie al tassolo, da «albero della morte» il tasso è diventato «albero della vita». Anche in questo caso la storia comincia con un dipendente del ministero deh'Agricoltura in vacanza, che nel 1962 raccoghe un campione di corteccia di tasso in imo dei luoghi più impervi degh Stati Uniti. Era una foresta dell'Oregon così selvaggia da essere famosa per la presunta presenza di «Bigfoot», l'equivalente americano dell'Uomo deUe Nevi. Da quella febee giornata, oggi ricordata con una targa sulla strada principale che attraversa il parco, sono dovuti passare trent'anni prima che il tassolo fosse introdotto in clinica. I problemi sono stati enormi, a partire dalTottenimento del prodotto, dato che non ne esiste una fonte rinnovabile in natura. Il tassolo è accumulato (si fa per dire, viste le basse rese di isolamento) nella corteccia di alberi centenari a crescita lentissima, e la popolazione di tassi esistente nelle foreste del Nord America non basterebbe al trattamento di neppure una piccola parte dei milioni di pazienti con tumore ovarico o mammario che in tutto il mondo hanno bisogno di questo composto. Occorreva sacrificare l'albero per ottenere la corteccia e, per alcuni anni, si innescò un dura battagha pohtica, ambientale e medica, che arrivò sulle prime pagine dei giomah e anche di «Time». Il tasso cresce lentamente, di solito in zone impervie, fra le più numerose e folte sequoie. I taglialegna, appoggiati da lobby potenti, erano pronti a dare il megbo di sé, ma furono fermati da ambientalisti determinati, con sit-in di settimane, anche appollaiati sugh alberi, per salvare i tassi e la civetta maculata che nidifica su questa pianta. I giomah intitolavano in prima pagina «salviamo la donna con tumore al seno o la civetta maculata?». Il problema è stato risolto, ancora una volta per intuito e perseveranza, utilizzando un precursore del tassolo presente nelle foghe del tasso europeo, una pianta diffusa nei parchi e coltivabile. Il primo otto di tassolo semisintetico fu ottenuto in Francia, utilizzando le potature dei tassi dei parchi di Parigi. La ricerca industriale italiana ha avuto un molo importante per la produzione del tassolo, al punto che una nostra ditta è ancora oggi il maggior produttore mondiale di derivati tassanici. UNO SCONTRO CON GLI AMBIENTALISTI: SALVARE UNA FLORA RARA 0 LE DONNE MALATE? il fiore e la pianta della Vinca rosea. Da questa specie vegetale, dopo ricerche molto complesse,! farmacologi sono riusciti a estrarre un principio attivo che si è rivelato irezioso nella otta contro le leucemie infantili

Persone citate: Enrica Pugno, Flora Rara, Monroe Wall, Nixon

Luoghi citati: California, Cina, Francia, Madagascar, Nord America, Oregon, Parigi, Stati Uniti