La trappola perversa del software

La trappola perversa del software La trappola perversa del software Sergio Pent SOPRAVVIVERE alla deriva - o all'evoluzione - di questi tempi frenetici è un'impresa da camaleonti. La metamorfosi della letteratura industriale è in questo sintomatica di uno stravolgimento epocale in atto; i muratori anarchici di Pratolini, i polverosi operai di Bemari e Vittorini, i piccoli antieroi del boom firmati Alpino, Ottieri o Volponi, fino ai mobilitati dismessi di Ermanno Rea, si sono involuti nei prestigiatori del tempo determinato, nei factotum destinati a improvvisarsi in ogni attività ben oltre i trent'anni. Nell'esordio ampio e compatto del trentaquattrenne messinese Guglielmo Pispisa, ci troviamo di fronte a un tentativo azzardato di tirare le fila - provvisorie - di quanto accade nella confusione generalizzata del mondo lavorativo e nella stanza dei giochi dei trentenni che vivono sulle loro spalle i cambi di rotta planetari. In questo romanzo generazionale di matrice socio-economica, lavoro e utopie si confrontano attraverso dinamiche veloci e ipertecnologi- che, più vicine alle tematiche di un Douglas Coupland che ai begli affreschi malinconici di Edoardo Nesi. Il gruppo di amici e colleghi che gestisce la Simpliciter - piccola azienda di software in cui si creano videogames di vario genere - è sintomatico di una gioventù rapace e iperveloce, in grado di assimilare al volo i nuovi linguaggi, di gestire la meccanizzazione del mondo, anche se i problemi umani sono sempre gli stessi, da risolvere col cervello e la coscienza. Ken - il capogruppo - e poi il bel Max, la Bella di Giorno, Chiara la Misteriosa, Marianna, il Conte e l'io narrante Giona, dopo aver cresciuto con sicurezza la loro società famibare, si apprestano a essere inglobati in una enorme multinazionale - la Morgan Holding - che dovrebbe garantire in autonomia la loro sopravvivenza futura di maghi dell'informatica. Ma dietro ogni bella favola si nasconde una trappola perversa. La virata del romanzo, nella seconda parte, è di matrice giallo-utopistica. Veniamo a sapere infatti cosa si cela dietro la carismatica figura del guru mediatico Daryl Domino e quali sono i presupposti orwelliani della sponsorizzatissima Città Perfetta, luogo elettivo della perfezione sociale voluto dal potentissimo Lorenzo Morgan, sorta di moderno sovrano imperiab- sta che si è fatto da sé e che possiede in qualche modo i destini di un Paese mai espressamente nominato ma assai simile al nostro. I giochi di potere tra Morgan e il piccolo industriale di scarpe Ganimede Borsch saranno chiariti in un finale nel quale le carte si mescolano in funzione di una tensione narrativa ironica e compulsava, dove il lettore sperimenta l'esile consistenza delle nostre at- tuab certezze sociab. La trappola predisposta da Morgan per inglobare la Simpbciter sembra ritorcergbsi contro, ma chi detiene il potere - oggi - può averla più che mai vinta su ogni velleità individuale. I sogni modernizzanti dei giovani informatici e la perfezione virtuale della Città Perfetta rasentano a tratti la visionarietà anticipatrice di un Philip Dick o di Ballard, ma nelle sue pieghe umane e nei risvolti morali individuab il romanzo di Pispisa si colloca in un panorama di letteratura post-industriale, in cui il presente irrisolto delle nuove generazioni si proietta con qualche angoscia in un futuro anonimo e senza volto. Un futuro privo di spunti originali, dove qualcuno guida fin da subito le intenzioni e prefigura orizzonti asettici studiati da menti occulte che tutto appiattiscono, globalizzano, ridimensionano. In questa società di libertà condizionate ogni storia diventa intenzione, ogni sogno un intermezzo pubbbeitario. Nella sua vorace densità, il romanzo s'impenna e talvolta si rilassa, ma lascia dentro un sospetto di grandezza che risulta beneaugurante per la spontanea versatilità del suo autore. «CITTA PERFETTA» DI GUGLIELMO PISPISA: UNA PICCOLA AZIENDA DI VIDEOGAMES, UNA GIOVENTÙ RAPACE, UN GURU MEDIATICO, UN'ATMOSFERA ORWELLIANA 'W& Guglielmo Pisplsa Città Perfetta Einaudi pp. 380, ei5,50 ROMANZO