Israele, kamikaze nel mercato di Hadera, 5 morti di Aldo Baquis

Israele, kamikaze nel mercato di Hadera, 5 morti GERUSALEMME: «GLI ORDINI OPERATIVI ARRIVANO DAL COMANDO DI DAMASCO» Israele, kamikaze nel mercato di Hadera, 5 morti La Jihad: vendicato il nostro leader ucciso Aldo Baquis MADERA Cinque israeliani sono stati assassinati ieri a Hadera (fra Tel Aviv e Haifa) da un kamikaze inviato dalla Jihad islamica palestinese - che in serata ha rivendicato la strage - per vendicare un proprio comandante militare ucciso giorni fa in Cisgiordania da un'unità israeliana. L'attentato terroristico - avvenuto in un popolare mercato ortofrutticolo, particolarmente affollato nel primo giomo dopo la conclusione della Festività ebraica dei Tabernacoli - è stato duramente condannato dal governo israeliano (secondo cui gh ordini operativi sono partiti dal comando della Jihad islamica a Damasco) sia dal presidente palestinese Abu Mazen. In un intervento nel parlamento di Ramallah, il Raiss palestinese ha biasimato quei gruppi armati che continuano a perpetrare attentati, «ignorando così - ha notato gli impegni assunti al Cairo relativi a una tregua nei Territori». Nelle stesse ore, al Cairo, il ministro israeliano della Difesa Shaul Mofaz ha discusso con il presidente Hosni Mubarak e con il ministro per i servizi segreti Omar Suleiman della riapertura del valico di Rafah, fra la striscia di Gaza e il Sinai egiziano, alla presenza di controllori europei. Sottoposto a energiche pressioni statunitensi, Mofaz ha anche ordinato di agevolare le condizioni di vita della popolazione palestinese di Gaza con la riapertura immediata dei valichi di Erez e di Kami, malgrado il ripetersi anche ieri di lanci di razzi palestinesi contro il Neghev settentrionale e contro la città di Sderot. L'attentato terroristico di Hadera è stato dunque visto sia in Israele sia nei Territori come un episodio certamente drammatico, ma non di portata tale da far deraghare il dialogo fra il il premier Ariel Sharon ed Abu Mazen. Era quasi l'alba quando Hassan Ahmed Abu Zeid, 24 anni, meccanico sposato con figli, ha consumato il pasto del Ramadan (il mese islamico di totale digiuno diurno) e ha lasciato la sua abitazione nel villaggio samaritano di Kabatya per raggiungere la vicina città israeliana di Hadera, dove è giunto verso le 15.30 indossando un corpetto con 10 chilogrammi di esplosivo. Gh accampagnatori lo hanno condotto nella centrale via Rothschild, alla ricerca di un posto sufficientemente affollato che consentisse al terrorista di compiere una strage degna del personaggio la cui morte violenta voleva vendicare: Luai Al Saadi, il comandante militare per la Ci- sgiordania settentrionale della Jihad islamica, un'organizzazione radicale palestinese finanziata dall'Iran. Secondo l'intelligence di Israele Al Saadi aveva «firmato» diverse stragi e ne stava progettando un'altra ancora più allarmante quando, giorni fa, è stato intercettato e ucciso da un'unità scelta. Il suo cadavere, hanno aggiunto fonti palestinesi, era quasi irriconoscibile: l'identificazione è avvenuta grazie a uno dei suoi occhi, che era di vetro. Ai funerali hanno assistito decine di migliaia di persone. Abu Zeid ha infine notato che diverse persone si accalcavano ad un banchetto di falafel: polpette vegetali stipate in un «pane arabo» che con meno di due euro sfamano quasi come un pasto nonnaie, e sono quindi molto apprezzate nei rioni popolari. Là il kamikaze ha ritenuto opportuno attivare il proprio corpetto, uccidendo così cinque passanti e ferendone decine di altri. Il suo cadavere è rimasto poi sull'asfalto dilaniato in maniera tale che per oltre due ore gh investigatori israeahani erano incerti nello stabilire se si trattasse di un uomo, oppure di una donna. Alcuni brandelli della sua carta di identità hanno infine consentita l'identificazione. In una conversazione con la rete televisiva al-Jazeera, un portavoce della Jihad islamica, Khadir Habib, ha imputato ad Israele la responsabilità della recente spirale di violenza nei Territori. «La Jihad islamica rispetterà la tregua se anche il nemico sionista lo farà» ha esclamato Habib. Ma Abu Mazen ha respinto la sua analisi e ha accusato la Jihad islamica di aver pregiudicato, con l'attentato di Hadera, «gli interessi nazionah dei palestinesi» e di aver contribuito «ad accrescere il livello di violenza nella Regione». Nel frattempo, tornato dal Cairo, Mofaz ha convocato serrate consultazioni per coordinare nuove operazioni contro la Jihad islamica visto che - come sostie¬ ne il suo consighere Amos Ghilad - ((Abu Mazen e l'Autorità nazionale palestinese non fanno quanto dovrebbero per prevenire gh attentati». Trenta nuovi attentati palestinesi - avvertono i servizi di sicurezza israeliani - sono in fase di organizzazione: tre di questi potrebbero avvenire nei prossimi giorni». L'attentato è avvenuto in un mercato affollato nel primo giorno dopo la conclusione della Festività dei Tabernacoli