Il derby partorisce un pari di Guglielmo Buccheri

Il derby partorisce un pari scintille all'olimpico roma e lazio se le danno di santa ragione e dimenticano i buoni propositi della vigilia Il derby partorisce un pari Qecjjca Specja|e (jj j0^j a ||ary( g0| (jj R0cchi. Paparesta colpito da una moneta Guglielmo Buccheri ROMA Il copione sembrava quello di una favola a lieto fine. Totti che porta in vantaggio la sua Roma (al 40'), fa sparire il paUone del gol sotto la maglia giahorossa a simboleggiare la pancia della sua llary e manda baci all'amata, seduta nei palchetti deUa tribuna d'onore. Una favola per l'ex Pupone e per la moglie in attesa di dare l'annuncio deUa nascita del primo bebé di casa Totti. Ma nel copione entra Tommaso Rocchi, compagno di stanza (e grande amico) di Di Canio: un balzo in alta quota e l'ex empolese beffa prima Chivu, poi Doni e soprattutto la famiglia Totti. Finisce così in parità il derby della paura (giahorossa) e della speranza (laziale): gh Spalletti-boys, adesso, andranno incontro al processo della loro gente che, aha vigilia della stracittadina, era calata in massa su Trigoria al grido «o inferno o paradiso». Delio Rossi esce invece imbattuto da una sfida, che regala la sensazione di una Lazio finita nei piani nobili della classifica non per caso. Sullo sfondo del derby anche Paparesta recita un ruolo importante, soprattutto quando evita sceneggiate e fa quasi finta di nulla dopo essere stato centrato in pieno volto da un oggetto metallico lanciato dalla tribuna Tevere occupata dai tifosi giallorossi. Le prime sorprese del derby arrivano quando le due truppe sono già all'interno degh spogliatoi. Spahetti scioghe la riserva e dà spazio a Doni, giovane portiere brasiliano fino a ieri in campo solo nehe trasferte europee di Salonicco e Tromsoe. Curci, il baby d'oro almeno fino all'inizio di questa stagione, finisce in panchina. Il colpo che sposta (e sposterà) gh equilibri in campo è il forfait di Peruzzi, messo ko da un Droblema muscolare proprio sule scalette che portano sul prato. Doni-Bahotta, la sfida dei secondi portieri con il laziale che taglia il traguardo di giocatore più anziano che abbia mai giocato in serie A (Zoff si fermò nel maggio deU'83 a 41 anni e tre mesi. Ballotta fa megho di 3 mesi). L'avvio sembra quello di due squadre che, al di là dehe ragioni di classifica, vogliono cancellare dalla memoria collettiva il derby del 15 maggio scorso, lo 0-0 che scomodò l'Ufficio indagini della Figc e la procura della Repubblica di Genova per il nulla di fatto totale (nemmeno un tiro in porta) che fece pensar male visto che Lazio e Roma cercavano punti tranquillità. Attacca la Roma. Risponde la Lazio. Montella prende la mira, ma la mette a lato, Totti vede uscire di un centimetro il suo diagonale su assist di Taddei, Rocchi costringe Doni alla presa: il tutto in quattro minuti. I ragazzi di Delio Rossi giocano con la forza dei nervi distesi, quelli di Spahetti costruiscono le loro offensive su manovre che nascono quasi dal caso e grazie al potenziale dei vari Taddei e Mancini (suhe fasce), di Totti (negh ultimi 30 metri) e Montella (più vicino a Bahotta). Si va avanti a strappi e calcioni. Perrotta rischia di uscire in barella per un contrasto fra tir con Firmani. Poi Liverani (28') fatrattenere il fiato all'Olimpicogiahorosso: la punizione del regi-sta laziale è un colpo da biliardo,ma la fortuna gh volta le spahe.La traiettoria è precisa. Doni as-sente, ma il pallone scheggia ilpalo. Passata la grande paura, laRoma toma a cucire le proprietrame e, da un'intuizione di Tad-dei, arriva l'ubriacatura di massa(40'). L'ex senese vede Totti e gh serve con il goniometro un assist nel cuore dell'area biancoceleste. ^ resto la fa l'ex Pupone con un guizzo d'astuzia e non di potenza, sul l11^6 Bahotta esce con le ossa rotte. ^sec0I}daP31"16^S^èP™ nervosa e lo spettacolo latita. Il sussulto arriva dopo dodici minu- ti con ia rete ^ R0CChi. La Roma sembra messa alle corde e Behra- "^ sf"10ra a clamoroso ribaltone: il colpo di testa dell'esterno laziale esce di un soffio. Totti si affida alle punizioni, Oddo centra la propria traversa, ma Paparesta aveva già fischiato. L'ultima nota è per Nonda, che si divora l'occasione di entrare nella storia del derby mandando in curva la più facile dehe palle-gol. «Vincerete lo scudetto», lo sfottò degh ultra biancocelesti mentre i giallorossi escono di scena. Ancor prima dell'ffio lllfed e costretto ai forfait KiÌat^U^Qri l^c^ iHÌridi#a .,y!d,lLr..U..,^Ly"b.U^,^l^.,.l1?..,, ral^iwn noìla rinroca ^ LLIVU I Iella f ipi tiid ^, |0r,,J^ DaUrorv^i c^Ì^r!i qUdnQO DenrdlTII STIOrd il rih^ 'j l lUalLUI le UtM ld. INUI lUd annona Qn+ratr» crii ina dfJfJt!! ld tM I LId LU -»L.IUfJd ja r kanrQ nli^i nhìn+ta '^S'1t[ ^P^ (4-4-2) ^ Sallotta 5; Oddo 5,5, Siviglia 6, Cribari 6, Zauri 6; Behraml 6, Firmani 5 (11' st Dabo 6), Liverani 6, Cesar 6(21'st Manfredini sv); Di Canio 5,5 (33'st Pandev sv). Rocchi 6,5. (4-2-3-1) 1 Doni 6; Panucci 5,5, Kuffour 5,5, Chivu 5, Cufrè 6; Perrotta 5,5 (19' st Dacourt sv), De Rossi 6; Mancini 6, Totti 5,5, Taddei 6; Montella 4,5 (38'st Nonda 5). Ali: Spalletti 5. Ali: Dello Rossi 6. Arbitro: Paparesta 6 Reti: pt 40'Totti; st 12'Rocchi. Ammoniti: Perrotta, De Rossi, Zauri. Spettatori: 60.000 circa.