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Polonia, vince l'euroscettico Kaczynski PRESIDENZIALI AL BALLOTTAGGIO E' RIUSCITO A ROVESCIARE IL RISULTATO DEL PRIMO TURNO Polonia, vince l'euroscettico Kaczynski VARSAVIA Il nuovo presidente della Polonia, stando al risultato quasi definitivo del 91 per cento di schede scrutinate, sarà l'attuale sindaco di Varsavia Lech Kaczynski. Il fratello gemello di Jaroslaw Kaczynski, che ha portato al successo Legge e Giustizia (PIS) nelle elezioni pohtiche del 25 settembre, ribaltando il risultato del primo turno, si è aggiudicato con ampio mainine il ballottaggio con il liberale Donald Tusk, leader di Piattaforma civica (PO), il quale per altro ha già ammesso la sconfitta. I risultati nella notte davano in vantaggio Kaczynski su Tusk di nove punti percentuali: il 54,5(!(i contro il 45,50Zo. Lech Kaczynski, 56 anni, dunque è il terzo presidente deUa Polonia dalla fine del regime comunista, dopo Lech Walesa e il postcomunista Aleksander Kwasniewski, che sta terminando il suo secondo mandato. Al primo turno, il 9 ottobre scorso, Tusk, 48 anni, era stato il candidato più votato, con un margine di 3,5 punti su Kaczynski, che alla vigilia del voto veniva dato in netto svantaggio dai sondaggi. Affiancato dalla famiglia, nelpalazzo della Cultura, il dirigeijte del PIS ha ringraziato tutti quelli che hanno avuto fiducia in lui e Ihanno votato. «Signor presidente, missione compiuta)), ha esclamato, rivolgendosi al gemello Jaroslaw, che non ha accettato l'incarico di premier per non pregiudicare le chances del fratello nella corsa alla presidenza. A determinare il risultato a sorpresa sarebbe stata, secondo gh osservatori, la capacità di Lech Kaczynski di mobilitare l'elettorato, anche ss l'affluenza sarebbe rimasta attorno al 500Zo (la TVP l'ha collocata fra il 50,694 e il 490/»). I risultati definitivi dovrebbero essere diffusi oggi alle 14. Donald Tusk ieri sera ha rotto anticipatamente il silenzio (inizialmente annunciato sino a questa mattma) per ufficializzare la propria sconfitta. In diretta televisiva, Tusk ha parlato mezz'ora dopo la diffusione dei primi exit-poh, Tusk ha ringraziato «il quasi 50 per cento di elettori» che lo hanno votato, «che credono nei valori della libertà, della solidarità e della responsabilità». «Molto probabilmente ho perso questa campagna, ma voi l'avete vinta», ha detto ai suoi sostenitori. E, dopo essersi concesso un «sono triste», ha teso la mano allo sfidante, da ieri sera di nuovo alleato, in vista della fonnazione del nuovo governo, sulla base della coalizione tra Diritto e Giustizia (di Kaczynski) e Piattaforma Civica (di Tusk). «La Polonia comunque non ha perso», ha così concluso il candidato liberale, che si è congratulato con Kazcynski per la vittoria. Contemporaneamente, il partito Diritto e Giustizia faceva sapere che oggi alle 12 partono i negozia- ti di coalizione per il nuovo esecutivo. Secondo le prime analisi dei dati elettorali Kaczynski ha vinto fra la gente di campagna e meno instruita mentre a Tusk sono andati i voti dei polacchi più giovani, con titoli universitari, e dei residenti nelle citta più grandi. . Il risultato del ballottaggio potrebbe aprire un nuovo capitolo nei rapporti tra Polonia e Unione europea, caratterizzato da toni molto più conflittuali. Almeno stando alle posizioni nazionaliste e social-conserv -Orici da lui esposte in campag- elettorale, che su temi come la reintroduzione della pena di morte hanno già provocato reazioni ostili a BruxeUes. Si prevedono poi prese di posizione aggressive su alcuni temi cruciali (fondi strutturali. Costituzione europea), tenuto anche conto che la classe pohtica di Varsavia è sempre più influenzata dall'euroscetticismo. Una tendenza che agh occhi dei «vecchi 15» può apparire «scioccante» in un Paese entrato da poco più di un armo nell'Ue. Secondo alcuni osservatori poi sul percorso di avvicinamento polacco verso la moneta unica le conseguenze della vittoria di Kaczynski, potrebbe essere «disastrosa». [e. st.] Nazionalista e favorevole alla pena di morte L'avversario Tusk ha già ammesso la sconfitta Kaczynski (nella foto con la moglie alla sua destra) dovrebbe essere il terzo presidente dalla sconfitta del comunismo