Lagos internet café Così ti spiumo il «pollo» dell'lllinois

Lagos internet café Così ti spiumo il «pollo» dell'lllinois NIGERIA VIAGGIO NEI LOCALI DOVE NASCONO LE TRUFFE DEL «419» Lagos internet café Così ti spiumo il «pollo» dell'lllinois Milioni di messaggi che promettono vincite milionarie fanno vittime in tutto il mondo reportage PABLO TRINCIA LAGOS (Nigeria) L'insospettabile anziano vestito con un lungo caffettano bianco sale i gradini di un edificio a due piani nel quartiere popolare di Yaba. Alla fine eh un corridoio, in una stanza di due metri per quattro, c'è un internet cafè dove im gruppo di giovani fissano ipnotizzati i monitor di alcuni computer. I ventilatori che pendono dal soffitto sembrano in disuso da anni. Gli avventori sudano profusamente nell'afa del tardo pomeriggio. Un cartello ingiallito attaccato al muro avverte: niente siti pornografici, niente truffatori. L'anziano fa finta di nulla e si accomoda. Fino a quel momento tutti lo conoscono con il suo nome di b^tesimo, OA. Abiola, sessant anni, commerciante di Lagos. Ma appena posa i polpastrelli sulla tastiera la sua identità cambia in Chris Abacha, imprenditore bancario. L'uomo apre la mail, comincia a scrivere: «Gentile Signore, mi chiamo Chris W. Abacha, figlio del defunto Generale e Presidente della Nigeria, Sani Abacha. Al momento della sua morte, mio padre ha lasciato un'eredità eh 100 milioni di dollari americani, di cui al momento sono l'unico erede. Purtroppo l'attuale governo ha congelato il conto e non posso disporre della somma. Ma se mi aiuterà a trasferirli su un suo conto estero, inviandomi i suoi dati bancari e aiutandomi ad affrontare alcune spese burocratiche e amministrative, un quarto di quella cifra sarà suo. Se le interessa, mi contatti al più presto. I più cari saluti». Il «pollo» è un americano di una cinquantina d'anni, residente nell'Illinois. Nel giro di qualche settimana, se gh andrà bene, si troverà con qualche decina di migliaia di dollari in meno. O peggio, con il conto bancario letteralmente prosciugato. Roba da mettersi a piange¬ re. Ma intanto il commerciante alias operatore bancario si è dissolto nel chiassoso e disordinato andirivieni deha metropo- È da qui che, con la recente esplosione di intemet, si è svi- luppato il fenomeno megho conosciuto col nome di 419 scam, la stangata multimediale in salsa africana: improbabili ban- chieri, finanzieri o figli di ex- dittatori che, computer e una buona dose di furbizia alla ma- no, svuotano conti di privati cittadini sparsi in tutto il mondo, promettendo lauti guadagni in cambio di un piccolo favore. Dammi il tuo numero di carta di credito e farò di te un miliona- rio. Negh ultimi armi, una fiumana di email provenienti dalla Nigeria e da altri Paesi del- l'Africa anglofona e del mondo ha invaso le caselle di posta di mihoni di persone. E nonostante i numerosi av- vertimenti da parte delle autori- tà e di privati cittadini, ad abboccare sono ancora in molti, Tanto da indurre nei giorni scorsi la Commissione naziona- le anti-frode (Efcc) della Nige- ria a siglare un accordo con la Microsoft affinché la multina- zionale intervenga fornendo gli strumenti per stanare i truffatori. Un passo in avanti che riempie di ottimismo gli investigatori, ma che diffidi- mente porterà a risultati con- creti nel breve termine. Anche perché le milioni email inviate ogni giorno dallo Stato africa- no non sono l'unico mezzo usato dai truffatori per spilla- re soldi ai malcapitati (e un po' tonti) internauti dell'emisfero superiore. Le stesse chat Inter- nazionali, dove si intrecciano amicizie e nascono amori, so- no un terreno dove abili impo- stori si annidano sotto false sembianze. Cosi ti capita di chattare con una che dice di essere di Lagos o a Port Harcourt, fa la studen- tessa, è single, ti intorta con una serie, di messaggi, ti man- da una sua foto, e in genere è quella di una sventola clamerò- sa. Tu non lo sai, ma è un tassista che vive a Kano e si chiama Abdulkadir. Tene inva- ghisci, lei vuole venirti a trova- re ma non può permettersi il biglietto. Invìi subito dei soldi, vai all'aeroporto ad aspettarla, Inutilmente. E torni a casa da SQi0 e magari con duemila dollari in meno. Valli a ritrova- re- ^ Nigeria c'è persino una canzone nata per prendere in S""0 c^ s^ fa truffare dalla 419 e che in questo momento va Per ^a maggiore. Il testo, canticchiato in «pid- gin», l'inglese creolo parlato da molti nigeriani, è derisorio: «A go chop yo doha an disappear», mangerei tuoi dohari e sparirò, «Non c'è nulla da fare». scrolla le spalle Emanuel, prò- prietario di un internet cafè nella zona di Oworonshoki. «Questi personaggi infamano la nostra nazione. Tempo fa uno di loro è capitato nel mio negozio e si è messo a scrivere una di queste mail fasulle. Me ne sono accorto subito e ho chiamato la polizia». Ma anche le autorità non sono troppo d'aiuto. Spesso le stazioni della polizia nigeria- na sono semplici baracche sen- za elettricità, dove nessuno sarebbe in grado di accendere un computer, figurarsi di «tracciare» uu esperto raggira- tore della rete e arrestarlo. E poi il tasso di corruzione tra le forze dell'ordine è così alto, che spesso al disonesto sorpre- so con le mani nel sacco (o in questo caso, sulla tastiera) bastano poche banconote per svignarsela con la fedina pena- le ancora intonsa. Ogni tanto capita il caso di qualcuno che riesce a riprender- si i propri soldi. È l'incredibile caso di Juliana Ching, una si- gnora cinese di 86 anni: sua figlia era stata intortata via mail da alcuni nigeriani che avevano promesso di trasferir- le 25 milioni di dollari se avesse fornito i suoi dati personah. Ma invece di ricevere la somma pattuita, la famiglia Ching si era ritrovata con ben 4 milioni e mezzo di dollari in meno. Un colpo forse troppo grosso, per le tasche dei truffatori. Che, indi- viduati dagh investigatori della Efcc un paio di settimane fa, sono stati costretti a restituire la somma, Ma mentre la Microsoft e il govemo nigeriano cercano una soluzione alla piaga dei 419ers, c'è chi ha deciso di premiarh. I membri dell'IG Nobel Prize, una commissione nata per fare il verso alla nota istituzione intemazionale, hanno da poco stabilito i riconoscimenti alle trovate più geniali dell'anno, Accanto al Nobel per la fisica dinamica, assegnato a un ricer catore tedesco che è riuscito a calcolare la pressione generata dai pinguini mentre defecano, quello per la letteratura è stato conferito proprio a loro, i truffa tori nigeriani. C'è anche chi apprezza le loro mail. Mpijpwjp^j i o^o INtrllc vltr Ul LayLo cJT'anta lina ranynnp . ™H.™.™..!™' /yOannprXì ti ini «IVIdi ILJtMU I LUUI Hnlhri P «;n;ìrirfS» ^^"^'..'..^..^r.^i ..^. . i ^ p^jjyj-, rarria l niriti .!3.,,H^::^!!?...^.^™.....H:.'™.!:!.. m- -/^ -L. j j: nrprnio .!.l'5?...!r,.™..H.;.'..!...H!.™:......^! m \ ' ^^ZIZ2^'3 f j * - JH BBMBBS ftlT^ tfOtt MùLm -•Ali BwK^ -^ ^ '; '^sBPl^lfc-1 ìft|y|^^^^agaa"'^^''^^s '^ Traffico ultracaotico di Nnamdi Azikiwe Street, nel centro di Lagos, capitale della Nigeria. Dagli internet café di questa zona partono truffe colossali nel resto del mondo

Persone citate: Abacha, Abdulkadir, Abiola, Chris Abacha, Gentile Signore, Juliana, Pablo Trincia Lagos, Port Harcourt, Sani Abacha, Tene