Fenomeno Bret di Giuseppe Culicchia

Fenomeno Bret LUNEDI' 24 A IO RI INI O Fenomeno Bret EastonEllisairUniversità con il nuovo «Lunar Park» B: iRET Easton Ellis è nato a Los Angeles nel [1964. Ha pubblicato il suo primo romanzo, '«Meno di zero», nel 1985, ovvero appena ventunenne. E a partire da quel momento è decollato. In tutti i sensi, stando a quanto racconta nel primo capitolo del suo nuovo libro, «Limar Park». Osannato o, a seconda dei casi, snobbato dalla critica, Bret Easton EUis si è rivelato fin dal suo esordio come un autore da maneggiare con cura. Non lascia indifferenti. Lo si ama o lo si odia. «Meno di zero», all'epoca della sua uscita negli Stati Uniti, fu un vero caso letterario, e venne etichettato dal quotidiano Usa Today come il romanzo della «generazione Mtv». Ellis lo scrisse di getto «in otto settimane di iperattività anfetaminica» nella sua stanza di ragazzo a Los Angeles, per il corso di scrittura creativa che seguiva al Camden College nel New Hampshire. Quando il suo insegnante lesse il dattiloscritto, dopo averlo rivisto qua e là lo passò al suo agente, e questi lo girò a un editore. La reazione di quest'ultimo, stando a quanto si legge in «Limar Park», fu (testuali parole): «Se c'è un pubblico per un romanzo che parla di zombie che tirano coca e sparano pompini, be', allora questa cazzo di roba dobbiamo pubblicarla a ogni costo». Nel giro di sedici mesi «Meno di zero» diventò un best-seller tradotto in trenta lingue, e ne venne tratto anche un film. Bret Easton EUis venne invitato da Oprah Winfrey e David Letterman, e alla sua festa di laurea parteciparono Madonna e Andy Warbol, Keith Hearing e Jean-Michel Basquiat, Ronald Reagan Jr. e John McEnroe, oltre naturalmente all'altro autore del momento, l'amico-rivale Jay Mclnemey, che aveva appena pubblicato un romanzo d'esordio intitolato «Le mille luci di New York». Dopo la laurea, Ellis si trasferì in pianta stabile a New York, comprando un appartamento nello stesso stabile in cui abitavano Tom Cruise e Cber. E con Jay Mclnemey e altri protagonisti del mondo letterario newyorkese (tra cui Tama Janowitz) prese a bazzicare Nell's e il Tunnel e l'MK e l'Au Bar, ovvero i club e i bar e i ristoranti più alla moda, dando feste di Natale da 500 ospiti. La cosa straordinaria, data la situazione, fu cbe Bret Easton Ellis riuscì a continuare a scrivere: e se è vero che «Le regole dell'attrazione» (il suo secondo romanzo, ambientato nel campus dove aveva studiato: «A quel punto della mia carriera avrei anche potuto pubbUcare gli appunti cbe avevo preso a un corso su Virginia Woolf e avrei ugualmente ricevuto il grosso anticipo e il diluvio di pubblicità cbe alla fine raccolsi») non replicò esattamente il successo di «Meno di zero», è anche vero che Ellis penetrò ancor di più nell'immaginario dei suoi lettori, diventando «il» portavoce della sua generazione. Pochi anni più tardi il suo editore (Simon S- Schuster) si rifiutò di pubblicare il suo nuovo lavoro, ovvero «American Psycbo». n romanzo uscì ugualmente presso Knopf, e come scrive Ellis) «cbe cosa resta da dire su "American Psycho" cbe non sia già stato detto?». Be': qualcosa restava da dire se, dopo i racconti di «Acqua dal sole» e il romanzo «Glamorama» Patrick Bateman ricompare in «Lunar Parfoy. E credo che Ellis ne parlerà lunedì prossimo, quando nell'Aula I di Palazzo Nuovo incontrerà i suoi lettori introdotto da Barbara Lanati e da chi scrive. Giuseppe Culicchia Lo scrittore Bret Easton Ellis

Luoghi citati: Los Angeles, New Hampshire, New York, Stati Uniti, Usa