Federico in carcere, si teme il suicidio di Francesco Grignetti
Federico in carcere, si teme il suicidio ROMA L'AVVOCATO CHIEDE LA PERIZIA PSICHIATRICA: E' TERRORIZZATO, MA SERVE UNA STRUTTURA DOVE POSSA ESSERE CONTROLLATO A VISTA Federico in carcere, si teme il suicidio H qimdiceime assassino avrebbe sparato perché temeva di essere nuovamente ricoverato Francesco Grignetti ROMA Le sue crisi deliranti si stavano facendo preoccupanti. In un accesso d'ira aveva aggredito la mamma appena qualche giorno fa. Ed è per questo che il papà di Federico G., il quindicenne assassino, aveva deciso di far ricoverare il figlio. Sarebbe stato solo l'ennesimo ricovero di tanti, sempre più tragici e dolorosi. Per Federico, però, che era in aspro conflitto con il padre, quella decisione l'ha spinto a ribellarsi. Non un raptus, dunque, ma una lucida follia che ha portato il ragazzino a impadronirsi di una delle pistole custodite in casa (l'altra era chiusa in cassaforte), trovare le pallottole, armarla, e quindi sparare sui genitori. Eppure, davanti al gip del tribunale minorile. Vittoria Correa, ieri mattina è apparso per quell'adolescente smarrito che è. «Io non pensavo - ha detto Federico agli psicologi che cercavano di farlo parlare - di averli uccisi. I poliziotti mi hanno ingannato. Mi avevano detto che avevo solo ferito papà e mamma. Se avessi saputo che erano morti, mi sarei ammazzato». Al termine dell'udienza, il giudice ha deciso, convalidando l'arresto per duplice omicidio premeditato, che il quindicenne lasci il centro di prima accoghenza per il carcere minorile di Casal del Marmo. «Non sono contento di questa decisione commenta il difensore, l'avvocato Alessandro Vannucci ma mi rendo conto che forse non esistono strutture adeguate alla situazione». Federico temeva come la peste d'essere internato. Non voleva finire nel centro di igiene mentale di via dei Sabelli, ha detto alla zia Silvia che in queste ore gli sta vicino, e che l'altra sera era lì sul terrazzo a convincerlo di abbassare la pistola e andare via con la polizia, «perché li si soffre tanto». A soli quindici anni, era reduce da troppi ricoveri. Era passato più volte per la clinica psichiatrica dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Ultimamente, qualche mese fa, avevano cominciato a seguirlo presso l'Unità operativa complessa del Pohclinico Umberto I. Ha spiegato la primaria, Teresa CarrateUi: «Il caso era seguito in psicoterapia da poco perché proveniva da un altro ospedale romano». La primaria non ha però voluto specificare quale fosse la diagnosi del ragazzo, limitandosi a parlare cG «una patologia complessa». Ora il ragazzo si trova in carcere. L'avvocato Vannucci, che ieri ha chiesto una perizia psichiatrica («Gli accertamenti e i ricoveri che ha avuto presso l'ospedale Bambino Gesù hanno già delineato un preciso quadro delle sue condizioni mentali»), scuote la testa. Non è convinto della soluzione adottata dalla magistratura, ma «questo è il dramma italiano. Come le famiglie si trovano abbandonate a loro stesse, e non c'è altro che il ricovero in ospedale durante le fasi acute, così anche il giudice si rende conto che il carcere non sarà il meglio, ma serve una struttura dove Federico venga controllato a vista». L'avvocato teme evidentemente un tentativo di suicidio. «Federico - spiega - si è reso conto del gesto che ha compiuto, ma ho l'impressione che non ne abbia realmente compresa la gravità. Non ha ancora elaborato l'episodio. Ci vorrà ancora qualche giorno. E a quel punto c'è da temere il peggio». Sembra che ci sia un precedente: l'anno scorso, in Sardegna, Federico è precipitato da una scogliera. Si fratturò le gambe in più punti, tanto da restare a casa molti mesi (e tra l'altro perse anche l'anno scolastico). Secondo molti che conoscevano superficialmente la famiglia, quell'episodio avrebbe aggravato le sindromi depressive di Federico. «Ma i reali contomi di quell'episodio - conclude l'avvocato - li conoscevano solo i genitori». Giorni fa, in preda all'ira aveva aggredito la madre il padre, sempre più preoccupato per le sue crisi deliranti, aveva deciso di internarlo L'anno scorso il giovane era precipitato da una scogliera e si era rotto le gambe: restò a casa per mesi aggravando la sua depressione Le indagini della polizia nell'appartamento dove è avvenuto il delitto
Persone citate: Alessandro Vannucci, Gesù, Vannucci, Vittoria Correa
Luoghi citati: Roma, Sardegna, Vista Federico
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