Infuria il Cia-gate Bush pronto a sacrificare Rovo

Infuria il Cia-gate Bush pronto a sacrificare Rovo SCANDALI MANDATO DI CATTURA PER IL LEADER REPUBBLICANO ALLA CAMERA DELAY Infuria il Cia-gate Bush pronto a sacrificare Rovo Anche Lewis Libby sta per essere scaricato Ma il giudice potrebbe puntare su Cheney Maurizio Molinarì corrispondente da NEW YORK La Casa Bianca si prepara a sostituire Karl Rove e Lewis Libby, il vicepresidente Dick Cheney potrebbe essere incriminato ed il presidente George W. Bush continua ad evitare ogni commento in attesa che il procuratore Patrick Fitzgerald decida come concludere due anni di lavoro del Gran Giurì che indaga sullo scandalo del Ciagate ovvero la fuga di notizie avvenuta nel 2003 sull'identità dell'agente dell'intelligence Valerio Piarne. A Washington un po' tutti aspettano con il fiato sospeso il verdetto di Fitzgerald - previsto entro il 28 ottobre - perché potrebbe avere conseguenze di vasta portata. Il «New York Times» anticipa che il procuratore non redigerà un rapporto ad hoc e ciò significa che ha di fronte due strade: può decidere di chiudere l'inchiesta con un nulla di fatto oppure, come viene considerato più probabile, incriminare qualcuno per «spergiuro» - dichiarazioni false rese sotto giuramento durante le audizioni - o «cospirazione», avvalorando in questo caso l'ipotesi di un complotto ai danni della Piarne a causa del fatto che il marito Joseph Wilson aveva scritto sul «New York Times» un articolo in cui smentiva che Saddam Hussein avesse mai tentato di acquistare uranio dal Niger. Nel caso dello «spergiuro» ad essere incriminati sarebbero alcuni dei testi-chiave sentiti durante l'inchiesta e chiamati in causa dalle deposizioni dei giornalisti Judith Miller («New York Times»), Matt Cooper («Time») e Robert Novak («Washington Post») - che vennero a dell'identità della Piarne - mentre se a prevalere dovesse essere la pista del complotto allora verrebbe coinvolto Cheney, a cui alcuni media attribuiscono la regia di un'offensiva per intimidire quella parte della Cia che si opponeva alla guerra in Iraq ritenendo infondata la presenza di armi di distruzione di massa. Ad aumentare la suspense c'è il tam tam innescato dal «Daily News» con le indiscrezioni sul!' esistenza di un super-testimone - che secondo alcune fonti sarebbe John Hannah, ex collaboratore di Cheney e dell'attuale ambasciatore all'Onu John Bolton che avrebbe scelto di coDaborare con il Gran Giurì per svelare i retroscena della guerra di potere intema alla Casa Bianca che precedette l'attacco all'Iraq. Il pathos politico si nutre di innumerevoli indiscrezioni che è impossibile verificare: Bush si sarebbe «infuriato» due anni fa con Rove per il ruolo avuto nel caso-Plame, Rove avrebbe annullato tutti gh appuntamenti in agenda e sarebbe ancora sicuro di godere della fiducia del presidente. La fibrillazione si spiega con gh scenari legati alle incriminazioni di nomi eccellenti. Un'uscita di scena di Karl Rove, vice capo di gabinetto del presidente ed architetto della sua rielezio- nnmgdmatsndl ne, e Lewis Libby, capo di gabi- netto di Cheney, priverebbe Tam- ministrazione di due dei consi- glieri politici di punta obbligati- do la Casa Bianca a rimettere mano allo staff ad appena un anno dalle elezioni di medio termine: fra i nomi dei possibili successori in circolazione vi so- no Ed Gillespie e Ken Melhman, due dei leader del team elettora- le che ha condotto le presidenzia- ^' come anc':ie Dan Bartlett, responsabile delle comunicazio- ni, ma l'impatto del cambio della guardia offrirebbe al democrati- ci la possibilità di una campa- gna elettorale tutta nel segno della questione morale, Tanto più che proprio ieri un tribunale del Texas ha spiccato un mandato di cattura nei con- fronti Tom deLay, il leader della maggioranza repubblicana alla Camera sotto inchiesta per violazione della legge sul finanziamento elettorale nel 2002. Se invece a finire incriminato da Fitzgerald dovesse essere Cheney l'inchiesta arriverebbe alle seghe dello Studio Ovale, con conseguenze diffìcili da prevedere. A questo bisogna aggiungere la tempesta parallela in atto dentro i giornali i cui repoter sono coinvolti nel Ciagate: al «New York Times» trema la poltrona del direttore Bill Keller per via della sollevazione dei redattori contro le coperture date alla Miller, accusata di aver tentato di allontanare ogni sospetto da Libby, mentre a «Time» non è mai cessato il malumore della redazione nei confronti del direttore Norman Pearlstine che obbligò Matt Cooper a consegnare in fretta i propri appunti senza alcun rispetto per il segreto professionale. A tenere in ambasce Casa Bianca, Congresso e grandi media è un mastino del foro come il procuratore Patrick Fitzgerald, classe 1961, laureato a Harvard, appassionato di matematica e riuscito ad affermarsi nella gestione di casi proibitivi: nel 1993 aiutò a mettere assieme le prove contro John Cambino che aiutarono a smantellare la cosca mafiosa, l'anno seguente guidò l'accusa contro lo sceicco Omar Abdel Rahman per l'attentato del 1993 alle Torri GemeUe e nel 2000 portò di fronte ad un tribunale di Manhattan i miliziani di Al Qaeda accusati per gh attentati contro le ambasciate Usa in Africa Orientale nel 1998. \A7-ichÌnrrl'nn v Vdbl HI ly^Olì ^nn ilflatn cncnDcn U-" ' i' I la LU bUbfJfc;bU -^ -^--^ J^ij^ CQn^Qn7- |f| aUfcJbd utMId btrllltillZcJ Hol nrnri iratnre u^' fJIULUIdlUlfc: |:;t7noraiH nrov/icta r' ^s"' dIU [JlcvlbLd Q^frr. il 9 ò ^^nhro "IllIVJ H ^-O UlLUUIt; Il presidente americano George W. Bush risponde alle domande dei giornalisti sul Ciagate, Ieri nello Studio Ovale Karl Rove, l'uomo che fa vincere Bush Nel giorno della rielezione George W. Bush lo definì {'«architetto» della vittoria, i due sono legati da quasi 30 anni di amicizia e collaborazione. Rove è conosciuto per essere molto abile nel mettere ko l'avversario con I colpi bassi, riuscendo a vincere gli scontri politici senza fare prigionieri. Ma adesso ha fatto sapere di essere pronto ad autosospendersi da vice capo di gabinetto della Casa Bianca se sarà incriminato. Lewis Libby L'ombra di Dick L'inseparabile capo di gabinetto di Cheney, denominato «Scooter» per la sua straordinaria capacità di lavoro, è sospettato di essere stato lui a rivelare a Miller, Cooper e Novak il nome della Piarne. La Miller tuttavia, dopo essere stata in prigione pur di non svelare la propria fonte, ha smentito di aver saputo l'identità della Piarne da Libby. Anche Libby si è detto pronto all'autosospensione se dovesse essere incriminato da Fitzgerald. Cheney, il vice più influente della storia Il vicepresidente più influente della storia americana è indicato da alcuni media come il possibile regista del complotto ordito con Rove ed affidato a Libby, al fine non solo di colpire la Plame per punire Wilson ma anche di evitare fughe di notizie scomodo da parte di chiunque all'interno della Cia fosse stato contrario alla guerra in Iraq perché non convinto della tesi della presenza di armi di distruzione di massa. Patrick Fitzgerald Il mastino di ferro Il procuratore che guida il Gran Giurì sul Ciagate oltre ad essere giovane - 44 anni ha la fama di sapere gestire casi impossibili. Nel 2000, pochi mesi prima dell'attacco alle Torri, fu lui a imbastire di fronte al tribunale di Manhattan l'accusa contro alcuni terroristi imputati per gli attentati alle ambasciate americane in Africa Orientale nel 1998 in quello che resta ancora oggi il primo processo mai svolto contro l'organizzazione di Al Qaeda.