ALBANO MISTERO ITALIANO di Paolo Martini

ALBANO MISTERO ITALIANO DALLA PRIMA PAGINA ALBANO MISTERO ITALIANO Paolo Martini E, certo, d vorrebbe un novello Umberto Eco di «Diario minimo», per scrivere una volta per tutte questa mdedetta «Fenomenologia di Al Bano Carrid da Cellino San Marco», il testo che il paese intellettude oggi redama. Il Paese rede, invece, quello dei grandi numeri, delTAuditel e della televisione, dei rotoedehi popolari e oggi anche dei siti Internet, del fenomeno Al Bano si nutre da anni con un interesse ogni volta straordinario: ancora l'altra sera r«Isola dei famosi», il reality-show condotto da Simona Ventura che ha in Al Bano tele-reduso l'indiscusso protagonista, ha sballato ogm record aascolto. E dire che non c'era colpo di scena più annundato, e oltretutto non proprio inedito, di quello di Loredana Lecciso che rompe con Al Bano a mezzo stampa e tv, e non c'è sentimentalismo più telefonato di quello dei cinid autori dell'Isola, che hanno voluto li anche la figlia d hii, che oltretutto d chiama Rotrma Power... Eppure, bastava guardare qudche dto su Internet, che ieri impazzavano commenti tipo: «Il giudizio sui reality può essere più o meno negativo... Ma la storia mediatica di Al Bano mi ha incollata davanti alla tv... Ho trovato tutto molto vero, umano, tragicamente umano», scrive Concetta, con proverbide mail sul Forum di Aldo Grasso. Il fenomeno Al Bano appare misterioso e in qudche modo autentico, anche perché è stato sempre snobbato dalle élite culturali. Per diventare direttore di un settimande popolare essere amid di Al Bano è un punto da segnare in curriculum, ma per un intellettude anche solo nominar¬ lo senza mostrare sprezzo è un rischio enorme. Succedeva così anche con Claudio Villa, non è una novità, ma con Al Bano hanno infierito in tanti, e forse più a lungo: le sue canzoni sono state sempre ignorate o stroncate come «la peggiore melassa)) (Borgna), il suo personaggio deriso, con quegli occhialini che non si è tolto dal naso nemmeno nel mare dell'Isola tv di Samanà (i super-tacchi col rialzo interno e il doppiopetto da tournée che lo fanno tanto preberluscomano, li ha dovuti 1 asciare a casa). Dei suoi film, che ormai gira personalmente come regista, se ne parla come massimo esempio del trash, anche se poi i bravi direttori di reti tv, seppur intellettuali e di sinistra, come Carlo Freccerò su Rddue di qudche anno fa, li utilizzavano per fare ascolti. Quando impazzò la mania di ingaggiare i cantanti per far loro allestire degh spettacoli televisivi cuciti su misura, nessuno per mesi volle mettere in cantiere un ((Al Bano one man show)). Alla fine, quasi controvoglia, fu la rete fanalino di coda del cartello Mediaset, Retequattro, ad ingaggiarlo. Risultato: Al Bano realizzò ascolti superiori al 20 per cento, sogha storica md superata da quella tv. Se, come intuì MarcelProust, «la cattiva musica ha un posto nullo nella storia dell'arte, ma immenso nella storia della società», bisogna riconoscere che lo spado di Al Bano nell'Italia profonda, da ormd più di trent'anni, è di tutto risjietto. E ha trovato il suo paradigma nell'edificazione simil-hollywoodiana di Cellino San Marco, provinda di Brindid, dove la casa avita e diventata persino un villaggio vacanze, oltre che un'adenda vinicola e uno studio di registrazione, con l'immancabile chiesa e persino il regolare dto web. Al Bano è indistruttibile, questa è l'unica certezza: e non saranno le valigie della Lecciso, vere o presunte, a cambiare un fenomeno sodde.

Persone citate: Aldo Grasso, Borgna, Carlo Freccerò, Claudio Villa, Lecciso, Loredana Lecciso, Simona Ventura, Umberto Eco

Luoghi citati: Cellino San Marco, Italia