Sawiris assume tutti i poteri nella Wind orfana di Pompei

Sawiris assume tutti i poteri nella Wind orfana di Pompei TLC IERI LE DIMISSIONI DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO E FONDATORE DELLACOMPAGNIATELEFONICA Sawiris assume tutti i poteri nella Wind orfana di Pompei Vuoto al vertice, il magnate «s'impegna direttamente» Luigi Grassia Si è dimesso l'amministratore delegato di Wind, Tommaso Pompei, e il magnate egiziano delle Tic Naguib Sawiris, nuovo padrone della compagnia, ha deciso di prendere in mano le redini della compagnia telefonica: al cda ha detto di volersi «impegnare personalmente e direttamente per supplire al vuoto che Pompei lascia in azienda». Gli darà sostegno Luigi Gubitosi d'attuale direttore finanziario, ndr) che assumerà la responsabilità di amministratore delegato ad interim, mentre «prosegue la ricerca del candidato giusto per la sostituzione». Sawiris, che della compagnia è presidente, ha definito «inattese e non previste» le dimissioni di Pompei, che però erano oggetto di voci da tempo e fra l'altro erano state preannunciate proprio per la giomata di ieri dalla Stampa. Le dimissioni decorreranno da sabato prossimo. La Wind è uno dei protagonisti del mercato itahano delle telecomunicazioni. Numero due nella telefonia fissa (dopo Telecom) e numero tre in quella cellulare (dietro a Tim e Vodafone) oltre a controhare il terzo provider internet itahano, è stata guidata fin dalla sua creazione nel 1997 da Tommaso Pompei che ieri l'ha lasciata. Poco tempo fa l'azionista storico Enel, desideroso di uscire dal settore per tornare a concentrarsi sulla sua attività principale nell'energia, ne aveva ceduto il controllo al fondo Weather di Naguib Sawiris. Questo ha fatto nascere il problema: continua- re come prima o sostituire i vertici aziendah? Ben presto sono cominciate a circolare vo- ci di dissensi tra Pompei e Sawiris sulla strategia da segui- re per la nuova Wind, voci smentite in maniera sempre meno convincente dai due prò- tagonisti, e questo creava una situazione di incertezza che non giovava alla compagnia; quella arrivata ieri è la conclu- sione più logica. Il cda e gli altri organi del- l'impresa hanno ringraziato Pompei «per lo straordinario lavoro svolto in questi anni per I'azienda»' Premiato in effetti da importanti successi di mer- cat0'benché non siano manca- te negh anni le polemiche su un'impresa ancora a controllo pubblico, come l'Enel, che ri- statalizzava attraverso la sua consociata Wind una parte del merca ' della telefonia appena privatizzato. La situazione siPrestaya "Pf battute delle orga nizzazioni dei consumatori secondo cui «l'Enel si fa largo nelle Tic con i soldi delle bollet te della luce». In senso letterale era una cosa difficilmente soste nibile, ma la situazione suscita va qualche malessere e non garbava nemmeno all'Enel da quando i soci originari Deut sche Telekom e France Télé com se n'erano andati obbhgan dola a rilevarne le quote. Così il passaggio del 62,7'!^ della azio ni al fondo Weather è piaciuto a tutti (compresi i sindacati che hanno avuto garanzie per i posti di lavoro) aprendo fra l'altro le porta a uno sviluppo intemazionale che potrebbe portare la Wind e la compagnia egiziana Orascom di Sawiris a creare un grande polo inter-mediterraneo delle telecomunicazioni. Pompei ha accompagnato la fase del trapasso fin dove ha potuto e Sawiris si dice grato «per la sensibilità istituzionale con la quale Pompei ha gestito questa ultima fase del suo lavoro in Wind». Lasciando l'azienda che ha guidato fin dall'inizio, l'amministratore delegato ha parlato di una realtà «in ottima salute e con una posizione di mercato invidiabile. È stata - ha sottohneato - un'esperienza straordi¬ naria che ho gestito in sintonia con i soci. Gh azionisti non hanno mai fatto mancare i mezzi finanziari necessari a una fra le più brillanti affermazioni di un'azienda di telecomunicazioni al mondo. L'arrivo di un socio industriale crea le condizioni perché io lasci e mi orienti verso nuove sfide professionah». Su quel che farà adesso Pompei sono circolate diverse voci ma finora non confermate. Sawiris da presidente operativo porterà avanti vari progetti fra cui la quotazione in Borsa di Wind nel 2006. Il direttore finanziario Gubitosi sarà ad prò tempore «mentre prosegue la ricerca del candidato giusto per la sostituzione» 11 IOp manager USCenie «l'aTienHa p in nttima «L azienda e in OUima cali ri-o Ma Ì'arri\zr\ Sal^e^ 'y13 LarriV0. di rn ni ir\\ir\ crv^in Ui I IIUUVU bUUU maUSiridie na CamDiaiO |p rnnrÌÌ7ÌnnÌ npnprall» .'^ S.^ri"!^l^r.Ly^nerc3'1 .. L'ad uscente di Wind Tommaso Pompei e il presidente Sawiris

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