Il jumbotram di Berlusconi da un anno è nel garage

Il jumbotram di Berlusconi da un anno è nel garage TRASPORTI E POLITICA IL PROGETTO DIVIDE LA CITTA' Il jumbotram di Berlusconi da un anno è nel garage A Padova la linea «inaugurata» prima del voto partirà nel 2006 rennrtaao reportage GIGI PADOVANI inviato a PADOVA Da un anno e mezzo si occupa di loro: azzurre e aerodinamiche, sono le prime due vetture «Tran- slohr Ste3» arrivate da Strasbur- go. Stanno in un capannone vicino alla stazione di Padova da quando l'hanno assunto, nell'aprile 2004. Ruggero BeccareUi, faccia simpati- ca con baffi sale e pepe, la prende con filosofìa. «Ma sì, se vuole definirmi il "guardiano del tram", facciapure...». Ruggero è un tecnico. Dipende dalla ditta alsaziana che ha vinto l'appalto del Comune di Padova, Nel 2002 l'allora sindaco di Forza Italia, Giustina Destro, l'aveva bat- tezzato Metrobus. Il suo scopo era di far dimenticare ai concittadini- che nel 1999 l'avevano eletta, fa- cendole battere il predecessore Ds, Flavio Zanonato - il particola- re che il tram Translohr, pur viaggiando su gomma, si muove grazie a un sistema di guida simile a quello delle piste di micro-model- li elettrici da corsa. Già, perché la sua campagna elettorale era stata tutta contro la «cortina di ferro» del progetto Zanonato, quasi pron- to: un tram su rotaia che avrebbe «diviso in due la città». Ruggero, gentile, sale sulla car- rozza (ferma) e spiega: «Vede, non ha il volante, è silenziosa e comò- da». Sarà. Adesso che l'eterno riva- ie della Destro, cioè ancora Zano- nato, è tornato alla guida del Comune grazie alle elezioni vinte mi anno fa dal centrosinistra, il Translohr è stato ribattezzato «tram su gomma». Ma non per questo è uscito dal garage. Le due «Ste3» sono sempre chiuse in un magazzino di via della Pace. Po- ranno caricare i primi passeggeri soltanto nel settembre 2006. Da qualche settimana stanno facendo le prove notturne sul trat- to di linea finito, e all'ora dello spritz, nei bar intomo aUa piazza- salotto del Pedrocchi, non si parla d'altro. Ieri sera la «guerra del tram» ha scaldato il consiglio co- munale. Tutti ricordano che il Metrobus fu «inaugurato» il 7 giugno 2004 dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sei giorm prima del voto amministra- tivo: il tram fece 300 metri poi tomo alle cure di Ruggero. La telenovela del jumhotram di Padova si trascina da più di dieci anni: la linea, 12 chilometri da Nord a Sud, ha diviso i cittadi ni e la pohtica locale. Il tram-che non-c'è riesce a far danni anche stando fermo. Sì, perché la Destro fece costruire il primo tratto della linea nel centro storico e lì la rotaia unica, profonda quattro centimetri e larga altrettanto, è diventata un insidioso pericolo per pedoni e ciclisti. E' nato un «Comitato Vittime Metrobus Pa dova», con tanto di blog internet dall'indirizzo senza perifrasi www.rotaiakiILer.splinder.com - : Beppe Grillo e «Striscia la Noti zia» se ne sono occupati e in procura pendono denunce e ri chieste di danni. A darsi da fare contro «rotaia killer» è Gino De Pauli, portiere di notte dell'albergo Grand'Italia, che all'alba di una mattina, qual che mese fa, cadde con la sua bici a fianco delle rotaie, rimediando ima brutta ferita sotto l'occhio destro. Con una operazione maxil Io-facciale gli hanno dovuto inseri re tre placche di titanio e 19 viti, «La mia battaglia non è pohtica», dice De Pauli, «i lavori erano stati rea]izzat. ^ fretta g ora y hanno dovuti rifare tutti. Ci sono decine di feriti, vetrine spaccate dai cubetti di porfido mal sistema- Sfffi&S^Cot ^Sr^ tram-che- non-c'è si chiama Ivo Rossi, è della Margherita e quando gh si parla del Translohr si mette le mani nei capelh. Spiega; «Abbiamo eredita to un progetto raffazzonato: man cava il raccordo per un ponte che dovrà superare la ferrovia, non c'erano gh scambi, non erano pre visti nemmeno i capannoni per ospitare le vetture. E d'altra parte come potevo impedire il traffico delle bici e dei bus in queUe vie? Lo farò quando ci sarà il tram», Giustina Destro e l'avvocato Dome nico Menorello, l'assessore ritrat to nella foto-ricordo del 2004 insie me con Berlusconi, ribaltano le accuse: «Lo sa che cosa fanno quelli del centrosinistra? Hanno bloccato con continui ritardi le opere che finalmente noi eravamo riusciti a far partire». .- E infatti Ruggero, il guardiano del tram, tiene chiuse le porte del garage. H sindaco però non ci scherza tanto su. «Questo tram è un momumento - dice il Ds Zanonato - all'uso politico deUe opere pubbhche». La spesa «chiavi in mano» doveva essere di 58 milioni di euro, finanziati dalla legge 211 delle metropolitane, ma ora i costi sono aumentati di altri 20 milioni. «Altro che aver bloccato il progetto della Giustina», sbotta il Flavio: «Noi ci siamo messi lì con santa pazienza a coprire i loro buchi e lo faremo partire davvero. Erano pronti 2,2 km su 12, ma ancora da sistemare anche quelh. Il primo viaggio fu soltanto "un cinema" aUa Berlusconi...». Eppure a Padova arrivano delegazioni da tutto il mondo a vedere i due prototipi: il sistema della ditta Lohr pare sia davvero una novità. E' più leggero di un mezzo su ferro, meno costoso, più stretto di un bus (2,20 metri contro 2,50), quindi adatto alle medie città con centri storici. E infatti lo hanno ordinato anche l'Aquila e MestreVenezia. A Clermont Ferrand sta per entrare in funzione. Ma anche là non è pronta la pista. E così il signor Ruggero continua a lucidare il gioiello francese mai uscito dal garage, in via della Pace. 11 SinOdCO US Z.dnondIO Old CeiCa Ol tar Rariire il mezzo voluto in tutta fretta dalla rivale Destro Tante le cadute in bici a causa delia rotaia in centro: è già nato il comitato delle vittime L'8 giugno 2004 l'unico giro «pubblico» del tram: da sinistra, Berlusconi con l'allora assessore Menorello e il sindaco Destro Un giro di prova del mezzo in centro a Padova prodotto dalla Lohrfrancese

Luoghi citati: Clermont Ferrand, Comune Di Padova, L'aquila, Padova