I vescovi: con l'Islam contro il terrorismo di Marco Tosatti

I vescovi: con l'Islam contro il terrorismo IL FUTURO DELLA CmESATROPPO CLAMORE SUL SINODO, SI RIDUCONO LE INFORMAZIONI I vescovi: con l'Islam contro il terrorismo Marco Tosatti CIUÀ DEL VATICANO Un altro piccolo giro di vite all'informazione sul Sinodo che si svolge in Vaticano. Benedetto XVI aveva deciso - ed era la notevole innovazione di questa assemblea che alla fine della giornata ci fosse un'ora di dibattito libero fra i partecipanti, per un massimo di tre minuti ciascuno. E si era deciso che fosse data piena infonnazione, all'esterno, da parte dei portavoce linguistici (i lavori si svolgono a porte chiuse). E' durata poco: ieri l'altro i portavoce hanno avvertito i giornalisti che si sarebbero limitati a dare il nome di chi aveva parlato, e di che cosa, senza frasi precise. Ieri invece è stato annun¬ ciato che i nomi non saranno più resi noti: l'informazione, succinta, riguarderà solamente gh argomenti trattati. Così il Segretario generale del Sinodo, monsignor Nikola Eterovic si è rivolto ai ((padri»: «State tranquilli ho chiesto agli addetti stampa di non riferire più i nomi di chi ha tenuto gh interventi. In questo modo potete sentirvi assolutamente liberi di parlare apertamente». C'è chi attribuisce all'intervento del prefetto della Congregazione della Fede, Jospeh willima Levada su aborto e politici tanta improvvisa sensibilità. Il Papa partecipa attivamente ai lavori; presiede la preghiera di apertura della giornata e prende parte alle Congregazioni generali che prevedono una serie di interventi programmati dei padri smodali. Non prende appunti, ascolta attentamente, a volte legge, ringrazia e saluta i partecipanti all'inizio e alla conclusione di ogni incontro. Ieri mattina è arrivato ((trafelato», con un minuto di ritardo e con una borsa nera sotto braccio. La stessa borsa die tutti i partecipanti al Sinodo hanno ricevuto. Don Ge- org, il segretario personale di Papa Ratzinger, ha voluto precisare: «Come vedete è sempre a lavoro, ancora si sente un operaio», ha detto rivolgendosi al Segretario generale monsignor Nikola Etero\ic, quasi a voler giustificare il piccolo ritardo del pontefice. Ieri al Sinoido si è parlato di Islam. I cristiani arabi possono avere un ruolo importante nel combattere il terrorismo, ha affermato il patriarca di Antiochia dei greco-melkiti, Gregoire m Laham; per questo motivo, è indispensabile ricordare il ruolo degh arabi nella Chiesa, soprattutto «nella situazione attuale, dopo l'I 1 settembre 2001, con la guerra contro l'Iraq, con il conflitto israelo-palestinese, con la crescita del fondamentalismo islamico e l'estensione del fenomeno del terrorismo». Laham ha chiesto ((pace per la Terra Santa» che ((per noi cristiani del mondo arabo è della massima importanza per preservare la presenza cristiana nel mondo arabo». E si è parlato di Turchia. Nonostante il fatto che ufficialmente in Turchia ci sia la libertà di culto, i cristiani hanno problemi nel celebrare le messe. Lo ha detto il vicario apostohco in Anatolia monsignor Luigi Padovese, che è anche vicepresidente della Conferenza episcopale turca. Timori per la situazione in Turchia: i cristiam hanno problemi a celebrare la messa ^ Fu istituito da Paolo VI con il Motu Proprio «Apostolica sollicitudo» del 15 settembre 1955. Alla Recita dell'Angelus Domini di domenica 22 settembre 1974 lo stesso Paolo VI djede la definizione del Sinodo dei Vescovi ^ Un documento di circa 90 pagine poi, l'ulnstrumentum laboris», è servito da base di discussione preparatoria in questi mesi k In tutto i vescovi italiani presenti ai lavori sono 6: Camillo Ruini, Rino Fischella, r Renato Corti, Bruno Forte, Angelo Scola e Francesco Cacucci ^ Il numero dei partecipanti è simile a quello delle Assemblee generali ordinarie precedenti: circa 250 K Ci sono 12 rappresentanti delle Chiese ortodosse, delle Antiche Chiese d'Oriente e delle Comunità derivate della Riforma b Fra gli «Auditores secretarli specialis» (gli esperti) ci sono anche 12 donne: r 5 sono laiche e 7 sono suore

Luoghi citati: Anatolia, Iraq, Turchia