CISOLLA: HO SCHIACCIATO L'EUROPA
CISOLLA: HO SCHIACCIATO L'EUROPA CISOLLA: HO SCHIACCIATO L'EUROPA Dopo il trionfo della Nazionale agli Europei di Roma è cominciato il campionato italiano di pallavolo. Alberto Cisolla, il miglior giocatore della rassegna continentale, svela i suoi segreti: un costume, la buona tavola e tanto altro. Alberto Cisolla racconta così il suo punto di vista sull'ultimo successo con la maglia azzurra. A inizio stagione Montali, l'allenatore della Nazionale, mi chiamò dicendomi che sarei stato uno dei vice capitani della nazionale: io rimasi sorpreso. Otto mesi prima ero solo il quarto schiacciatore della squadra e ho rischiato di non far parte neanche dei 12 che hanno disputato le Olimpiadi. Mi venne da ridere, ma lì ho capito che puntava su di me. Ho colto l'occasione e ora sono qui con il titolo di campione d'Europa e di Mvp (miglior giocatore) della rassegna. Devo ringraziarlo. Cosa significa vincere davanti al proprio pubblico? È una sensazione che non è descrivibile. Oltre 12.000 persone che saltano in aria di gioia per la vittoria non è una sensazione molto frequente nell'ambiente della pallavolo. E il premio di miglior giocatore? Un qualcosa in più, merito dei compagni di squadra senza i quali nel nostro sport non combini nulla. Sono stati i primi che ho ringraziato quando ho ricevuto il premio. Sei diventato l'immagine della pallavolo italiana. Ti pesa? Assolutamente no! Mi riempie di orgoglio, questo sì, ma è molto più faticoso arrancare per riuscire ad emergere. È iniziato il campionato italiano con, ovviamente, ancora più attese. Voi della Sisley avete vinto gli ultimi tre titoli. Quali sono i rivali di quest'anno? C'è grande concorrenza. Piacenza, Modena e Cuneo sono molto temibili. Peseranno molto anche le trasferte della nazionale: noi di Treviso siamo in quattro nel giro azzurro. Giochi a Treviso da sempre. Mai avuto la tentazione dì cambiare squadra, anche all'estero? Nel '98, quando giocavo poco, ho discusso con la società, volevo andarmene, anche in una squadra più piccola pur di scendere in campo, ma i dirigenti mi hanno detto di aspettare sereno il mio momento e così è stato. A guardare indietro è stata la scelta migliore. A fine carriera forse proverò un campionato straniero, quello francese ad esempio, ma per adesso sono in una delle squadre più forti del mondo e qui intendo restare. Che persona sei, in campo e fuori? Caratterialmente sono tranquillo, molto razionale e pacato. Nei momenti difficili sono caratteristiche che possono aiutare. Nella vita privata ogni tanto qualcuno, mia moglie, mi fa notare che potrei essere anche un po' più esuberante, anche solo per qualche serata più mondana... Hai qualche gesto scaramantico che ti porti dietro da tempo? Non sono molto superstizioso, ma naturalmente ho qualche fissa: ad esempio, per le partite importanti cerco sempre di indossare lo stesso costume di gioco. Ma se lo dimentico, scendo in campo lo stesso, tranquilli. E che musica ascolti? Gli U2 su tutto, ma potrei dire che la musica si sveglia con me e andiamo a dormire insieme. Passioni particolari? Il buon cibo e il buon vino. Ad esempio adesso sto andando a pranzo per il mio anniversario di matrimonio! mmuiuiiQ ^SERIE A
Persone citate: Alberto Cisolla, Montali, Sisley
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