Quel lato buio del vivere umano

Quel lato buio del vivere umano AM0NCALIER1 LARASSEGNA «NOIR MEDITERRANEO A/R» Quel lato buio del vivere umano HitchcockconlaRussinova «Anna Cappelli» di Ruccello LE storie che racconto riguardano sempre e soltanto gente banale... mi piace coglierla in un momento estremo dell'esistenza, quando è costretta a compiere una scelta importante, un gesto eroico e atroce». Annibale Ruccello amava scavare nella miseria umana che trasforma il disagio e la disperazione in azione tragicomica dalle estreme conseguenze. ((Anna Cappelli», ultimato poco prima della morte dello scrittore, trasmette i tonmenti dell'anima usando «dialoghi per attrice sola». Discorsi dai quali vien fuori una straziante solitudine che porterà a un epilogo non certo felice. Sfondo nero per le storie di Ruccello, buio e angosciante come quello di tutti e sette i titoli in cartellone per il «Noir Mediterraneo A/R», il festival collocato nell'ambito di Theatropolis 2005 e in programma dal 23 settembre al 1 ' ottobre alle Fonderie Teatrali Limone in via Pastrengo 88 e al Teatro Civico Matteotti in via Matteotti 1, a Moncaheri. Trame profonde e coinvolgenti, intrecci di sofferenza che nulla tentano di camuffare o celare rispetto alla durezza delle cose della vita e dell'impatto che queste hanno sulla fragilità dell'uomo. L'importante e utile percorso introspettivo s'inizia venerdì 23 alle 21 al Matteotti dove va in scena «Concerto in nero» a cura di Istituzione Musicateatro. Si prosegue sabato 24 alle Fonderie, dove alle 21 Lucia Poli sarà protagonista di «Patricia Highsmith: mvidi» di P. Highsmith. Lunedì 25 e martedì 26 sulla ribalta delle Fonderie alle 21, un tema delicato e struggente. Ha scelto di affrontarlo Riccardo Lombardo nella sua riduzione teatrale di «Farfalle» di Jan McEwan con Manlio Pagherò (una produzione Gian Baie e Teatro Bruciato). Sotto i riflettori un uomo solo e una bambina che entra nella sua vita senza che lui lo voghe, in un mondo immobile che appare senza futuro. Mercoledì 27 settembre la scenografia del medesimo teatro cambia per far da ambiente, alle 21, a «Più niente al mondo». Dinamiche al limite, anche in questo caso, con ima famiglia stremata dalla mancanza di soldi, da un lavoro che regala frustrazioni come se piovesse, da una città mutata e percepita come estranea. Si tratta di un monologo scritto da Massimo Carlotto e interpretato da Gisella Bein con la regia di Gianni Bissaca e Renzo Sicco. Giovedì 29 settembre, sul palco del Teatro Matteotti, ima delle più belle storie del maestro Alfred Hitchcock, «Vertigo», che in Italia conosciamo con il titolo «La donna che visse due volte» ; in scena, alle 21, c'è Isahel Russinova. La rassegna di Moncaheri si chiude con gli appuntamenti di venerdì 30 settembre (dopo lo spettacolo, alle 22, incontro con Carlo Lucarelli, re del noir contemporaneo e anche televisivo) e sabato 1" ottobre. In queste due serate, al Matteotti vengono proposti «Repetita», con le coreografie di Data Blin e Pozzo, e il citato «Anna Cappelli» di Annibale Ruccello. Claudia Canicci «Repetita» e a destra «Vertigo» con Isabel Russinova

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