Dall'aereo più grande del mondo ai satelliti che ci guidano dal cielo

Dall'aereo più grande del mondo ai satelliti che ci guidano dal cielo «MONDOBIT» DAL 3 OTTOBRE A TORINO Dall'aereo più grande del mondo ai satelliti che ci guidano dal cielo CINQUE APPUNTAMENTI CON IL FUTURO ALL'INSEGNA DELL'ELETTRONICA PIÙ' AVANZATA: SI PARLERÀ ANCHE DI TV DIGITALE, CHIP PER LA FI E TORINO 2006 Lara Reale CINQUE appuntamenti con il futuro. E' il programma di «Mondobit», iniziativa ormai alla sesta edizione, promossa a Torino dall'Istituto Superiore Mario Boella in collaborazione con i soci fondatori Compagnia di San Paolo e Politecnico, e i soci ordinari Motorola, STMicroelectronics e Telecom Itaha Lab: cinque conferenze sulle innovazioni tecnologiche che presto faranno parte della nostra vita quotidiana, ma anche cinque testimonianze delle opportunità offerte dalla ricerca avanzata nel contrastare crisi economica e calo di competitività. Gli incontri avranno cadenza settimanale e si svolgeranno alla GaUeria d'Arte moderna di Torino (corso Galileo Ferraris 30) dalle 18,30 alle 19,30. Il via lunedi 3 ottobre con Luigi CroveUa e Maurizio Pandolfi, tema "Sulle ah dell'Europa. Airbus A380: un gigante e il suo cervello". I due relatori illustreranno i segreti del più grande aereo per U trasporto civile di tutti i tempi: un transatlantico a due piani carico di innovazioni, in grado di trasportare oltre 800 passeggeri. L'A380 è anche un esempio straordinario di cooperazione intemazionale tra i quattro Paesi azionisti deUa Airbus (Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna) e le nazioni europee che ospitano aziende fornitrici del consorzio, tra cui le italiane Alenia Aeronautica e Avio. Spicca il contributo italiano all'ASSO nel settore delT'avionica" (elettronica per l'aviazione), una delle appheazioni più avanzate dell'ingegneria aeronautica. Il ruolo dell'elettronica si rivelerà altrettanto cruciale all' incontro del 10 ottobre: "La velocità non è nelle ruote". Sante Andreoli della Magneti Marelli accompagnerà il pubblico attraverso i sofisticati sistemi di controllo che permettono alle auto di Formula 1 e alle moto da Gran Premio Mondiale di spingersi al limite delle prestazioni. L'esperto descriverà sia le appheazioni destinate al monitoraggio delle parti meccaniche (motore, cambio) sia quel- le altrettanto strategiche dedicate all'elaborazione di informazioni da parte dei team ai box. Dalle corse in auto e in moto alle gare di sci; il 17 ottobre Enrico Frascari parlerà deUe "Olimpiadi dei chip" e deha rete tecnologico-informatica di Torino 2006, che dovrebbe arrivare a comprendere 5 mila personal computer e 500 chilometri di connessioni in fibra ottica. Un sistema capiUare che, ovviamente, dovrà funzionare alla perfezione fin dal primo istante, stabilendo con esattezza chi ha vinto una gara e comunicando in tempo reale col mondo intero attraverso i canah più disparati (tv, carta stampata, Internet, telefoni cellulari...). E, per quanto possa apparire paradossale, il successo si avrà solo se durante i Giochi atleti, tecnici, giornalisti e pubblico ignoreranno l'esistenza dell'intricato apparato comunicativo. L'incursione nel futuro prosegue il 24 ottobre con Sigfrido Leschiutta e Letizia Lo Presti, che illustreranno un altro sorprendente esempio di collaborazione europea: il sistema di navigazione satellitare a uso civile Galileo, nato in seno all'Uà come alternativa alle reti di satelliti americana (Gps) e russa (Glonass). L'obiettivo principale è la gestione efficiente dei trasporti comunitari (treni, auto, navi, aerei), deUe telecomunicazioni e della protezione civile. La fase di lancio a 24 mila chilometri d'altezza dei 30 satelliti Galileo inizierà nel 2006 e sarà ultimata nel 2013 ma le prime appheazioni dovrebbero partire già nel 2010. In chiusura, il 2 novembre, si discuterà di un'ultima importante novità; la tv digitale terrestre che, pjr legge del parlamento itahano, nel corso del 2006 dovrebbe soppiantare il tradizionale sistema analogico. Dal 1 '' gennaio 2007, infatti, le emittenti televisive saranno tenute a trasmettere esclusivamente segnali digitah, identici a quelli dei computer. Ma saremo pronti? E che ne faremo di 50 milioni di "vecchi" tv color? Quah vantaggi avremo? Gian Paolo Balboni e Mario Ricciardi tenteranno di rispondere illustrando le possibihtà di sviluppo deha nuova tecnologia e i problemi che si frappongono lungo il cammino.

Persone citate: Andreoli, Enrico Frascari, Gian Paolo Balboni, Letizia Lo Presti, Luigi Croveua, Mario Ricciardi, Maurizio Pandolfi, Sigfrido Leschiutta