Linda: «Kate ti hanno fregato»

Linda: «Kate ti hanno fregato» LA DIFESA DELLE MODELLE EVANGELISTA E LE ALTRE TOP SI SCHIERANO A FAVORE DELL'AMICA FOTOGRAFATA CON LA COCAINA Linda: «Kate ti hanno fregato» Naomi: «E? ima vittima come me». Colombari: «Violazione alla privacy» inchiesta sÀìvvwcotmvózA MILANO «Occhio Kate, ti hanno fregato. Il mondo è pieno di gente cattiva. Difenditi». Le vere amiche non fanno commenti, soffrono e basta, linda Evangelista è un'amica di Kate Moss e non ci sta a soffiar sullo scandalo droga e modelle, preferisce cercar le parole per un consiglio. Certo che a vederla ieri a Milano, splendida quarantenne in veste di testimonial benefica, è difficile non fare confronti. Nei primi Novanta Linda Sr Kate erano assieme lassù nell'Olimpo delle top model. Oggi Kate è piombata all'inferno e non c'è molto altro da dire, parlano un video e delle foto che hanno fatto il giro del mondo. Di Linda invece non si legge che del gran bene: ha sfilato a Londra per uno stilista emergente ed è stata magnifica, a giorni sfilerà anche a Milano (compreso il ventennale di Dolce S- Gabbana) e ieri mattina era lì a consegnare un assegno gigante da 100 mila euro come un signor Bonaventura di lusso. È testimonial di Mac Viva Glam, rossetto benefico al 100 per cento, venduto per finanziare la lotta all'Aids. Lei, in romantici boccoh vestitino bon ton e ballerine in velluto, ha detto cose del tipo: «non fumo non bevo e faccio molta attenzione ad aver cura di me», poi ha aggiunto: «Detesto il termine supermodel, noi non ci siamo mai duamate così e ci dispiace che voi giornalisti continuiate a farlo». H termine la infastidisce ma il fenomeno era positivo, lo riconosce anche lei: «Lo ha creato Gianni Versace, il primo a chiederci di non essere solo dei manichini, ma donne con personalità da mostrare». Il che può avere i suoi lati rischiosi. Più o meno da allora, in effetti, loro non sono chiamate solo a far vendere vestiti e profumi, ma a proporre «stili di vita»; non più appendiabiti ma testimonial, cioè modelli incarnati di virtù (e a volte anche vizi) molto precise. Anche Naomi è stata su quell'Olimpo e non ne è mai scesa, però ha sofferto in passato di attacchi alla privacy. Ora sta volando per il Sud America ma il suo agente assicura che la pensa come tutti gli amici di Kate: che cioè è stata vittima di una trappola messa su da gente di cui si fidava per fare soldi. Per Naomi, Kate Moss è una vittima, almeno quanto lo è stata lei. Martina Colombari e Eva Riccobono sono più giovani, ma non la pensano diversamente. «Lei avrà i suoi motivi gravissimi per distruggersi in questo modo, ma è il suo privato», dice la Colombari, che con Kate Moss condivide anche la condizione di mamma-modella, Eva Riccobono invece si stupisce di come accostino sempre la droga alla moda. «Mi stupisce perché da tempo la moda è ipersalutista. Le ragazze vogliono lavorare e sanno che drogarsi fa venire la pelle brutta e toglie tonicità. Il "mood" è più sano. Io per esempio sono una delle poche a fumare e gli stilisti mifannonera... Per Piero Piazzi, agente di tante top, il problema non esiste. «L'argomento proprio non mi interessa e non mi ha mai toccato». In effetti dietro le quinte di Lorenzo Riva le modelle son giovani e sprizzan salute da tutti i pori. «C'è un grande ipocrisia», sorride una giovane brasiliana ma non vuol dire il suo nome. «Tutti sanno che in ogni ambiente circola cocaina. Noi forse siamo più a rischio perché andiamo più in discoteca che in chiesa, ma lì che cosa vediamo? Uomini d'affari, medici, avvocati che si fanno di cocaina». Un modello giovane, uno dei pochi in giro in queste sfilate, dice che a volte il successo travolge. Ma quando gli si chiede se anche lui vuol essere travolto, non ha dùbbi. «Certo, ma non mi auguro di finire male». Ipocrisia o mezza bugia, la coerenza non è sempre chiara. Il marchio H&M, che ha perdonato Kate e poi l'ha scaricata, comunica di averlo fatto perché lancia un messaggio contrario a quello che propone la griffe. Però in questi giorni manda nei cinema un minifilm di David LaChapelle (fotografo top della moda) che dovrebbe ritrarre una storia d'amore dei nostri tempi. I due ragazzi vivono nei bassifondi di New York e alla fine lui viene ammazzato per strada. Gli sparano da un Suv nero in corsa. Viene da chiedersi chi è questo Romeo, in che ramo lavora. E che festa è quella a cui vanno prima della tragedia? Ci sono atmosfere ambigue, ragazzi mascherati. Ma certamente bevono succhi di frutta. Del resto LaChapelle non è nuovo alle provocazioni. Anni fa fece una foto da copertina con una ragazza che sniffava polvere... Di diamanti. Eva Riccobono Mi lascia molto stupita il fatto che accostino il mondo delle passerelle agli stupefacenti. Noi siamo ipersalutiste perché non rischiamo il lavoro facendoci venire pelle brutta e occhi gonfi SupelmodeiKàte Moss snorts line after li Kate Moss, la pietra dello scandalo Vite al massimo e sempre sotto i riflettori Linda Evangelista testimonial di Mac Martina Colombari da Pin Up Gli sposi in bicicletta di Lorenzo Riva Eva Riccobono sfila per Clips Naomi Campbell vestita Pirelli Terry Broome, la modella che uccise il playboy Notti brave Anni 80 nella Milano da bere Droga e moda, non è un binomio nato con «Cocaine Kate». C'è stato anche un film dal titolo esplicito come «Sotto II vestito niente». La storia di Terry Broome, primi anni Ottanta, sembrava un film: la fotomodella americana dagli occhi verdi, il playboy incallito rampollo di buona famiglia, soldi, droga, sesso e l'omicidio in una lussuosa casa di corso Magenta. Lei la presero subito e confessò di aver ucciso «per rabbia».

Luoghi citati: Londra, Milano, New York, Sud America