Porsche blinda la Volkswagen di Piero Bianco

Porsche blinda la Volkswagen L'AZIENDA DI STOCCARDA COMPRA IL 20 PER CENTO DELLE AZIONI Porsche blinda la Volkswagen L'industria è in crisi e le voci eli scalate straniere si stavano moltiplicando Piero Bianco Tutti pensavano a Kirk Kerkorian, il rampante faccendiere americano che ha appena annunciato di voler salire dal 9,50Zo al 9,907o neU'a!.ionariato di General Motors. E' lui, si diceva venerdì aUa Borsa di Francoforte, che punta dritto a Volkswagen, primo costruttore europeo. Impennata di azioni, mentre altre voci sussurravano di un misterioso investitore arabo. Oggi invece l'industria automobilistica tedesca racconta un'altra storia: confermando l'indiscrezione del settimanale Der Spiegel, la Porsche annuncia di «voler partecipare al 20 per cento del capitale» m Volkswagen. Afferi di famiglia: lo scopo evidente è stoppare sul nascere qualsiasi tentativo di scalata da parte di sgraditi arrampicatori extra-europei. La Germania si compatta, fa blocco contro lo straniero. La Casa di Wolfsburg è già per Stoccarda «un significativo fornitore per circa U 300Zo dei volumi di vendita, oltre che un partner importante neUo sviluppo». Le due aziende avevano recentemente annunciato, coinvolgendo anche Audi, un'aUenza per lo sviluppo di motori ibridi e hanno in atto una cooperazione per la produzione dei rispettivi fuoristrada Cayenne e Touareg. «Con questo impegno - spiega il ceo di Porsche, Wendelin Wiedeking - voghamo mettere al sicuro U nostro rapporto con Volkswagen e anche salvaguadare, nel lungo termine, una parte significativa del nostro futuro». L'investimento annunciato ha lo scopo dichiarato di bloccare qualsiasi opa ostUe da parte di «chi non ha neUa società interessi e obiettivi a lungo termine. Il passo compiuto è la risposta strategica a questo rischio». Se l'operazione sostenuta da Memi Lynch andrà a buon fine, come si dà ormai per certo, Porsche diventerà U primo azionista di Volkswagen, più forte del Lander della Bassa Sassonia (che possiede U 18,20Zo) e degh azionisti pubblici, fl trio di comando raggiungerà complessivamente U 51,30Zo del capitale, blindando la Volkswagen da qualsiasi rischio «estemo». Affari di famiglia, anche perchè la Casa di Stoccarda è controllata dagh eredi Porsche ma soprattutto da Ferdinand Piedi, nipote di Ferdinand Porsche (creatore del celebre Maggiolino VW). E Piech è anche U potentissi- mo capo del «consigho di sorveghanza» Volkswagen. A dispetto deUa crisi economica che coinvolge tutti i costruttori, tedeschi compresi (con l'eccezione di Bmw), la fabbrica deUe splendide sportive ad alte prestazioni esprime un edatante e invidiato benessere: ha stabilito nuovi record neU'anno fiscale chiuso al 31 luglio, fl fatturato del gruppo è cresciuto del 6.80Zo (chea 6,56 miliardi di euro), te vendite sono aumentate del 150ZÒ arrivando a 88.379 vetture. Merito, soprattutto, del successo riscosso dal Suv Cayenne e deUa nuova generazione 911 e Boxster. Al contrario, Volkswagen vive tormenti a livello sociale ed economico con una grave flessione di profitti, scesi nel 2004 del 700Zo rispetto ai 2001, e deUe vendite. Prevedibhe un consistente tagho della forza lavoro in autunno. Una situazione che aUarma non poco U numero uno deU'azienda, Bemd Pischtsrieder. La nuova alleanza è stata accolta con soddisfazione dal ministro deU'economia tedesco Wolfgang Clement: «Un vantaggio reciproco, con Porsche entra un investitore sano che ragiona a lungo termine. Ne trarrà beneficio l'intera industria tedesca». E' una storia di destini incrociati. Dieci anni fa si disse che proprio Volkswagen era sul punto dì acquisire la Porsche. ((Finché ci sarò io - commentò al Salone di Ginevra Piech - questo affare non si farà». Oggi i ruoli si sono invertiti. L'ultima novità Porsche, la «Cayman», al salone di Francoforte che si è chiuso ieri

Persone citate: Audi, Ferdinand Piedi, Ferdinand Porsche, Ginevra Piech, Kirk Kerkorian, Lander, Memi Lynch, Piech, Wendelin Wiedeking, Wolfgang Clement

Luoghi citati: Bassa Sassonia, Francoforte, Germania, Stoccarda