Sconti ai truffati tìd bond di Alessandro Barbera

Sconti ai truffati tìd bond FINANZIARIA 2006 ALTESORO SI METTONO A PUNTO LE PRIME CORREZIONI ALLA MANOVRA Sconti ai truffati tìd bond Alessandro Barbera ROMA Un piano per aiutare i risparmiatori truffati daHwnd. Siccome Fazio per oca non ^ dimétte, Giulio Tfétaóntì ha pensato di dare un senso a quel «heri dicebamus» con cui commenta i suoi trascorsi con il Governatore. Dell'idea ha parlato al telefono da Washington con i tecnici del ministero chiedendo un po' di simulazioni. «Se le risorse e il tempo lo permetteranno sarà in Finanziaria», spiegano da Via XX settembre. L'ipotesi alla quale stanno lavorando è quella di uno sgravio fiscale sulla quota rimborsata. Non un rimborso generahzzato - «non ci sono le risorse» - ma sarebbe comunque una misura popolare e un segnale politico. La battaglia sul risparmio tradito è la ragione dello scontro epico nel 2003 di Tremonti con Fazio. Dai bond Giacomelli ai Cirio, da Parmalat alle obbligazioni argentine, non c'è caso sul quale il redivivo superministro non avesse allora chiamato in causa l'omessa vigilanza di Bankitalia. Il premier ieri garantiva che «sulla Finanziaria non si riparte da zero», ma è chiaro che Tremonti vuole mettere la sua impronta all'ultimo importante atto di governo prima delle elezioni. Appena atterrato a Washington ha telefonato ai vertici di Via XX Settembre per spiettellargli un menù di ipotesi. Fra queste il buono-libri per le famighe, un'idea lanciata dall'Udc e sostenuta dal premier: si tratterebbe di finanziare (anche in questo caso secondo modalità tutte da verificare) l'acquisto dei libri scolastici soprattutto a favore delle famighe meno abbienti, Ltìnedì Tremoliti rientrerà, ma nel frattempo il viceministro Vegas non ha mai smesso di lavorare alla manovra. Il tempo a disposizione è pochissimo: entro la mezzanotte del 30 settembre il disegno di legge deve essere depositato in Parlamento. «Sette giorni sono bastati al Padreterno per creare il mondo, basteranno a Tremonti per fare la Finanziaria», scherzava ieri il sottosegretario Vietti. Sarà, ma ieri circolava già l'ipotesi del classico decreto o maxiemendamento da presentare in un secondo momento in aula. Dentro ci potrebbe essere di tutto. Una pattuglia di deputati spinge perché Tremonti avalli il condono Irpef sul 2003 per chiudere il passaggio all'Ire. Il fiscali-sta di An Maurizio Leo^preporrS' un maxl-coricordàtó fiscale per 2003 e 2004 del valore di due-tre miliardi di euro. Resta da capire che ne sarebbe della lotta all'evasione, una voce che nello schema Siniscalco vale più di quattro miliardi. Alcuni, danno per certo che Tremonti confermerà le risorse promesse dal Dpef per la sanità. Ma anche in questo caso tra il dire e il fare ci sono di mezzo le coperture: significherebbe rinunciare ad almeno due miliardi e mezzo. Se c'è la volontà politica, fanno sapere dalla maggioranza, su alcune voci trovare risorse non sarebbe troppo diffìcile. Un esempio? «L'aumento della dotazione del Fondo rotativo sfrondando la voce incentivi alle imprese». An e Udo insistono per l'armonizzazionedelle rendite, ma inupiesto caso Tremonti ha detto più volte di essere contrario pena il rischio-fuga dei capitali. Brutte notizie anche per Scip3: secondo quanto riferiva ieri l'agenzia Agi il Tesoro starebbe valutando l'ipotesi di cancellare la terza tranche di cartolarizzazione degli immobili pubblici. Per rimediare ai tempi stretti, in cantiere un maxiemendamento oim decreto Luca Montezemolo

Luoghi citati: Roma, Washington