Fantasie elettroniche nel tempo

Fantasie elettroniche nel tempo DI RIVOLI Fantasie elettroniche nel tempo Da mercoledì 21 una rassegna storica con 70 video svela al pubblico i tesori della collezione del Museo IL video, come mezzo di espressione creativa, irrompe nella pratica artistica all'inizio degli Anni 60. Attraverso l'uso di una telecamera collegabile ad un monitor, l'artista è in grado di registrare la realtà che lo circonda, ma anche di catturare e interpretare il proprio immaginario. Questo nuovo linguaggio si sviluppa parallelamente all'innovazione tecnologica e si adegua nei decenni successivi all'immagine proiettata, per tradursi in soluzioni ambientali di video installazione, e alla ripresa con la telecamera digitale. La mostra «Dall'occhio elettronico» die il Castello di Rivoli presenta dal 21 settembre al 16 ottobre, ripercorre le fasi principali dell'uso del video nella storia dell'arte, proponendo le opere dei principali protagonisti del periodo storico e degli anni recenti. «L'allestimento non segue un ordine cronologico - spiega la curatrice Marcella Beccaria - ma è stato concepito in modo articolato per illustrare la Varietà dei linguaggi e dei contenuti emersi in quarant'anni di uso del video». La rassegna è l'occasione per aprire al pubblico una parte dell'importante collezione video che il Castello di Rivoli possiede, acquisita negli ultimi tre anni grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. Nella raccolta sono presenti settecento titoli, normalmente consultabili nella videoteca del museo. In concomitanza con l'inaugurazione della mostra, viene pubblicato il catalogo della collezione di video (edizioni Skira), curato da Ida Gianelli e Marcella Beccaria, una vera e propria guida organizzata in schede critiche dedicate agh artisti e alla singole opere e arricchita da un testo di David Ross. Le settanta opere esposte, sono visibili nel Teatro, nella Manica Lunga e in altre sale storiche del museo. Del 1967-68 sono i film in bianco e nero di Bruce Nauman in cui l'artista americano documenta le sue attività svolte nello studio. Egli filma con cinepresa fissa se stesso mentre cammina attorno ad un perimetro quadrato o mentre compie dei passi di danza. L'indagine sul corpo e sul movimento di Nauman ha contribuito ad approfondire la ricerca performativa di quegli anni, influenzando la sperimentazione artistica fino ai giorni nostri. Del decennio successivo sono le opere Bill Viola, uno dei più conosciuti video artisti a livello intemazionale che ha contribuito a rendere popolare quest'espressione anche tra il vasto pubblico. Viola si serve della tecnologia informatica pur rimanendo ancorato alla composizione pittorica tradizionale. Molti altri sono gli artisti di fama intema- zionale come Sadie Benning, John Bock, Candice Breitz, Rebecca Hom, Gordon Matta-Clark, Paul McCarthy, Pippilotti Rist, fino a quelli della generazione più giovane come la californiana Catherine Sullivan. Tra gh italiani oltre a Grazia Toderi e a Monica Bonvicini, è esposto il controverso video di Francesco Vezzoli «Trailer for a Remake of Gore Vidal's Caligula» presente all'ultima edizione della Biennale di Venezia e la proiezione VB52 di Vanessa Beecroft, realizzata per la sua personale tenutasi nel 2003 proprio al Castello di RivoU. Angiola Maria Gili Castello di Rivoli, piazza Mafalda di Savoia, mar/gio 10/17, ven/dom 10/21, ingresso 6,50, ridotto 4,50, info 011/9565220. «VB52», videoproiezione di Vanessa Beecroft Pipilotti Rist, «Pickelporno (Pomopustola)» (1992) Vezzoli: «Trailer for a remake of Gore Vidal's Caligula»

Luoghi citati: Rivoli, San Paolo, Venezia