L'antenato dimezzato

L'antenato dimezzato A VENT'ANNI DALLA SCOMPARSA, DIECI SCRITTORI SI INTERROGANO SULLA SUA EREDITA' ITALO CALVINO L'antenato dimezzato Mirella Serri AVEVA sessantadue anni, icapelh solo Uevemente brizzolati, la figura esile, il sorriso sbarazzino. Italo Calvino aveva passato l'estate del 1985 al tavolino. Invitato a tenere le prestigiose Norton Poetry Lectures presso l'Università di Harvard nel Massachusetts, stendeva i testi delle «Sue msmos for the next millennium». Èra la prima volta che uno scrittore itahano era chiamato a salire in cattedra in questo contesto (prima di lui c'erano stati T. S. Eliot, Igor Stravinsky, Jorge Luis Borges). Poi, come un fulmine a del sereno, l'ictus. Nessun se l'aspettava tranne, forse, lui stesso. Pochu.jno tempo prima, durante una conferenza romana in una saletta buia e poco affollata, parlando di Cesare Pavese e della letteratura del dopoguerra, guarda caso, si era sbagliato. «Dopo la mia... morte» aveva detto, poi si era accorto dell'errore e aveva corretto in «sua». Si riferiva ovviamente a quella dell'autore del Mestiere di vivere. Ma forse Calvino, scomparso nella notte tra il 18 e il 19 settembre dello stesso anno, mentre stava scrivendo di rapidità e di leggerezza già si pensava postumo di se stesso. A vent'anni dalla sua scomparsa, quale libro ricordiamo dunque di questo straordinario Perseo del Novecento, grandissimo autore beve? Quale la sua influenza sugli scrittori più giovani? La parola a dieci romanzieri esponenti della più qualificata (dast generation». Con una sorpresa. L'autore dei Nostri antenati vola ad altezze tali che quasi nessuno osa prenderlo a modello e avventurarsi al suo fianco per carpirne il mestiere. SILVIA BALLESTRA Sugli alberi con il Barone Tutto comincia con un piatto di lumache rifiutato. Simbolo di impensabile disubbidienza da parte del Barone rampante. Che spasso. Avevo 11 anni, vivevo a Grottammare vicino Ascoli Piceno quando mi cimentavo con il racconto in cui aleggiava un'aria di rivolta che mi conquistava. Pensavo a certe liti familiari tutte consumate a tavola e pensavo forse di rifugiarmi anch'io sugli alberi e di guardare il mondo dall'alto. La storia di Cosimo Piovasco di Rondò è indimenticabile, non puoi non ammirarla per l'efficacia stilistica e per le immagini. Però sulla mia scrittura non ha lasciato alcuna traccia. Megho Pier Vitto.rio Tondelli. Mi ritrovo nella linea che va da Carlo Emilio Gadda ad Alberto Arbasino all'autore di Bimini. VALERIA PARRELLA La farfalla Marcovaldo Marcovaldo, che commozione! Il paesaggio urbano raccontato da Calvino è come una morsa che non ti lascia spazio e ti attanagha. I suoi personaggi sono come farfalle darwiniane, si adattano all'ambiente tollerandone le peggiori mutazioni. Credo che avemelette le opere da adolescente mi abbia molto condizionato. Non è stato uno dei miei autori di riferimento. Al primo posto metterei Pavese. TIZIANO SCARPA Medardo, adorabile Adorabili quelle due metà di Medardo in conflitto perenne nel Visconte dimezzato. E' l'ineluttabilità del destino bellico che mette in scena, un modo di raccontare la guerra e di rappresentarla con sublime ferocia. E' tanto straordinario nel suo linguaggio che mi sono divertito a cercare di cambiarne gh accenti. E' uno scrittore sessuofobico che ostenta indifferenza e neutralità nei confronti del sesso. Così ho preso una sua pagina in cui discetta con eleganza dell'erotismo di antiche stampe del paese del Sol levante. L'ho inserita nella mia opera Occhi sulla graticola. Il risultato di questo intarsio è stato di rendere Calvino partecipe di una dotta disquisizione sulla rappresentazione dei genitali nei manga giapponesi. Un effetto straniante. ANTONIO SCURATI Lezioni sopravvalutate Non mi piace. Ha avuto un'influenza nefasta sulla cultura italiana. Le Lezioni americane sono uno dei libri più sopravvalutati degh ultimi decenni. Lo si contrabbanda per un distillato di altissimo livello intellettuale. Invece non mancano assunti anche molto banali. La lezione sulla leggerezza, fraintesa dai suoi epìgoni, ha dato vita a un culto quasi religioso, un «calvinismo» dove dietro l'apparenza dell' ascetismo letterario sembra affermarsi uno pseudo rigo rismo della parola scrìtta. Un /a^altro mostro sacro celebrato l^fein nome dì questi valori è /SraTondelh. Il tondellismo è t^Zuna variante minore del cai- '*''''»~?vinismo. Coerente con que- feSS^ste premesse prediligo Cai- t&rSSj&vino quando punta alla i&àeftSparola «grave», pesante, ^^fr?^quando guarda al sublime e non al bello inessenziale. U sentiero dei nidi di ragno è il mio romanzo prediletto. Calvino nella stupenda prefazione al Sentiero dice che il primo libro sarebbe megho non averlo mai scritto. Ancora una volta lo contraddico. ISABELLA SANTACROCE lo, nel nidi di ragno La storia di Pin, protagonista del Sentiero dei nidi di ragno che ruba la pistola a un soldato tedesco è esemplare. Mancino, il Dritto che legge il Conte di Mmtecristo, Zena il lungo che, tra una smitraghata e un agguato, giocano a cavallina con il cuciniere sono una brigata eccezionale. Da ragazzina era questo per me il vero racconto di avventura. Non ha mai contato nella mia formazione dì scrittrice. Megho Giacomo Leopardi. PAOLA MASTROCOLA Mirabile la leggerezza Le Lezioni americane sono uno esempio di mirabile letteratura. Il saggio sulla leggerezza è la mia Bibbia: Ariosto o Stendhal sono affrontati in termini per nulla accademici o scolastici. L'ombra del suo stile però non si allunga sulla mìa pagina. Natalia Ginzburg è insuperabile. Cerco di seguirne ì ritmi e la spietata efficacia. VANESSAAMBROSECCHIO Ma il mio Italo è Svevo Da bambina mi identificavo con Fin de II sentiero dei nidi di ragno. Amo le imperfezioni e gli eccessi delle opere prime e questa dì Calvino trabocca dì tutta la sua ricchezza espressiva. E' carica di energie in cerca dì un successivo equilìbrio. E' un maestro ma non ripercorro la sua stessa strada. In debito mi sento con Pavese e con un altro Italo. Svevo, s'intende. EDOARDO NESI Non si può imparare niente Quanta libertà dì scrittura nel Barone rampante. E che capacità dì innovazione. Lo sta leggendo mìo figlio dì dieci anni. Sì diverte. Questa abilità nel coinvolgere lettori molto diversi a vari livelli è il segno del capolavoro. Calvino è come Kafka. Uno scrittore da cui non sì può imparare niente. Il segreto della sua letteratura è di sua proprietà esclusiva. ELENA STANCANELLI La poetica dei fumetti Ne «L'origine degh uccelli» in Ti con zero sì afferma ima meravighosa poetica del narrare con i fumetti. Per me questo racconto è l'espressione massima di una cosmogonìa fantastica. In questo campo Calvino è superiore a qualsiasi altro scrittore. Esperimenti fallimentari sono invece Se una notte d'inverno un viaggiatore e Le città invisibili. Meri esercizi di scrittura che non arricchiscono nessuno. ALDO NOVE L'abbecedario americano Il sentiero dei nidi di ragno è stata la lettura dei miei 19 anni. Poi sono entrato in conflitto con il mito di Calvino. Andavo avanti, pagina dopo pagina, leggendo in contemporanea con Fenoglio che preferivo di gran lunga. Passato ai libri successivi lo trovavo sempre troppo algido e distante. Oggi faccio mea culpa di un giudizio sommario e sicuramente lapidario. Però mi autoassolvo: a volte essere faziosi aiuta a scrivere e a sopravvivere. Vorrei rileggerlo e cominciare dalla fine: da quello splendido abbecedario di stile essenziale che sono le Lezioni americane. A prevalere è soprattutto la stagione della Resistenza e della triologia fantastica insieme a una speciale attenzione per le «Lezioni americane» ^yl Z 1 Ì ha mai contato nella mia formae dì scrittrice. Megho Giacomo ardi. A MASTROCOLA abile la leggerezza ezioni americane sono uno mpio di mirabile letteratura. Il o sulla leggerezza è la mia BibAriosto o Stendhal sono affronta termini per nulla accademici o stici. L'ombra del suo stile però si allunga sulla mìa pagina. Natainzburg è insuperabile. Cerco di irne ì ritmi e la spietata efficacia. ESSAAMBROSECCHIO l mio Italo è Svevo bambina mi identificavo con Fin de II sentiero dei nidi di ragno. Amo le imperfezioni e gli eccessi delle opere prime e questa dì Calvino trabocca dì tutta la sua ricchezza espressiva. E' carica di energie in cerca dì un successivo equilìbrio. E' un maestro ma non ripercorro la sua stessa strada. In debito mi sento con Pavese e con un altro Italo. Svevo, s'intende. EDOARDO NESI Non si può imparare niente Quanta libertà dì scrittura nel Barone rampante. E che capacità dì innovazione. Lo sta leggendo mìo figlio dì dieci anni. Sì diverte. Questa abilità nel coinvolgere notte d'inverno un viaggiatore e Le città invisibili. Meri esercizi di scrittura che non arricchiscono nessuno. ALDO NOVE L'abbecedario americano Il sentiero dei nidi di ragno è stata la lettura dei miei 19 anni. Poi sono entrato in conflitto con il mito di Calvino. Andavo avanti, pagina dopo pagina, leggendo in contemporanea con Fenoglio che preferivo di gran lunga. Passato ai libri successivi lo trovavo sempre troppo algido e distante. Oggi faccio mea culpa di un giudizio sommario e sicuramente lapidario. Però mi autoassolvo: a volte essere faziosi aiuta a scrivere e a sopravvivere. Vorrei rileggerlo e cominciare dalla fine: da quello splendido abbecedario di stile essenziale che sono le Lezioni americane. prevalere è soprattutto stagione della Resistenza ella triologia fantastica eme a una speciale attenzione r le «Lezioni americane»

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Grottammare, Massachusetts