Cdu-Spd, pari e patta Schroeder: governo io
Cdu-Spd, pari e patta Schroeder: governo io GERMANIA I DUE GRANDI PARTITI AL FOTOFINISH E DALLE URNE NON ESCE UNA MAGGIORANZA Cdu-Spd, pari e patta Schroeder: governo io BERLINO L'uno per cento, decimale più, decimale meno. Tale è il distacco minimo - tra destra e sinistra, tra l'Unione Cdu-Csu di Angela Merkel e l'Spd del cancelliere Gerhard Schroeder, al governo del Paese da otto anni: 35,30Zo contro 34,3. Un soffio. Dunque risultato a sorpresa perché tutti i sondaggi davano la Merkel sicura vincitrice. Invece l'ex «ragazza» dell'Est, pur avendo vinto le elezioni, è paradossalmente la grande sconfitta della giornata elettorale. Ha cambiato sarto e coiffeur, ma evidentemente non ha convinto i tedeschi. E così il cancelliere Schroeder, vecchio navigatore della politica, strenuo combattente da comizio, è risorto nel rush finale. E ieri sera, appena conosciuti i risultati, ha affermato spavaldo: «Continuerò a governare io». In realtà i veri vincitori sono due e minori. Guido Westerwelle, leader del Fdp, il piccolo partito liberale, che ha realizzato una vera performance sfiorando il 100Zo dei voti. E il transfuga socialdemocratico Oskar Lafontaine, l'ex ministro di Schroeder che l'aveva abbandonato dà sinistra, in aperto dissenso con la svolta «riformatrice» del governo rosso-verde. Alleato con gli ex comunisti dell'Est di Gregor Gysi, Lafontaine è arrivato all'8,6% conquistando il Bundestag e sconvolgendo la geografia della sinistra. Il risultato di tutto questo è che nessuna maggioranza tradizionale è possibile. Non ha abbastanza seggi la coahzione della signora Merkel (Cdu-Csu più liberali); e nemmeno la coaliz one di governo del Bundeskanzler Schroeder (Spd più Verdi, che sono all'8, l07o). Apparentemente la Germania che esce dalle urne è dunque ingovernabile, l'ammiratissimo sistema politico tedesco ha prodotto un risultato rovesciato rispetto alle attese. Al momento l'unica via per evitare nuove elezioni è quella della fantasia politica e istituzionale. La «Grosse KoaUtion», quella che in Italia si chiamerebbe solidarietà nazionale e cioè destra e sinistra insieme, Cdu-Csu con Spd e Verdi, Angela Merkel con Gerhard Schroeder. I due grandi avversari insieme al governo. Possibile? Angela Merkel, dopo un orgoglioso «abbiamo vinto», doppiato da un «abbiamo mandato a casa i rosso-verdi», ha più prudentemente precisato che avrebbe «dialogato con tutti», come se volesse far capire di essere pronta ad aprire il campo all'ipotesi della «Grosse Koalition». Ma Gerhard Schroeder, accolto come un trionfatore nella sede dell'Spd di Berlino ha escluso di partecipare a un governo guidato dalla Merkel. Non però alla grande coalizione, guidata da lui stesso: «Perché no?», ha riposto alla domanda diretta che gli è stata fatta la sera in tv. Schroeder è comparso tra i suoi appena un'ora e mezzo dalla pubblicazione dei primi exit poli. Era vestito di grigio scuro, camicia bianca e cravatta, la stessa indossata il giorno del duello con la sua sfidante il 4 settembre scorso. È salito con le braccia alzate sul podio: «Sono fiero della gente di questo Paese, perché nonostante il complotto ordito dai media, nonostante la manipolazione mediatica dell'andamento del consenso dei cittadini tedeschi, lo spirito democratico che la Germania possiede ha resistito. La grandiosa sconfitta della candidata dell'Unione ne è la dimostrazione. Dopo tanta arroganza, con questi risultati elettorali disastrosi è impensabile che possa governare questo Paese. Auspico un governo stabile da me guidato per i prossimi 4 anni». Se la strada della «Grosse Koalition» è comunque difficile, ci sarebbero altre soluzioni. La sinistra unita (Spd, Verdi e il partito di Lafontaine) che avrebbero abbastanza seggi. Ma l'ex ministro, che ha chiamato Fausto Bertinotti per l'ultimo comizio prima del voto, ha già detto no. Un'altra ipotesi è il governo «semaforo» e cioè Spd, Verdi e i «giaUi» liberali. Ma .in questo caso è stato Westerwelle ad anticipare il suo no, piuttosto logico avendo fatto campagna elettorale con la Merkel. Ancora più remota l'eventualità che i Verdi tradiscano Schroeder e si aggiungano a f.Ierkel e liberali in un inedito governo nero-giallo-verde, che pure funziona in alcuni comuni. [e. st.j I numeri L'Unione di destra sopra i socialdemocratici di qualche decimo di punto. Si parla di «Grosse Koalition» La politica Il cancelliere si candida per succedere a se stesso. Ma i comunisti non entreranno in un esecutivo rosso-verde segg Vertraueim IN Deutschland. ■..- v. : ..:.-.-.-.-. ^ .,.--...;,v. . .. À La reazione di trionfo dei cancelliere Gerhard Schroeder dopo l'annuncio dei primi risultati elettorali
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