Due mannaie alzate su 37 articoli

Due mannaie alzate su 37 articoli IL DOCUMENTO DOVf^A' AFFRONTARE PRIMA LA TRATTATIVA NELLA MAGGIORANZA E POI IL PARLAMENTO PREOCCUPATO DALLE ELEZIONI Due mannaie alzate su 37 articoli ROMA C'è da chiedersi quanti dei 37 articoli della bozza di Finanziaria per il 2006 messa a punto da Domenico Siniscalco saranno salvati dalle due mannaie che l'attendono. Prima la trattativa all'interno della maggioranza, poi l'assalto alla diligenza di un Parlamento sempre più preoccupato dall'esito delle politiche di primavera. Siniscalco, ligio all'ordine (da lui non del tutto condiviso) dell'asse Lega-Forza Itaha di non introdurre nessun tipo di nuova tassa, ha proposto ima manovra che così com'è rischia di non passare per la dura legge della Finanziaria pre-elèttorale. Non è un caso che il più importante dei capitoh, «disposizioni in materia di entrate», non apparisse fra i due faldoni. Ma anche scorrendo ciò che è pubblico, c'è già abbastanza per mettere insieme un libro delle curiosità. Di tutte le ipotesi ieri confermate e smentite dalla solita valanga di agenzie di stampa c'è n'è una che sembra confermata: il tagho del IO1}*) degli stipendi dei parlamentari previsto dall'articolo 31. Proposta decisamente poco incisiva sul fronte dei risparmi (nel mare magnani del bilancio pubblico sono briciole), è però assai popolare. Le catene di Sant'Antonio a favore di una petizione popolare contro gh stipendi di deputati e senatori sono un tormentone della rete. L'articolo (il 31 dell'ultima bozza) lo prevede ancora, anche se solo in corsivo. C'è ma l'inciso è pronto per essere discusso o cancellato. Non appena sono iniziati gli incontri con i partiti una delle prime smentite riguardava proprio questa misura: segno che la pohticanonavevagradito.il suo destino sembra comunque segnato: se anche passerà Tesa- me del governo è difficile im- maginare che l'articolo venga votato dai deputati. I quali hanno dalla loro anche qualche appiglio giuridico. Formalmen- te la Finanziaria, in quanto legge dello Stato, lo potrebbe varare. Ma per tradizione gli aumenti sono sempre stati va- rati dal collegio dei Questori (i «direttori generali» della Came- ra e del Senato) e mai per legge, C'è poi un altro appiglio giuridico: l'indennità dei parla- mentali è legata a quella del presidenti di Cassazione. Quan- do aumenta l'una, l'altra la segue. Per questo il consigliere di Palazzo Chigi Renato Brunet- ta ha già scavalcato Siniscalco e trovato la via d'uscita : ribas- sare del WHi gli stipendi di tutte le alte cariche dello Sta- to: magistrati, vertici delle Au- thority, manager pubblici «che con le stock option guadagna- no ben di più di un deputato», dice uno dei peones di Monteci- torio sotto strettissimo anOni- mato pronto a presentare un emendamento. Nella bozza di Finanziaria trovano comunque posto tagh ben più utili per le casse dello Stato di quelli alle indennità parlamentari. Anzitutto la sforbiciata, prevista agli arti- coli 3 e 4, per le spese inutili dei ministeri: del 30'^ per i cosiddetti «consumi intenne- di» e per gli investimenti non obbligatori dei ministeri. Tagli che salgono al 50cZo per le consulenze esterne e le spese per le auto blu che infestano il centro di Roma. Ma non potevano mancare le eccezioni: dai tagh ai consu- mi intermedi sono esclusi enti di ricerca e università, méntre le riduzioni su consulenze e auto blu non riguardano (chis- sa perché) Regioni, enti locali e gli enti del servizio sanitàrio nazionale. Non ci sarà nessuna revisione dei meccanismi Con- sip (la centrale degli acquisti della pubblica amministrazio- ne) ma l'articolo sette prevede comunque che ogni sei mesi venga inviato un resoconto al Tesoro degli acquisti effettuati fuori dalle procedure. Nei meandri della Finanzia- ria ci sono anche norme ra- schia-barile come l'articolo cin- que, che mette a disposizione 1,6 miliardi giacenti su conti di tesorerìa non movimentati neh' ultimo anno e l'articolo 10, che acquisisce le liquidazioni nelle disponibilità dei (pochi) enti inutili disciolti. Per la terza volta in pochi anni all'articolo sei della Finan- ziaria toma l'ipotesi di polizza assicurativa obbligatoria sugli immobili contro le catastrofi naturali. Infine le novità che potreb- bero arrivare per gh amanti del gioco, una voce che vale più di sette miliardi di entrate l'anno, Secondo quanto anticipa Agi- cos, l'agenzia di informazione sui giochi a pronostico, dovreb- bero arrivare direttamente in ricevitoria le scommesse ippi- che su vincente e piazzato. Nel Totocalcio potrebbero scomparire i cosiddetti «premi di partecipazione», il Jackpot dovrebbe confluire solo nel premio di prima categorìa. Per il Totogol potrebbe infine ani- vare un'ulteriore categoria di vincita. [a. ha.] Sulla via del tramonto l'ipotesi dei tagli alle indennità di senatori e deputati ^ i ministeri previste sforbiciate del 30o7o su consumi e investimenti non obbligatori Risparmi fino al 50oZo nelle spese ^ |e auto b|u ^ consu|enze esterne Torna il progetto per aprire nuovi casinò Si ripropone l'assicurazione obbligatoria sugli immobili contro le catastrofi naturali Revisione in vista per le vincite al Totocalcio Bl SV. Kg H^^B mam Wtv ^jj ^ -P^S B^fl g^MIÉL-:. A ^H ? n B^ ^BSEfcBtfo |a B[|B|j JB -M |1 IPPs^S^wSSS -A |Ì MMrii ^jMjjjSik ^A p| ÌB B| P^ ^Mlii A H Hr^ J^s, ' B B W , ^jP^ZI^I BL n l Z^^à Hk B Bn ^L ,^ ~ ^'v* ' B H HB KB BSHÉ::':*~"'"' BBBBHBBBHBnHBBB BHuABHBBBBBBBBBR^IE' : in II ministro del Tesoro Domenico Siniscalco

Persone citate: Came, Domenico Siniscalco, Quan, Renato Brunet, Siniscalco

Luoghi citati: Roma