Olanda, rapita la figlia del re della chimica di Enrico Singer

Olanda, rapita la figlia del re della chimica LE DUE PISTE GLI INVESTIGATORI INDAGANO SU CRIMINALITÀ COMUNE E TERRORISMO, GIGANTESCA CACCIA ALL'UOMO SCATTATA IN TUTTO IL PAESE Olanda, rapita la figlia del re della chimica E' Claudia Melchers? il padre fornì a Saddam i componenti per i gas che sterminarono i curdi Enrico Singer corrispondente da BRUXELLES Sono entrati con le armi in pugno nella sua casa di Amsterdam e l'hanno portata via. Un suo amico è stato legato e imbavagliato. Due bambini che erano al piano di sopra sono stati ignorati, per fortuna, e hanno dato l'allarme. Claudia Melchers, 37 anni, una delle donne più ricche d'Olanda, figlia del miliardario Hans Melchers che è direttore e grande azionista dell'industria chimica «Melchemie», è stata rapita cosi in uno dei quartieri più esclusivi della città. La polizia ha avviato una gigantesca operazione di ricerca in tutto il Paese. Ancora senza una traccia precisa, perché i sequestratori per il momento non si sono fatti vivi. Ma con un sospetto che aumenta l'allarme: il rapimento potrebbe essere anche l'azione di un gruppo di terroristi islamici perché la «Melchemie Holland BV», nel 1985, aveva venduto illegalmente all'Iraq di Saddam Hussein i componenti per fabbricare il gas-mostarda. Per quella storia la società era finita anche in tribunale ed era stata condannata nel 1987. Un anno dopo, proprio con il micidiale gas-mostarda, nella città di Halabja furono massa¬ crati quattromila curdi. Un massacro che è uno dei crimini più atroci imputati al regime di Saddam e che fu eseguito sotto la guida di «Ali il chimico», come era soprannominato il responsabile di tutto l'arsenale iracheno delle armi a base di gas. Un'indagine dell'Onu accertò che gran parte dei compo- nenti usati per fabbricare quegli ordigni venivano dall'Olanda: dalla Melchemie, una delle principali aziende del settore, che ha i suoi stabilimenti e il suo stato maggiore nella cittadina di Amheim. Tra l'altro, per quelle forniture illegali l'Iraq era già sotto embargo - la Melchemie non fu mai pagata da Baghdad e ottenne un risarcimento parziale dall'ente governativo olandese che tutela il commercio estero. Uno scandalo nello scandalo. Ma tutta questa intricata vicenda di forniture vietate al regime di Saddam che riemer¬ ge dal passato potrebbe anche non avere alcun collegamento con il rapimento di Claudia. Per quanto ne sa finora - e, soprattutto, per quanto ne dice - la polizia olandese, tutte le ipotesi sono possibili. A partire da quella di un sequestro messo in atto da delinquenti comuni. Ma la coincidenza, certo, è strana e inquieta gli olandesi. Tanto più che di rapimenti in questo Paese ce ne sono stati pochissimi. Bisogna tornare indietro al 1977 per ritrovare le azioni dei gruppi dei nazionalisti sudmolucchesi che sequestrarono un treno e i ragazzi di una scuola. Ed anche sul fronte della malavita comune una vera industria dei rapimenti non c'è mai stata: tre soli casi negli ultimi venti anni. Ma dal maggio del 2002, quando fu assassinato in strada il leader populista Pym Fortuyn, l'Olanda sembra precipitata in un vero tunnel di violenza. L'uccisione del regista Theo van Gogh, nel novembre del 2004, da parte di un terrorista islamico di origine marocchina - che è stato condannato all'ergastolo appena due mesi fa - ha svelato l'esistenza nel Paese di una pericolosa rete di terroristi che non è stata ancora del tutto individuata e smantellata. Ci sono stati molti arresti tra i presunti membri di quello che è chiamato il «gruppo Hofstad» dal quartiere di Amster¬ dam in cui aveva una delle sue centrali. Ma altre ramificazioni sarebbero ancora attive e il rapimento di Claudia Melchers potrebbe anche essere opera oro. Magari per rifinanziare in questo modo l'attività terroristica dopo che i colpi messi a segno dalla polizia hanno tagliato buona parte dei collegamenti e delle vie attraverso le quali arrivavano i soldi al gruppo. Sono ipotesi, comunque. Perché la famiglia tace e la polizia è avarissima di notizie. Quello che si sa è che gli uomini armati - otto sembra hanno agito lunedì sera entrando nella casa di Claudia Melchers nell'elegante Jan van Eijkstraat. La polizia non ha nemmeno voluto confermare se i due bambini che hanno liberato l'amico di Claudia fossero i suoi figli. Un mistero anche sul perché l'allarme alle autorità è stato dato soltanto ieri. Forse il ritardo nella denuncia del rapimento si può spiegare con la speranza della famiglia Melchers - che è al trentaseiesimo posto nella classifica delle più ricche d'Olanda - di chiudere in fretta la partita con i rapitori. Ma se questa era la speranza è andata delusa. Adesso tutta l'Olanda è col fiato sospeso e si augura, almeno, che l'ipotesi del sequestro opera di un gruppo terrorista sia soltanto fantapolitica. Per quelle forniture illegali l'azienda non fu mai pagata e ottenne un rimborso dallo Stato olandese il commando dei rapitori ha fatto irruzione nella casa nel pieno centro di Amsterdam Claudia Melchers, 37 anni