Sono crazy queste bottiglie da bar di Mauro Saroglia

Sono crazy queste bottiglie da bar MOSTRA A Sono crazy queste bottiglie da bar Dal 3 settembre si apre la grande rassegna della ceramica Il «focus» sul design degli Anni 50 e sul e creazioni in rame ENZO Biffi Gentili, direttore artistico della Mostra della Ceramica, prosegue nel solco tracciato lo scorso anno: la rassegna castellamontese giunge alla45a edizione, a dispetto delle vicissitudini patite in tempi recenti, e trova la propria giusta dimensione all'interno del Palazzo dei Conti Botton, futura sede del Museo dell'arte ceramica. La manifestazione, a ingresso libero, si svolgerà tra sabato 3 settembre e la fine di ottobre. Nella giornata inaugurale, sabato 3 alle 16 al Teatro «Piero Martinetti» di via Educ, si ha l'importante prologo costituito dalle riunione del Consigho direttivo dell'Associazione Italiana Città della Ceramica; alle 18, poi, vengono proclamati i vincitori della seconda edizione del Premio intemazionale «Terra di Piemonte». Il premio vede quest'anno l'attribuzione di quattro riconoscimenti: tre ex aequo per la sezione Arte Ceramica - a Claire Bogino, ceramista a Parigi, e poi a Grignan in Provenza; a Clara Garesio, già docente in vari istituti d'arte italiani; a Michel Ribero di Vallauris, di origini cuneesi, che ha fondato e dirige un Musée de la Potorie -; imo per la sezione Arte Tessile e Architettura - Federica Tondato, che ha aperto a New York lo studio Fedora Design, e che sarà premiata il 12 novembre a Torino. Infine alle 19, a Palazzo Botton, l'inaugurazione ufficiale della 45a Mostra della Ceramica, della 2a Mostra delle Arti Applicale «Oltre la Ceramica» (quest'anno dedicata al rame), dell'allestimento «The Crazy Bar: Alta gradazione» e della rassegna «Bottega aperta», in parte ospitata nei rinnovati spazi della ex Manifattura Pagliaro di frazione Spineto: proprio in quella sede, domenica 4 alle 11, avrà luogo l'incontro «Artisti-Artigiani a confronto: Castellamonte-Vallauris». Palazzo Botton - aperto in settembre dal martedì alla domenica, tra le IO e le 19, con prolungamento fino alle 21 il sabato; in ottobre dalle IO alle 19 il sabato e la domenica - della rassegna, ha visto vn riallestimento tematico delle sale del primo piano, con diverse integrazioni temporanee. ; La Sala Littoria, così denominata per la presenza di due notevoli stufe fascista-razionaliste, accoglie un'opera futurista di rilievo, il «Profilo continuo del Duce del 1933» di Renato Bertelli, insiemea quelle di alcuni suoi attuali epigoni; nella Sala dei Busti si affianca al busto ottocentesco della Regina Margherita un capolavoro come l'Eliza-Bette di Paolo Schmidlin; la Sala delle terres melées presenta piatti e piastrelle di artisti francesi e finlandesi; anfore, brocche e bottiglie occhieggiano dalla Sala del Tesoro, i lavori di Alfredo Billette e Clara Garesio sono nella Sala degli Anni 50; la Sala della ceramica fiabesca esibisce le maioliche del faentino Danilo Melandri; la Sala dei piatti da pompa accoghe piatti di Maurice Boiron, presidente dell'Associazione di Vallauris, e di Carlo Zauli; infine, la Sala della ceramica sacra è arricchita da una tavola in maiohea ottocentesca della Manifattura Ginori. Dallo scorso anno la Mostra della Ceramica è diventata anche Mostra di Arti Apphcate, con riferimento alle discipline storicamente praticate nel Canavese: nel 2005 l'attenzione è puntata sul rame, con la presentazione dei gioielli di Francisco Rebajes, attivo a New York negli Anni 50, da piatti itahani della stessa epoca, dai lavori attuali della torinese Daniela Boni e dell'architetto fiorentino Andrea Ponsi. Tra le maggiori curiosità della Mostra 2005 c'è la sezione «The Crazy Bar - Alta gradazione», con la quale Biffi Gentili ha inteso ribadire l'importanza del design italiano degli Anni 50: il visitatore potrà ammirare, tra luci psichedeliche e tintinnii di flipper, un ricco allestimento di bottiglie da liquore in ceramica degli Anni 50 e 60, dalle forme più fantasiose, divenute ricercati oggetti da collezionismo. In questo campo si sono espressi anche artisti castellamontesi, tra cui Sandra Baruzzi con le sue «Bottiglie in perizoma». Parhamo infine di «Bottega aperta», occasione di scambio tra Associazione Artisti della Ceramica di Casteliamonte e Association Vallauris Golfe-Juan Exposition Création Artistique Artisanale: nell'intento di valorizzare i giovani talenti. Palazzo Botton e la ex Manifattura Pagherò ospitano le opere di queste nuove leve dell'arte ceramica; nel 2006 saranno i francesi ad accogliere artigiani e studenti dell'Istituto d'arte di Casteliamonte. Mauro Saroglia Marmaca, «Bottiglie In serie variabile» degli Anni 50 Opere di Karim Rashid dal titolo «Ego Vase» in vetro colorato Francisco Rebajes, detto Uncle Frank, «Bracciali in rame», Anni 50-60

Luoghi citati: New York, Parigi, Piemonte, Provenza, Torino