Ricucci all'attacco Torna in Capitalia e sale nella Bpi di Francesco Spini

Ricucci all'attacco Torna in Capitalia e sale nella Bpi FINANZA L'IMMOBILIARISTA E CALTAGIRONE LASCIANO IL CONSIGLIO DELLA BNL Ricucci all'attacco Torna in Capitalia e sale nella Bpi Stabile in Rcs sopra il 20^ ed entra in Mps Francesco Spini MILANO Rieccolo, Stefano Ricucci. L'immobiliarista romano, protagonista di un'estate di intercettazioni, congelato nelle sue quote Antonveneta e indagato dalla magistratura sulle manovre in Rcs toma e rilancia. Resta in via Rizzoli, sale in Bpi, certo. Ma soprattutto, toma al suo «primo amore» bancario: fa sapere di avere nuovamente in mano l'I,96896 di Capitalia, dopo l'addio consumato alla fine del 2003. Nel frattempo, anticipato di poche ore da Caltagirone, dice addio al consiglio di amministrazione di Bnl e approfitta per fare il punto delle sue partecipazioni. Sul fronte «caldo», quello Rcs, per cui il patron di Magiste è indagato a Roma per aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza, conferma che allo stato si tiene stretto il suo 20,92407o di via Rizzoli e che «le decisioni in ordine a detta propria partecipazione saranno valutate, come sempre, esclusivamente in coerenza con le strategie aziendali». Segnala altre due salite. La prima riguarda Banca popolare itahana, con cui condivide il congelamento delle azioni Antonveneta. A Gianpiero Fiorani, Ricucci aveva promesso l'adesione all'aumento di capitale. Fatto: dal 2,428DZo, il ninnerò imo di Magiste (sospeso dalle cariche societarie dalla magistratura milanese) è salito al 4,416%. Poca roba, invece, l'investimento che ha annunciato ai Monte dei Paschi di Siena. Qui Ricucci è titolare dello 0,34407o, operazione che profuma di trading più che di una scelta «industriale». Tanto più dopo la fiammata del titolo senese consumata a luglio. E' questa la rentrée di Ricucci sulla scena finanziaria. Il punto più fragoroso è il rinnovato interesse per Capitalia. La sua prima volta fu nell'ottobre 2002 quando, dopo aver comprato il 2,09 (che sarebbe lievitato al 3,60/*)), non fu accolto esattamente con il tappeto rosso da Cesare Geronzi: «Ricucci chi?», chiese stizzito il presidente della banca romana ai cronisti che lo interpellavano sul nuovo socio. La liquidazione all'investimento, arriverà un anno dopo, nel dicembre 2003, assicurando a Ricucci circa 48 milioni di plusvalenza. Ieri ad accogliere il socio Ricucci non c'era Geronzi, ma l'amministratore delegato Matteo Arpe, freddo nel dare il bentomato a Ricucci. Arpe precisa l'assenza di ogni accordo con l'immobiliarista: «Si tratta di acquisti fatti sul mercato». Inoltre spiega che «Il management non sceglie gli azionisti ma solo i clienti. La Magiste non è nostra cliente». Punto. Secondo qualcuno gli acquisti di Ricucci risalirebbero a luglio, quando si registrò anche la ricca plusvalenza (210 milioni) portata a casa dall'immobiliarista che aveva venduto il suo 4,907o di Bnl agli alleati di Unipol, a 2,70 euro per azione. Ma indiscrezioni ieri sottolineavano come Ricucci sia già in cerca di compratori, per disfarsi della partecipazione romana una seconda volta. Si vedrà. Intanto ieri il titolo della banca capitolina - della cui semestrale, che verrà approvata giovedì dal Cda, Arpe si è detto «soddisfatto» - ha chiuso in deciso rialzo: 4-l,1907o, a4,60euro. Intanto Ricucci non sembra per ora avere intenzione di mollare la partita Rcs. Fa sapere di avere tuttora in mano il 20,907o di via Rizzoli e, nella nota, rispedisce al mittente tutte le ipotesi su una vendita della quota in particolare a componenti del patto di sindacato. Ma mentre l'immobiliarista resta azzoppato nella partita dalle indagini giudiziarie, i grandi soci, in seguito alla salita di Diego Della Valle, blindano ormai il GO^1}*» del capitale, con potenzialità (attraverso opzioni in mano a Pirelli e Banca Intesa) di mettere al sicuro più del 6107o di Rcs. Nel frattempo c'è attesa per la vendita dell' 107o in mano a Gemina: sul punto si discuterà nella riunione del patto prevista per il 14 settembre. Ieri, dopo giornate di discesa continua, il titolo editoriale ha rialzato la testa, salendo dell'l,4507o e fermandosi a quota 5,51 euro. Su Bnl invece si registrano due uscite. Nel pomeriggio, Francesco Gaetano Caltagirone, fuori dall'azionariato dal luglio scorso, ha comunicato le sue dimissioni «irrevocabili» e «con effetto immediato» dal Cda di via Veneto, alla vigilia della riunione sulla semestrale prevista per venerdì. Sulla sua scia anche Ricucci, che in serata ha annunciato una decisione analoga. .IL TESORO DELL'IMMOBILIARISTA Controlla in Italia The Stefano Ricucci Trust (Isole Guemsey) controlla" ll1000Zo di Magiste International Sa (Lussemburgo) I Magiste -:~ lw 1 Holding ; T fi Magiste ' SPW Magiste^Kg»|l||' 4 ZZ: 4Si Ift&M Real ^l3l3<-«lL ■; ^V ^m^Estatfe m 1 \Wk *\£ ' - ^S 1 Magiste Re ...rProperty Magiste Re Sgr ,. Movie Prodiictions Rcs MediaGroup Capitalia Motirte'dei Paschi di Siena 4,99 J^j tonveneta (attualmente sotto sequestro) Banca popolare italiana

Luoghi citati: Caltagirone, Italia, Lussemburgo, Milano, Roma, Siena