Scalata Rcs, altri raider nel mirino dei pm di Francesco Grignetti

Scalata Rcs, altri raider nel mirino dei pm INCHIESTA A ROMA I LEGALI DELL'IMMOBILIARISTA IN PROCURA. L'ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI RISALE A QUALCHE GIORNO FA Scalata Rcs, altri raider nel mirino dei pm A Palazzo di Giustizia bocche cucite. Ricucci avrebbe agito in concorso con ignoti. E titolo scende in Borsa Francesco Grignetti ROMA L'immobiharista Stefano Ricucci è indagato non da ieri, nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata alla Rcs. I magistrati della procura di Roma 1 avrebbero iscritto al registro degli indagati già da qualche tempo. E non è solo, anche se per il momento agli atti c'è un generico «concorso con ignoti». Le indagini intanto procedono. I reati ipotizzati a Roma sono aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza. Ieri mattina, di buon'ora, i legali di Ricucci si sono presentati in Procura: andavano a chiedere informazioni su quanto s'era letto sui giornali. Hanno presentato un'istanza prevista dal codice di procedura penale e hanno così avuto in risposta («visto che non sono atti segretati») la certezza ufficiale dell'iscrizione dell'imprenditore al registro degli indagati. Ricucci rischia dunque di pagar cara un'inchiesta partita in sordina, nel giugno scorso, quando l'immobiliarista già aveva raggiunto un buon successo (aveva appena tagliato il traguardo del 150Zo di azioni possedute) nella sua scalata azionaria alla società editrice del «Corriere della Sera». Tutto era nato il 31 maggio da un esposto dell'associazione di consumatori «Adusbef» che in quei giorni martellava gli uffici giudiziari di denunce. Già in quelle carte si ipotizzava un aggiotaggio, quantomeno informativo, ossia un gioco di dichiarazioni-accpiisti-dichiarazioni che aveva il solo scopo di far crescere il valore delle azioni. Sarebbe stato evidente, secondo l'associazione denunciente, che tutte le dichiarazioni apparse sulla stampa fossero «dirette ad incidere artificiosamente sull'andamento dei mercati mobiliari che, come è noto, sono molto sensibili ad affermazioni di questo tipo». Attorno al 20 luglio, quando ormai la corsa di Ricucci era in affanno (cinque giorni prima aveva annunciato di essere sceso al 180Zo) l'inchiesta era stata formalizzata, ma era ancora allo stato iniziale di «atti relativi». Ovvero senza indagati. Da allora, i magistrati romani hanno lavorato silenziosamente, ricostruendo con minuzia, documento dopo documento, tutta la storia - pubblica e non - di questa scalata. E ora si scopre che i reati ipotizzati da Adusbef in parte hanno trovato conferme dall'inchiesta. Gli in- quirenti, insomma, si sarebbero concentrati su alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa da Ricucci tra l'aprile e il luglio, studiandone le ripercussioni sul mercato e confrontandole con le successive azioni in Borsa dell'immobiliarista. Il presunto aggiotaggio, in questa veste, sarebbe soltanto di tipo «informativo». Si esclude che sia «manipolativo», ovvero con passaggi di mano occulti di azioni. Il che comporta la conseguenza giuridica che l'inchiesta resterebbe incardinata a Roma e non dovrebbe passare a Milano, dove ha sede la Borsa. Connesso intrinsecamente all'aggiotaggio, poi, è il reato di ostacolo ali attività di vigilanza (ai danni cioè della Consob). L'una attività - viene spiegato contiene anche l'altra. E quest'ultima particolare fattispecie di reato è ima sorta di prerogativa della procura di Roma che è la naturale titolare di indagini riguardo agli ostacoli procurati ad organismi di vigilanza del mercato (avendo la Consob e Bankitalia le sedi principali nella Capitale). In prospettiva, potranno esserci nuovi indagati. Secondo indiscrezioni, nella prima fase delle indagini condotte dal procuratore aggiunto Achille Toro e dal sostituto Rodolfo Sabelli, sarebbe stata considerata la posizione di un soggetto che per qualche giorno è stato sul punto di finire anche lui sul registro degli indagati, ma nel frattempo quest'ipotesi sembra che sia stata accantonata. Effetti della notizia divulga- ta ieri mattina. Il titolo Rcs in Borsa ha perso già in partenza di giornata; la quotazione era stata penalizzata dalla lettura dei quotidiani. La notizia di Ricucci indagato ha scoraggiato infatti chi continuava a scommettere sulle sue manovre e quindi sul titolo, sceso in Borsa dell'l,650Zo a quota 5,617 euro. Il titolo pare ormai ben lontano dal suo massimo raggiunto il 2 agosto scorso a 6,805 euro (con un incremento di oltre il 500Zo dalla quotazione del 24 febbraio, a 4,14 euro). LE INCHIESTE SUL RISIKO BANCARIO PROCURA DI MILANO. Apre il primo fascicolo sulla scalata ad Antonveneta su denuncia di Abn Aimo La procura iscrive nel registro degli Indagati FIORAMI, GNUTTI, BONI, RICUCCI e altre 19 persone IPOTESI Di REATO: aggiotaggio, false comunicazioni afta Consob, insider trading Apre un fascicolo sulla fuga di notizie che ha luglio i permesso la ■mmiàimmm pubblicazione delle intercettazioni telefoniche dei protagonisti dell'inchiesta 2=3 luglio Sequestra il 400Zo delle azioni Antonveneta, possedute da FIORAMI, RICUCCI, COPPOLA (foto) e dai fratelli LONATI V agosto Interdice dalle cariche sociali FIORAMI, RICUCCI (foto) e GNUTTI PROCURA D5 ROMA. Comincia a indagare su AntonVeneta pochi giorni dopo Milano, quando si accorge chia i protagonisti dell'operazione sono i "contropattistr che haririò venduto le loro quote Brìi a Unipol, permettendo all'istituto di assicurazioni dì conquistare la maggioranza nella banca m maggio Chiede documenti sull'operazione a Bankitalia e Consob Su denuncia di Adusbef, apre un'inchiesta sui movimenti di mercato delle azióni RCS: non ci sonò indagati né ipotesi di reato WÀ .1 ,...l luglio Ascolta ì presidenti di Bn! e Unipol LUIGI! ABETE (foto) é GIOVANNI 'CONSORTE Chiède é Milano còpia delle intercettazioni telefòniche ordinate per l'inchiesta su Antonveneta, che da due giorni compaiono sui quotidiani | Iscrive nel regisfrò * ""i i degli indagati \jLx IrFldRAMleilcapo luglio - \ della vigilanza di ^mimmmmk Banca d'Italia FRASCA IPOTESI DI REATO: falso in bilancio, falso in prospetto, abuso d'ufficio é ostacolo all'autorità di vigilanza Si conosce il primo nome iscritto nel registro degli indagati dell'inchiesta su Rcs. Si tratta di STEFANO RICUCCI IPOTESI DI REATO: aggiotaggio, ostacolò all'autorità di vigilanza