La Francia blocca le scalate dall'estero

La Francia blocca le scalate dall'estero NEOSCiOVIWISSVIO IL GOVERNO D'OLTRALPE INTERESSATO A TUTELARE SOPRATTUTTO ENERGIA E DIFESA La Francia blocca le scalate dall'estero E ministro dell'Industria: pronta una legge anti Opa nei settori strategici per la Francia Domenico Quirico corrispondente da PARIGI Eccola finalmente la Maginot anti-Opa, lo spadone giuridico per mettere in fuga gli stranieri che vogbono rosicchiare uno dopo l'altro i gioielli della economia francese. La annuncia in una intervista al quotidiano economico «Les Echos» il ministro con delega all'Industria Francois Loos. Tra un progetto di riduire la velocità sulle autostrade a livelli lumaca per risparmiare carburante e i lamenti per i fallimenti dolorosi nel settore delle calzature, il ministro traccia la Magna Charta del patriottismo economico. Nel bel giardino delle aziende francesi saranno individuati alcuni santuari in cui gU investitori stranieri non potranno «ope legis» rovesciare il contenuto delle loro tasche per Opa assassine. «La nostra pobtica non è certo quella di opporsi per principio a qualsiasi acquisizione di imprese francesi - mette le mani avanti Loos - semmai è il caso di rinforzare la loro competitività e indipendenza e di far sì che si battano ad armi pari con i loro concorrenti stranieri. Le imprese potranno trarre partito dalla direttiva europea sulle Opa che sarà rapidamente ratificata nel diritto francese. Soprattutto sarà pubbbcato nelle prossime settimane un decreto di apphcazione della riforma del codice finanziario che consente al governo di vietare una conquista straniera di settori chiave dell'economia». Insomma va bene la mondializzazione, ma non siamo degU ingenui. Da Bruxelles la Commissione europea sorvegha un po' allarmata questo scoppiettante nazionalismo parigino. E seppure ancora a bassa voce avverte attraverso il portavoce Gregor Kreuzbuber: «Le regole del mercato intemo sono un principio fondamentale dell'Unione che porta importanti benefici anche alla Francia» È il concetto di settore strategico che solleva, naturalmente, golose curiosità. E altrettanto cautelose riservatezze. Secondo indiscrezioni energia e difesa figureranno al primo posto tra le tecnologie sensibili per cui ci vorrà l'autorizzazione, pena la nullità dell'acquisto. Inevitabih quindi maestose dilatazioni: visto che strategico è anche il colosso alimentare Danone. Per affilare le baionette il go- verno ha scelto Eramet, il principale gruppo metallurgico e minerario. Stava per passare di mano, infatti, issando la bandiera brasiliana della Companhia Vale do Rio Doce, numero uno mondiale per i minerali ferrosi. Per la verità questa volta i raiders erano stati convocati proprio dai francesi. «Areva» che vuole aumentare la sua debole presenza in borsa e si propone per sedurre gli investitori di concentrarsi sul settore originario, il nucleare. Quindi vuole sbarazzarsi della quota che possiede di Eramet. Lo Stato «al più alto livello», dicono le voci che scavalcano le inevitabih smentite ufficiah, ha ordinato di fare marcia indietro. La Usta di società su cui si appuntano i pretendenti stranieri è lunghissima; Alstom, Schneider, Alcatel, Saint Gobain, Vivendi, Suez, Arcelor, Carrefour, perfino la Société generale. Orrore. Tutte hanno un punto in comune: basi fragili su scala planetaria, capitale parcelhzato, management contestato «C'è in effetti una fragilità francese - dice Charles Meriaux direttore di Duca Finance - il capitale,delle aziende francesi è molto intemazionalizzato e gli azionisti stranieri sono meno sensibili agli imperativi pohtici che quelli nostrani. E questo le rende molto vulnerabili». In attesa che il governo metta il lucchetto ai settori chiave c'è chi applica la saggia regola che è meglio mangiare che essere mangiati. Dopo Pemod Ricard che ha assorbito Allied Domecq, France Telecom padrona della spagnola Amena, Saint Gobain con le mani sullo specialista britannico di materiali di costruzione Bpb, è arrivata «Suez». Con una Opa a sorpresa, proprio il tipo di manovra pirata che qui indigna, ha preso il controllo completo di Electrabel, fiore all'occhiello del Belgio. Bel colpo, mentre il mercato europeo della energia è in piena ricomposizione. Peccato che i belgi non l'abbiano apprezzato. H ministro dell'Enei-gia della Vallonia ha ironizzato: «Per noi è un settore un po' più strategico dei vostri yogurt». L'arcaismo sciovinista non incontra grandi avversari intemi visto che anche la sinistra invoca protezionismi contro lo straniero. Il tono l'ha dato il ministro dell'Economia Breton. Ha ricordato che «il sacro patriottismo economico si ferma dove comincia la libertà delle imprese, ma il govemo lascia fare quando i matrimoni economici hanno l'aria di essere felici». Che predatori questi francesi! L'Unione Europea è preoccupata «Le regole del mercato interno sono un principio fondamentale che ha portato grandi benefici a tutti gli Stati membri» LA PATRIA DEL PROTEZIONISMO I TESORI DA DIFENDERE ■■■■■■■■- -■■■'■- 'i^i, ■^.^^■■VMVK^-^p'Vmrfmvi DANONE-PEPSI 11 rurpors su di una possibile ' scalata del gruppo j americano sulla società alimentare transalpina la fanno volare in Borsa. . Chirac interviene I in difesa dei «gioiello» | dell'economia francese AUTOSTRADE il govemo annuncia l'imminente privatizzazione di tre società autostradali. Cominciano a circolare voci circa l'interessamento di gruppi stranieri. Interviene il ministro del Tesoro cte sancisce che «una società autostrade Ifnonsi può delocalizzare. La sua attività resterà francese» ERAMET Ìli gruppo metallurgico, francese finisce nel mirino ideila brasiliana Cvrd. ^La «strategicità» del settore ^spinge il ministro |:dell'lndustria a pronunciarsi negativamente, L'operazione rientra, le voci vengono smentite LAVORATORI STRANIERI SSulla scorta del dato che Regnala 125.000 lavoratori Istranieri irregolari, il ministro ;del Lavoro prepara una Isevera legge contro le ditte |«subappaltatrici». iCome primo effetto vengono Ibioccati 40.000 vendemmiatori [polacchi attesi nelle vigne 'del Beaujolais il'azienda monopolista : Idell'energia è protagonista \ idi numerose acquisizioni -lall'estero, inclusa una quota iif dell'italiana Edison. Il mercato energetico d^Qltr^pe rTOanM^y^6 preclùso àgli, investitori stranieri. La situazione si sblocca grazie ad un accordo tra i governi

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