Bush ordina la fuga da New Orleans «E' in arrivo Katrina» di Paolo Mastrolilli

Bush ordina la fuga da New Orleans «E' in arrivo Katrina» CATACLISMI UNA TEMPESTA DELLA QUINTA CATEGORIA, LA PIÙ VIOLENTA Bush ordina la fuga da New Orleans «E' in arrivo Katrina» Forse è Furagano più potente della storia Oltre un milione di persone da sgombrare Paolo Mastrolilli NEWYORK La città di Louis Armstrong e del Quartiere Francese, New Orleans, vede il muro d'acqua che avanza e trema. L'uragano Katrina colpirà la costa questa mattina, spìnto da venti che tirano a 175 miglia orarie, quasi 280 chilometri. Il sindaco Ray Nagin ha ordinato l'evacuazione obbhgatoria, il presidente Bush ha dichiarato lo stato d'emergenza in Louisiana e Mississippi, e il direttore della Fema, l'agenzìa federale per la protezione civile, ha preparato gli Stati Uniti al peggio: «La speranza che non ci siano vittime non è ragionevole». Giovedì scorso Katrina era passato sopra ima fetta della Florida, e anche se non l'aveva investita con tutta la sua potenza, aveva comunque uccìso 7 persone. Poi è tornato sul mare del Golfo del Messico, ha acquistato forza, e ora punta su New Orleans. Gli esperti lo hanno classificato come un uragano dì quinta categoria, la più alta secondo la scala Saffìr-Simpson. Nella storia degli Usa solo tre tempeste dì questa potenza avevano colpito la costa: quella del Labour Day nel 1935, che fece 600 morti nelle Keys della Florida; Camìlle nel 1969, che uccise 256 persone in Mississippi; e Andrew nel 1992, quando perse¬ ro la vita 43 abitanti della Florida meridionale. Ieri mattina il sindaco dì New Orleans, Ray Nagin, ha parlato così alla popolazione: «Signore e signori, speravo di avere notizie migliori per voi, ma purtroppo ci troviamo a fronteggiare l'uragano che abbiamo sempre temuto. Questa è una minaccia che non avevamo mai visto prima, un evento unico nella vita». Quindi Nagin ha ordinato l'evacuazione obbligatoria di tutti gli abitanti, aprendo il traffico sulle autostrade 55 e 59 solo verso nord. Per chi proprio non poteva scappare, magari perché stava male o non aveva modo di farlo, ha allestito 10 rifugi, fra cui l'enorme palaz¬ zo dello sport Superdome. New Orleans ha 485.000 abitanti, che salgono ad un milione con le periferie, e il 7007o della città si trova circa due metri sotto il livello del mare. E' circondata dall'acqua su tre lati, il Golfo del Messico, il lago Pontchartrain. e una laguna, ed è attraversata dal Mississippi, l'Old Man Rìver che porta verso l'oceano il carico di tutti ì fiumi americani più importanti. «The Big Easy», come la chiamano gli amanti del jazz e del bourbon, è costruita in una «scodella». Per proteggerla dalle inondazioni, la conca dove si trova è circondata da dighe. Anche quando il tempo è buono, le pompe elettriche funzionano per buttare fuori l'acqua che comunque passa. Da sempre la città aspetta il mostro che sì sta materializzando, come San Francisco aspetta il superterremoto. Gli esperti del National Hurricane Center prevedono che Katrina alzerà il livello del mare di 7 o 8 metri, e quindi sì aspettano che New Orleans verrà allagata. L'ondata dell'uragano farà saltare l'energìa elettrica, e quindi le pompe smetteranno di funzionare proprio quando l'acqua scavalcherà le dighe dì protezione. Dopo l'allarme del sindaco le autostrade sì sono riempite di auto, con ingorghi e file infinite. Ma parecchi turisti sono rimasti bloccati, negli alberghi o nei rifugi, mentre c'è sempre qualcuno che sì diverte a sfidare le tempeste dove colpiscono. L'occhio del ciclone dovrebbe passare sopra un raggio dì 80 miglia ad Est e Ovest di New Orleans, ma l'area minacciata in un modo o nell'altro comprende Florida, Alabama, Mississippi e Lousìana, con l'allarme in vigore lungo 480 miglia dì costa. Questa è l'area che produce o tratta un terzo del petrolio consumato negli Usa, e quindi il prezzo del greggio potrebbe salire a 70 dollari al banle. I meteorologi sperano ancora che Katrina perda un po' dì forza prima di toccare terra, e magari cambi un poco la rotta, evitando l'impatto diretto sulla città di Armstrong. Il presidente Bush, che ha partecipato alle riunioni dei soccorritori in videoconferenza dal ranch nel Texas, ha parlato così alla nazione: «Metteremo a disposizione tutto il potere del governo federale per limitare e riparare i danni, sperando che non ci siano vìttime. Non posso enfatizzare di più il pericolo, e sollecitare tutti gli abitanti della zona a seguire le indicazioni delle autorità». Linda Young, mentre faceva benzina alla sua macchina per scappare da New Orleans, ha promesso di obbedire: «Ho visto altri uragani in vita mìa, ma questo mi terrorizza». H vento sta soffiando a 280 chilometri orari La capitale del jazz teme da sempre un ciclone fatale perché si trova sotto il livello del mare Le autorità federali sono pessimiste «Aspettarsi che non ci siano vittime non è ragionevole» uNm il percorsoDI «KATRINA» 1 o "3 £ -3 1 ■ ~6-^