Del Piero e David senza paura poi ci pensa Abbiati

Del Piero e David senza paura poi ci pensa Abbiati «CAMPER» ALLA JUVE EQUILIBRIO DOPO 90', BARCELLONA PIEGATO DAL DISCHETTO Del Piero e David senza paura poi ci pensa Abbiati il portiere al debutto para il rigore che decide Guido Beffo Inviato a BARCELLONA È la notte dei rigori, al Camp Nou. I due che consentono alla Juventus di tenere testa al Barcellona, al termine di una prova in cui la lucidità è durata un tempo e il carattere ha resistito sino in fondo. Soprattutto i rigori che decidono il gala catalano, al termine del 2-2 dei tempi regolamentari. Abbiati, all'esordio in bianconero, si distende bene su Eto'o, non sbagliano Mutu, Olivera, Vieira e Trezeguet. E Capello riesce finalmente a sonidere. Sventola una bandiera del Toro, al Camp Nou, simbolo di l'.-^a provocazione a distanza visto che tifosi juventini non se ne scorgono. Tranne quella minuscola macchia granata, è un' orgia blaugrana. Il Barcellona si manifesta al suo popolo con una Supercoppa già archiviata. La Juventus con una Supercoppa annegata nei veleni, due sconfitte in altrettanti scontri diretti, e un Del Piero in campo. Che è sempre una notizia. Al posto dell'azzoppato Nedved gioca Chiellini, coperto alle spalle da Pessotto, a salvaguardia del più ortodosso 4-4-2. Alex è partner di Ibrabimovic, secondo il dettato di Capello, che esclude passi indietro. Mutu e Trezeguet in panchina, così si chiude il cerchio. Rijkaard rispolvera Ronaldinho, scortato in campo dal popolo adorante: evidentemente l'infortunio alla spalla non era così grave. Comunque lo si legga, il menu è altrettanto pirotecnico dei fuochi che anticipano l'amichevole di lusso, altrettanto roboante delle casse che sparano house-music tra luci psichedeliche e danze, fumogeni e spingardate. Festa strapaesana o anticipo di Champions League? Nel dubbio Capello chiede ai suoi concretezza, non fronzoli. Ha un passato madridista, non vuole lasciare nulla di intentato per rovinare la festa agli ospiti. Il messaggio deve giungere chiaro e forte alle orecchie dei bianconeri, che solo nel primo tempo contabibzzano tre ammoniti, due di essi (Zebina e Giannicbedda) per eccesso di ruvidezza ai danni di Messi. Il diciottenne argentino frulla calcio con un piede vellutato e accelerazioni da brividi. Nel Barcellona è probabilmente l'unico a meritarsi la cornice. Ronaldinho giochicchia, Rijkaard azzarda. Forse troppo. Cabri all'altezza della linea dei terzini, Marquez addirittura in marcatura su Del Piero. AJla faccia del calcio totale. In mezzo Vieira, animato da piglio gladatorio, ha la meglio su Van Bommel e ogni tanto fa assaggiare i bulloni a Ronaldinho. Giannicbedda soffre il dinamismo di Iniesta senza lasciarsi sopraffare. Ma è sulle fasce che i bianconeri inibiscono il Barcellona. Soprattutto a destra, dove Ca- moranesi guadagna metri e autorità, aprendo varchi non sempre sfruttati a dovere. Dati i presupposti, il vantaggio non fa una grinza: Oleguer aggancia Vieira in area, rigore solare. Del Piero dal discetto mira a destra, Valdes ci arriva e non trattiene. Gli spagnob si agitano ma Abbiati non soffre il soDetico. Qualche conclusione dalla distanza, qualche serpentina di Messi. Una in particolare: semina Pessotto e Cannavaro ma i compagni non raccolgono la rasoiata a centro area. In compenso Del Piero è lì dove lo cerca Camoranesi, forse in fuorigioco, forse no: il guardalinee si astiene, Alex finisce per impappinarsi davanti a Valdes. E dall'altra parte? Una punizione di Ronaldinho che sfila di poco a lato. Poco o niente, insomma. Il Barcellona si rianima nell' intervallo, quando Rijkaard decide che il fuoriclasse brasiliano non ne ha più. Dentro Deco. Nel frattempo Capello mischia ulteriormente le carte, lasciando negli spogliatoi Del Piero e Ibra, Chiellini e Zebina. Spazio a Mutu, Trezeguet, Biasi. Spazio soprattutto a Balzaretti, secondo debuttante della serata. Già priva in partenza degli infortunati cronici Buffon, Birindelli e Thuram, nonché degli acciaccati Nedved, Emerson e Zambrotta, la Juventus fatica a trovare l'identità del primo tempo. E il Barcellona ne approfitta: Van Bommel coglie Abbiati in libera uscita ma il rasoterra dalla distanza scorre a fil di palo. Ha miglior sorte l'incursione di Iniesta al 22': palla nell'angolino basso. Abbiati seduto e incolpevole. E' in compenso spettatore basito sulla botta di Van Bronckhorst da trenta metri che si infila sotto la traversa. La Juve capitola? Macché. Edmilson, subentrato a Oleguer, abbatte Mutu in area. Minuto 33: dal dischetto Trezeguet apre le danze finali. Alex gioca dall'inizio e firma il vantaggio con un penalty Nella ripresa i catalani rovesciano il risultato infine il pari di trezeguet BARCELLONA! JUVENTUS (4-1-2-3) 2' Valdes 6 O'sUoiquera 6); Cabri 5,5 (29' st Belletti 6), Puyol 6,5, Oleguer 5(1'st Editilison 5,5), Van Biondhorst 5,5; Marquez 6; Iniesta 6,5 (23'st Eto'o sv), Van Bommel 6; Messi? (45'stGlulysv), Ursson 5,5 (40' Maxi Lopez sv), Ronaldinho 6 (l'st Deco 6,5). Ali.: Rijkaard 6. (4-4-2) 2* Abbiati 6,5; Zebina 6,5 (V si Balzaretti 6), Kovac 6, Cannavaro 6, Pessotto 6 (42' st Zalayeta sv); Camoranesi 7 (33'st Olivera, sv), Vieira 6,5, Giannicbedda 6, Chiellini 6 (V st 3lasi 6); Del Piero 6,5 (l'st Mutu 6,5), Ibrahimovie 6 (l'st Trezeguet 6,5). AII.:Capello6. Arbitro; Rodriguez Santiago 6. Reti: pt 11'Del Piero (rig); st 22' Iniesta, 25' Van Bronckhorst, 33'Trezeguet (rig). Sequenza rigori: Deco gol, Mutu gol, Eto'o parato, Olivera gol, Marquez sbagliato, Vieira gol, Belletti gol, Trezeguet gol. Ammoniti: Zebina, Del Piero, Van Bommel, Giannichedda, Vieira. Spettatori: 80 mila drca. *4-6 DOPO I CALCI DI RIGORE. Aec Giorgio Chiellini festeggia Alessandro Del Piero per il gol segnato al Barcellona durante il Trofeo Gamper

Luoghi citati: Barcellona