Solo in Sardegna il mare è più pulito
Solo in Sardegna il mare è più pulito LEGAMBÌENTEI RISULTATI DELL'INDAGINE ANNUALE: AUMENTANO GLI SCARICHI NON DEPURATI E L'ABUSIVISMO Solo in Sardegna il mare è più pulito Goletta Verde: nelle acque ancora troppi veleni ROMA Ottomila chilometri di coste controllate, 500 campioni d'acqua prelevati e un allarme: il mare d'Italia sta peggio dell'anno passato. E' il risultato della campagna 2005 della Goletta Verde di Legambierite, che ogni anno controlla lo stato di salute delle coste italiane, attraverso le analisi di laboratorio sulle acque ma anche il monitoraggio della cementificazione illegale dei litorali, degli scarichi abusivi, delle illegalità commesse da pescatori e turisti. Nella classifica tra le regioni italiane più amiche del mare, vince la Sardegna (voto 8), seguita da Basilicata, Toscana e Friuli Venezia Giulia e Liguria. A strappare la sufficienza a fatica sono invece l'Abruzzo e, soprattutto, il Lazio. Sicilia, Calabria e Campania si guadagnano una sonora bocciatura. Il dato più preoccupante è quello delle analisi di laboratorio. Secondo i tecnici dell'associazione ambientalista l'Italia ha perso da un anno all'altro il 4,50Zo di «acque blu» (cioè prive di tracce di inquinamento organico) passando da un lusinghiero 920Zo del 2004 all'87,5% della sta¬ gione in corso. «Alle foci dei fiumi poi la situazione è ancora meno rosea: il 70 per cento dei punti campionati è inquinato o gravemente inquinato», spiega Roberto Della Seta, presidente dì Legambiente. Ma anche sul fronte dell'abusivismo la situazione tende a peggiorare di anno in anno: oltre 3.300 i casi di abusivismo costiero accertati da goletta Verde. Secondo Della Seta, «quello che emerge in maniera evidente dall'osservazione di mari e coste è che proprio dove è più forte la presenza e l'azione delle ecomafie è peggiore la qualità delle acque e lo stato delle coste», sono più colpite quindi le zone dove «turismo e qualità potrebbero rappresentare uno dei principali anticorpi contro il declino economico». Tornando ai voti di Goletta verde, la Sardegna può vantare quasi il 94^o di acqua marina non inquinata, ed è pluripremiata dalla guida Blu con tantissime vele (riconoscimento per le località che coniugano ambiente, natura, servizi turistici, sto- ria, enogastronomia). Ma anche nella più grande isola italiana, la Goletta registra 337 casi dì abusivismo sul demanio. Dal lato dei "cattivi" sulla lavagna c'è la Sicilia, mare pulito (920Zo) ma tanto cemento: ha il primato delle infrazioni legate all'abusivismo, 696, e quello di regione con la percentuale più alta dì scarichi non depurati (620Zo). Ultime della classe: Calabria e Campania. La prima si segnala per una eccessiva "percentuale di scarichi non depurati (470Zo), per la costa esposta al problema dell'erosione che è quasi il 600Zo e per l'elevato numero dì infrazioni legate all'abusivismo, che sono 432. La seconda ha la percentuale più bassa dei campioni esaminati in regola, appena il 70,50Zo ed è anch'essa sfregiata dall'abusivismo. Nonostante il severo responso dei numeri, il mare italiano resta una fonte inesauribile dì meravìglie, come riconosce il direttore generale dì Legambiente, Francesco Ferrante: «Basta citare il caso dì Otranto, in provincia dì Lecce, che ha avviato - spiega - un percorso di certificazione ambientale e sta promuovendo l'istituzione ai un'area marina protetta lungo il suo litorale. O ancora di Pollica, Acciaroli e Pioppi nel salernitano, perle del parco nazionale del Cilento, che per il sesto anno consecutivo si aggiudicano le cinque vele della Guida Blu, o dì Tropea, in provincia dì Vìbo Valentìa, col suo splendido scenario naturale e i progètti dì recupero della fascia costiera, o ancora dì Noto, in provincia di Siracusa, vera sorpresa per la qualità della gestione del patrimonio costiero». CALABRIA CAMPANIA
Persone citate: Francesco Ferrante, Pioppi, Roberto Della Seta, Secondo Della Seta
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