Lena, sulla sedia elettrica per errore

Lena, sulla sedia elettrica per errore SESSANT'ANNI FA IN GEORGIA UNA POVERA DONNA NERA VENNE CONDANNATA A MORTE, ERA INNOCENTE Lena, sulla sedia elettrica per errore la storia PAOLO MASTROLILLI NEW YORK «Quello che ho fatto, l'ho fatto per autodifesa. Non ho nulla contro nessuno. Sono pronta ad incontrare il mio Dio». Così parlò Lena Baker il 5 marzo del 1945, davanti alla sedia elettrica della Georgia che pochi istanti dopo l'avrebbe fulminata. Così, sessant'anni dopo, ha concordato il Board of Pardons and Paroles dello Stato, concedendole finalmente il perdono. Se tardi sia megho che mai è difficile dirlo, in un caso del genere, ma almeno raccontarne la storia serve a far riflettere sull'America di ieri a di oggi. Lena era nata nel 1900 con quattro massi legati al collo: ara donna, povera, viveva nel profondo sud, e soprattutto nera. Da bambina aveva imparato a cantare gli spirtuals nel coro della Mount Vemon Baptist Church, ma per sopravvivere raccogbeva cotone nelle campagne di Cuthbert, paesello sperduto della Georgia segregazionista. I soldi erano pochi e la fame tanta, e la ragazza si era accorta che gb uomini le tenvano gb occhi addosso. Perciò, insieme a un'amica, aveva deciso dimettere la grazia a profitto. Un bordello con donne nere, a quei tempi, veniva tollerato solo se la ebentela era dello stesso colore. Anche i bianchi, però, visitavano spesso Lena. Per un paesello del sud era troppo, e così lo sceriffo Taylor 1'iveva sbattuta in prigione. Quando era uscita, la Baker era ancora donna, povera, incatenata al sud e nera, e in più disprezzata dalla sua stessa comunità. Aveva preso a bere e non sapeva come crescere i suoi tre figb. Perciò quando le chiese¬ ro di andare a servizio da Ernest Knight non potè dire di no. Knight era un coltivatore f abito di sessantacinque anni, che gestiva un mulino alla periferia di Cuthbert. La gente lo conosceva come un ubriacone violento, e anche i bianchi lo eviUvanc. Qualche mese prima era caduto, si era rotto una gamba, e aveva bisogno di assistenza. Il figbo aveva pensato che una disperata come Lena avrebbe accettato l'incarico e aveva avuto ragione. Da quel momento in poi la storia, raccontata da Lela Bond Phillips nel libro «The Lena Baker Story», si era fatta ancora più compbcata. Ernest sfruttava la ragazza come «schiava del sesso», secondo le cronache dei giomab locali, ma lei non lo mollava perché aveva bisogno dei soldi e soprattutto deb'alcool che lui le passava. A un certo punto, però, le sevizie si erano fatte insopportabib e Lena aveva cercato di scappare. Knight l'aveva raggiunta, e minacciandola con la pistola l'aveva rinchiusa nel suo mulino. La Baker era rimasta prigioniera per qualche giorno, ma alla fine si era, ribellata. Quando il vecchio Ernest si era avvicinato con le sue richieste, lo aveva spinto via. Lui aveva preso un piede di porco per colpirla, ma si era scordato della pistola. Lei ci aveva messo le mani sopra, avevano lottato, era partito un colpo, e l'incubo era finito. Lena stessa era andata a confessare la sua colpa e si era lasciata arrestare dabo sceriffo, pensando che la sua versione sarebbe stata ascolata. Il processo, però, era durato appena un giorno, neba corte del giudice Wilbam «Two Gun» Worrill, noto perché aveva fatto lo sceriffo nel west e teneva sempre due pistole sullo scranno. La giuria di dodici uomini bianchi si riunì la mattina, e a sera aveva già Aveva ucciso ruomo che la seviziava per legittima difesa H Consiglio di Stato le ha ora concesso il «perdono» riconoscendo che fa conunessa VUl lllgTllStlZia Dopo che la giustizia ha «perdonato» Lena i suoi figli hanno inciso il suo nome sulla sua tomba, rimasta senza lapide per decenni AvchpeH le il «ricfa Lena Baker, la donna giustiziata 60 anni fa condannato la Baker a morte. Il suo avvocato si era dimesso, l'appello era stato annullato, e un anno dopo Lena era stata legata sulla «Old Sparky», come veniva affettuosamente chiamata la sedia elettrica della Georgia. Il suo cadavere era stato seppelbto in una tomba senza nome dietro alla Mount Vemon Baptist Church. Lì è rimasto per sessant'anni, fino a quando il libro della Philbps e gb sforzi del gruppo Prison Sr Jail Project hanno convinto i nipoti a chiedere la riabibtazione. Il Board of Pardons and Paroles ha riaperto l'inchiesta e ha stabilito che Lena aveva agito per legittima difesa, scagionandola. «Grave sbagbo giudiziario», ha decretato il Board. «Ma finché avremo la pena di morte - ha risposto il Washington Post - continueramo anche ad avere gb errori irrevocabili».

Luoghi citati: America, Georgia, New York