Svizzera, il nubifragio porta via le case di Pierangelo Sapegno

Svizzera, il nubifragio porta via le case IL MALTEMPO COLPISCE PURE IN CROAZIA, ROMANIA E BULGARIA: GIÀTRENTAI MORTI Svizzera, il nubifragio porta via le case Anche in Austria e in Baviera i fiumi esondano, le inondazioni isolano i villaggi e interrompono le strade Pierangelo Sapegno La signora Engen sta lì a raccontare con U suo bel nastro bianco sui capelli ricci che non c'è più niente da fare, che il «fiume era più alto di noi e sembrava una bomba d'acqua». È il Glyssibach, quel fiume, che ha i colori del lago, quando vengono a pescare sulla riva nei giorni dell'estate, come dovrebbero essere questi che stiamo a guardare alla televisione, senza più sole, senza più vacanze. Adesso ha la faccia malmostosa del fango, l'immagine brutta e torbida della sua rovina, mentre si allarga fra le case con i balconi di legno e le tendine alle finestre, sulle strade, nei paesi. H Glyssibach ha coperto tutta Brienz, nell'Oberland di Berna, come se fosse un villaggio in miniatura, l'ha sepolta nella sua acqua, nel suo fango, nella sua morte, ha di¬ strutto otto case stritolandole dentro la sua corrente e fra quelle macerie ha lasciato anche una donna senza vita. Il corpo di un altro uomo morto è stato trascinato a faccia in giù e con le braccia larghe, contro la riva, dalle acque di un ruscello a Duemten, un villaggio del Canton Zurigo. L'altro ieri due vigili del fuoco erano stati travolti da una colata di fango vicino a Lucerna. Quattro passeggeri di un monomotore a elica hanno perso la vita al passo del Sempione, accecati dalle nubi e dalla bufera. «L'ho visto cadere in picchiata, come se il pilota non fosse più al comando», ha raccontato un testimone. Otto morti in Svizzera, due morti e due dispersi in Austria, altre vittime in Romania e Bulgaria, dove quest'ondata di maltempo aveva già cominciato a soffiare, prima di allungarsi in Croazia, in Tiralo, nei cantoni di Zurigo e Berna, fino in Baviera. Il maltempo ha già ucciso30persone(18inRomania)inquestigiorni di furia e disastri, di bufere epaura. La Svizzera è quasi isolata. EinAustriaoggièmegliononandarci.Restanoneghocchicpiesteimma-gini terribili. Non è che non .siamoabituati, che non l'abbiamo mai vi-ste. Ma fa effetto vedere le casetteordinate con i gerani e i fiori allefinestre guardare sotto il naso 0fluire limaccioso della corrente chetrascina, nei suoi gorghi, alberi erami e macchine e macerie, allargandosi agli orizzonti, coprendo le strade e i campi, accerchiando la vita e lagente. Il bollettino per ora non dàscampo. I Hanni ammontano a 80milioni di franchi, e arriverannopresto a cento. I treni sono quasbloccati. Le Ferrovie elvetiche sconsigliano di mettersi in viaggio perdestinazioni oltre il Gottardo. Quellche partono da Milano si fermano a Bellinzona e non vanno più avanti, Neil'Qberland bernese le linee sono interrotte perché ha ceduto il terre- no. E anche sulle strade è quasi impossibileviaggiareintuttalaSviz- zeracentrale. Il passo del San Gottar- do è chiuso. «Su tutto l'asse stradale Nord-Sud vi sono problemi», infor- mano gli agenti della polizia strada- le. L'autostrada A4 fra Zugo e Svitto è impraticabile, come la A8 nel Can- tonObvaldo. Chiusala A2, nel cantone ^ E c^uso ^ P3550 ^ Klausen. Interrotte le statali vicino a Davos- . J j^ Berna e ancora peggio, ed e chiuso pure l'aeroporto. Il fiume Aar ha raggiunto livelli record, e la città vecchia è sepolta di fango e di rovi ne-Nel quartiere della Matte hanno invitato la gente a lasciare le case, Grindelwald e Lauterbrunnen sono isolate dal resto del mondo e senza corrente elettrica. H livello dei laghi aumenta ancora. Quello di Bienne ha invaso il porto della cittadina bernese, e sta minacciando una scuo la e un ristorante. A Interlaken sono state fatte sgomberare 150 persone, tra cui molti turisti, A Lucema il lago dei Quattro cantoni e il fiume Reuss hanno rotto gli argini, la stazione è coperta di melma. Nel cantone di Svitto 400 evacuati a Ibach. Altri 200 hanno dovuto lasciare le case a Engelberg, nel cantone di Obvaldo. Nei Giigioni il maltempo ha causato danni soprattutto in Bassa Engadina, a Davos e in Prettigovia. Molte strade disastrate e molte case che non possono più essere abitate. A Susch e a Klosters ogni tanto manca la luce e i volontari lassano a prendere i vecchi e portari via. Black out dappertutto e linee telefoniche interrotte nei cantoni Berna, Obvaldo, Lucema, ma anche in una miriade di paesi a San Gallo e nei Grigioni. In molti comuni l'acqua potabile scarseggia o risulta contaminata. Alcuni villaggi della Svizzera centrale sono tagliati fuori dal mondo, gli evacuati sono 2500. Va meglio in Austria ma dall'Italia non si può entrare. Chiusa l'autostrada dell'Inntalk, che è il proseguimento di quella del Brennero: colpa di un'inondazione. Chiusi i passi Resia e Rombo. Bloccato lo Stelvio da una frana: sarà impraticabile per 4 giorni. Allagata Innsbruck, molti paesi sono senza corrente elettrica, non funzionano i telefoni, e non prendono nemmeno i cellulari. Cento italiani di San Michele di Pontassieve in vacanza a Pfunds, al confine fra Austria e Svizzera, sono stati svegliati e nella notte e portati via. Appena in tempo: poche ore dopo è arrivato un torrente e ha coperto l'albergo. Poi c'è il resto: mondazioni in Croazia, allarme catastrofi a Garmisch e Kempten, in Baviera. Una fetta d'Europa, alle nostre porte, che vive come isolata dal mondo, sepolta dalle alluvioni. Una perturbazione atlantica, hanno spiegato gli esperti. Si sta spostando verso Ovest, hanno detto. Guardando nel nostro orticello possiamo stare tranquilli. La prossima puntata tocca agli altri. T p "r~'r "Q~r(.^ M Daild bepuILd Id ULLd warJhia aiTiroma VcLUIId, d LUUrilld jo rt^jnnp A n'pjhm Ia JLa^iui ic e i iena 11 icn i io Cwpnib+rp nnrtati via Jvcyild LI e [JUI LdLI Vid 1 nn i+aiiani n/^i i t/^ ^HV.!™*^ rnnrp il Inrn aìhpmn ~"r'~iL.^!.^..!!:!^...y^ PChiusa ai tir la dogana di Chiasso-Brogeda per alcune ore in direzione Nord, a causa delle difficoltà legate al maltempo nel Paese: sono chiusi sia il tunnel sia il passo del San Gottardo. LA CRISI Al VALICHI Élj L'accesso al passo Ai ideilo Stelvio sul W versante altoatesino è bloccato da una frana vicino a Trafoi. m treni in partenza da Milano per la Svizzera terminano la corsa a Bellinzona. Per Lucema, Basilea e Berna i viaggiatori possono utilizzare i treni della linea Domodossola-Sempione, OlSulle statali il traffico spesante diretto in Austria e dirottato attraverso la frontiera di Prato alla Orava, l'unica rimasta aperta dopo la chiusura dei passi Resia e Rombo. Chiuso il valico del Brennero per i camion oltre le 3,5 tonnellate provenienti da Sud. I tir che giungono dall'Italia vengono fatti uscire a Vipiteno e deviati a Sadobre. Innsbruck^^^p L'autostrada A12 che attraversa il Tiralo e collega Innsbruck con la Germania è chiusa in entrambe le carreggiate tra Kramsach e il confine austrotedesco di Kufstein BULGARIA: GIÀTRENTAI MORTI Un'immagine di Berna devastata dall'alluvione il satellite Non si arresta l'ondata di pioggia sull'Europa Tutta l'Europa centrale continua a essere colpita da violente perturbazioni. Le inondazioni in Romania hanno causato 18 morti. Le fotografie inviate dai satelliti meteo non fanno prevedere un miglioramento, nelle prossime ore, nell'area interessata.

Persone citate: Bellinzona, Engelberg, Reuss, Rombo