La «mano tesa» del Cavaliere all'Udc

La «mano tesa» del Cavaliere all'Udc ELEZIONI NELL'INCONTRO A PORTO ROTONDO FINI AVREBBE CONVINTO IL PRESIDENTE CHE SENZA I CENTRISTI SI PERDE La «mano tesa» del Cavaliere all'Udc retroscena UGO MAGRI inviato a PORTO ROTONDO Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini hanno convenuto ieri che litigare con l'Udc non convie- ne, e che sarebbe bello se il centro-destra tornasse a offri- re l'immagine compatta di una volta. Si sono visti a pranzo nella residenza del Cavaliere, poi a metà pomerig- gio il leader di An è tornato a SfSfi^iS^Sl: nTe p?o^e sISS prò! ir^ri^ft^Sritoni e manderà ambasciatoridi pace. Fini farà la spola conPier Ferdinando Casini e conMarco Pollini. Se la diploma- zia darà frutti, sarà messo inagenda un vertice di maggio- ranza (con foto di famiglia)per consacrare la ritrovataconcordia. Intorno al desco berlusco- niàno hanno preso posto, ol- tre all'ospite e al padrone dicasa, pure Sandro Bondi, Fa- brizio Cicchitto e i tre respon- sabili del «motore azzurro» (Mario Mantovani, Denis Ver- dini e Mario Valducci) convo- cati lì dal giorno prima pergettare le basi della campagnaelettorale. Le narrazioni deU'incontro sostanzialmentecoincidono, sebbene con qual-che diversa sfumatura. Nellavulgata di An, ad esempio, Fini avrebbe messo immedia-tamente i puntini sulle «i». Con il Cavaliere si sarebbecosì espresso: «Caro Silvio, a me va bene che tu ti ricandidi nel 2006, ma non pensare di poter vincere senza l'Udc. Dobbiamo fare il massimo sforzo per ricuperarli, ci vuole più impegno anche da parte tua per ricostruire l'unità della coalizione». Berlusconi, ini- zialmente di tutt'altro avviso. secondo questa versione alla fine sarebbe stato convinto dall'eloquio del vice-premier, addivenendo verso l'ora del caffè a più miti consigli, L'altra campana, owiamen- te, nega che il Cavaliere abbia mai cambiato idea. Sostiene Berlusconi non negherà che già da alcuni giorni Berlu sconi aveva deciso di non rispondere più alle «provoca zioni» Udc, senza bisogno di farselo suggerire da Fini. Ga rantisce che nessuno più di lui è amante del quieto vivere, un po' di,amarezza certo l'aveva provata quando i centristi lo invitavano a farsi da parte; ma (per dirla con le parole di Bondi) «l'identità di vedute è stata completa, tanto Berlu sconi che Fini hanno deciso di tendere la mano all'Udo e di venire incontro alle loro ri chieste», In che cosa consisterà poi questa «mano tesa», è tutto da scoprire. Di sicuro il premier è pronto a rinfoderare la sciabo la: se l'Udc rientrerà nei ran ghi e darà una mano in campa- gna elettorale, lui si mostrerà clemente; un collegio non verrà negato neppure a quegli esponenti che più si sono esposti contro di lui. Però sul piano politico gli ex-dc non possono aspettarsi la luna. Sulla leadership il discorso è chiuso, ancora ieri Berlusconi ha mostrato a Fini i sondaggi di luglio, quelli che danno un testa a testa tra i due schieramenti. «Sono la dimostrazione che io me la posso giocare», ha ripetuto il premier, «non vedo perché io dovrei fare il passo indietro senza combattere». Ma nem- meno sulla riforma elettorale ci sono al momento grandi spiragli, poiché il sistema che piace all'Udo trova l'opposizio- ne proprio di colui che dovreb- be far da paciere, cioè Fini. Il quale potrebbe accettare un ritomo al proporzionale, a condizione però che preveda mi «premio» per chi vince: come dire che le maggioranza si formano prima del voto, e non dopo. L'esatto contrario di ciò che vorrebbero gli eredi della De. Tra una portata e laltra, nel pranzo si è parlato anche dell'intervista alla Stampa di Mario Monti, nella quale l'ex commissario europeo ha riven- dicato l'importanza di un Cen- tro. Grande scetticismo intor- no al cavolo, con la constata- zione peraltro che quell'uscita ha creato, per dirla con Cic- chitto, «più problemi a sini- stra che in casa nostra, basta guardare a come ha reagito Prodi». Prima di congedarsi, Fini ha indossato i panni da ministro degli Esteri. Insieme al premier e al suo consigliere per gli affari intemazionali, Valentino Valentini, hanno di- scusso i temi che nel weekend Berlusconi affronterà con Pu- tin, nell'intimità della dacia di Soci, sul Mar Nero. Berlusconi non negherà un collegio agli esponenti che l'hanno attaccato rhioHo nin imnpnnn "18 Cnieae piU PPegnO J '~ a n-,-.^, nnlitirkió 31 SSeZIOni pOlltICne Archi^ataìaquestione; della guida della CdL lei La cifJci IKJ i i iuuu ^ 5. . .^™I'™!E a a legge e ettOrale Tra ortt l'lt fkji Gianfranco Fini con Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Porto Rotondo Fini