Un Fellini al veleno di Maurizio Assalto
Un Fellini al veleno LIBRO SULLE VIGNETTE SATIRICHE DEGLI ANNI 40 Un Fellini al veleno Maurizio Assalto DILUVIO da fine del mondo, un alberx) mezzo sommerso, un gatto che affoga, un uomo che dà grandi bracciate, altri due che parlano con l'acqua all'ombelico. «Compagno, piove». «Compagno, sull'Unità non c'è scrittoi». «Compagno, hai ragione. Chiudo l'ombrello e viva Togliatti!». Altra vignetta. «Compagno, ho pestato una cacca!». «Compagno, sull'Unità non c'è scritto!». ((Allora lecchiamo, compagno. Viva Togliatti!». Disegnim caricati, battute mgenue. Il veleno si annida nei dettagli, e si moltiplica nel tormentone. I dettagli: gli occhiali spessi da miope dell'omino che non vede oltre l'Unità perennemente brandita, e ha sempre un braccio sollevato e l'indice puntato da grillo parlante; e poi la ridondanza di frgurette di contomo, il «lombrico russo», il «gatto del Volga», il quadro di Baffone con la scritta «Stalin è molto bello», e l'uccellino che controinforma, con un cartello nel becco, (do ho visto Stalin; è brutto». La serie «I due compagni» - a metà tra Guareschi e (un'anticipazione di) Jacovitti, burla maligna di un certo fondamentalismo comunista - usciva nel '46 sul foglio satirico II Travaso. Autore un certo «Federico», come si firmava allora: di lì a quattro anni avrebbe abbandonato la satira per il cinema, diventando celebre anche con il cognome, Fellini. Ma intanto era dal '39, giovanissimo, che si guadagnava da vivere disegnando e pubblicando raccontini surreali. Una scelta di questi ultimi (dalMarc'AureZio) è stata pubblicata l'armo scor-so a cura di Claudio Carabba (F. Fellini, itocconti umoristici, Einaudi), mentre i lavori più propriamente grafici sono ora al centro di Fellini Satyricon Politikon (ed. Unmondoaparte, pp. 93, 6 10), un volumetto dello storico della satira Angelo Olivieri - figliato da ima mostra di undici anni fa - che riproduce anche un'intervista medita al Maestro registrata nel 1981. Quella del Travaso è indubbiamente la fase più graffiantemente satirica di Fellini (che a Olivieri confessa di preferire l'umorismo: «una conquista di natura psicologica», un'evoluzione del rapporto con le cose consistente nel «sapersi mettere di fianco» e guardare la realtà con distacco), ma non è solo con i comunisti che si esercitava la sua vis. Negli stessi anni, con equanime matita, il futuro regista fustigava il Ph colpevole di non pagare quanto dovuto ai redattori dr Risorgimento liberale, mentre nei racconti usciti sul! effimero Pinco Pallino metteva alla berlina, sotto la maschera pelosa del Signor Carlo, lo zelo rapace di una classe dirigente democristiana che ovunque allungava le mani con il pretesto della «ricostruzione!». E prima ancora, negli anni del Marc'Aurelio (e deUa guerra), aveva preso blandamente di mira, per ordini di scuderia, gli inglesi e gli americani e i sovietici («Churchill primo e ultimo primo ministro d'Inghilterra», Martin Eden iettatore: cose così), ma anche le difficoltà di casa nostra, nonostante la retorica di regime («Sono completamente rovinato». ((Anche io ho comprato un etto di lenticchie!»). Insomma è vano iscrivere il giovane Fellini a questo o quel partito. Le sue prove umoristicosatiriche sono l'espressione di uno spirito irregolare e corrosivo, qua e là l'incunabolo dei geniali cortocircuiti che avrebbe prodotto sullo schermo. Ed è una esercitazione per cinefili riconoscerne le tracce, dalla Strada ai Vifenoni, da .Roma a Amarcord. i'«^ «Compagno, ma quella è mia moglie!». «Compagno, suWUnità non c'è scrittoi». «Compagno, hai ragione: tante scuse e viva Togliatti!» (Vignetta di Federico Fellini uscita nel 1946 sul Trafaso)
Luoghi citati: Amarcord, Inghilterra, Roma
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Telegramma al Duce
- Tre giovani-bene rinviati a giudizio per aver molestato due ragazze
- Esplosione in un bar
- L'industria chimica italiana alla Mostra mondiale di Mosca
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- OGGI IN TV
- Le stranezze di Wittgenstein
- Sola ed etiope la stuprano in venti
- In Italia mille stazioni-spia messe in allarme. Il ministro Zamberletti: per ora non esistono pericoli per noi, siamo lavoriti dalle condizioni meteorologiche
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Internet, istruzioni per l'uso
- Tre domande a Capanna
- Nascita di Marconi
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy