PAPA DEL GESTO E PAPA DELLA PAROLA di Luigi La Spina

PAPA DEL GESTO E PAPA DELLA PAROLA WOJTYLA E RATZINGER PAPA DEL GESTO E PAPA DELLA PAROLA Luigi La Spina ■" RA inevitabile e, forse, è ■" anche giusto. A poco più mm di 100 giorni dall'elezione di Benedetto XVI e dopo il primo suo viaggio, per di più proprio nella terra natale, il confronto con il suo predecessore è stato immediato. Un giudizio che si è affacciato più pudicamente nei commenti di tv e giornali e che, invece, è dilagato senza ipocrisie tra i tanti giovani che lasciavano, con molta difficoltà, il grande raduno di Colonia. A parte le simpatie personali, la tentazione di stabilire, come in una sfida sportiva, graduatorie di fascino o di autorevolezza, la difficile stima degli effetti concreti dell'evento, o degli spazi mediatici che il nuovo Papa è riuscito ad occupare, l'impressione collettiva pare aver colto U nucleo di una differenza fondamentale tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che si può sintetizzare così: il primo ha fondato il suo magistero papale sulla voce e sul gesto, il secondo vuole stabilirlo attraverso la parola e il messaggio. Se questa diversità è apparsa subito evidente, meno pronta è stata la reazione sia dei mass media che ne hanno seguito il viaggio sia dei cosiddetti Papaboys che hanno partecipato all'evento. I primi, assuefatti alle abitudini di oltre 25 anni di pontificato wojtyliano, hanno disperatamente cercato di isolare il gesto significativo, il piccolo incidente simbolico che puntualmente costituiva l'icona destinata a rimanere nella memoria collettiva di quel viaggio di Giovanni Paolo II: una volta era la foto del bacio alla terra che lo ospitava, una volta erano i costumi esotici dei danzatori convocati per rendergli omaggio, un'altra era il bigliettino infilato nel «Muro del pianto» a Gerusalemme. La ricerca è stata sconfitta, in modo quasi patetico, dalla disarmante gcstusdirà del nuovo Papa: il vento che fa perdere lo zucchetto a Benedetto XVI o la caduta del portaocchiali, prontamente raccolto dal presidente tedesco, restano quelli che sono: particolari insignificanti, immeritevoli di qualsiasi commento e, soprattutto, di una memorabile fotografia. CONTINUA A PAGINA 8 PRIMA COLONNA DIALOGO CON ILEFEBVRIANI Lunedì incontro tra il Pontefice e il Superiore generale Fellay Marco Tosatti A PAGINA 12

Persone citate: Benedetto Xvi, Fellay, Giovanni Paolo Ii, Marco Tosatti, Ratzinger Papa, Wojtyla

Luoghi citati: Colonna, Gerusalemme