Parte la «caccia ai sindaci» II Polo ancora senza candidati

Parte la «caccia ai sindaci» II Polo ancora senza candidati AMMINISTRATIVE LE METROPOLI ITALIANE AL VOTO NEL 2006 Pt lii id Parte la «caccia ai sindaci» II Polo ancora senza candidati Paolo Barbieri ROMA Roma, Milano, Torino, Napoh: le elezioni comunah del 2006 sono nodi da sciogliere presto per i Poh aharipresa dell'attività politica. Sulla carta, la partita più incerta si gioca a Milano,dove si avvia a conclusione il secondo mandato di Gabriele Albertini, industriale prestato alla pohtica dopo una carriera nell'associazionismo imprenditoriale. Entrambi i Poh pensano di presentarsi agh elettori con candidature non direttamente riconducibili ai partiti. Nella Cdl si dà per certa - ma non è ufficiale - quella del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, personalità legata all'imprenditoria milanese, nel segno della continuità con il sindaco uscente. Il centrosinistra cerca il suo candidato nella "società civile", perché, spiega Maurizio Migliavacca della segreteria nazionale Ds, «per vincere, dobbiamo andare oltre i nostri confini», in quell'area "terzista-riformista" che negh ultimi tempi ha preso le distanze dal sindaco uscente. I nomi in circolo da tempo sono quelli del direttore del Sol!e 24 Ore Ferruccio de Bortoli e dell'ex ministro della Sanità Umberto Veronesi. Apparentemente più scontato l'esito della sfida per la capitale: in un recente sondaggio, i cittadini romani che considerano «positivo» o «molto positivo» l'operato del sindaco Veltroni sono risultati più dell'SO per cento. Non tutti lo voteranno, ma non sorprende che un big del centrodestra come il ministro delle Pohtiche agricole Gianni Alemanno, di An (quasi 3 0 Ornila preferenze alle ultime europee), freni sull'ipotesi di correre per il Campidoglio. «E' una sfida molto dura - spiega - non sto smaniando per partecipare». Alle primarie non crede Mario Baccini, ministro Udc della Funzione pubblica: «A sindaco di Roma non deve essere emanazione dei partiti, se mi candiderò non chiederò permesso a nessuno. Mi rivolgerò alla città. Ma non escludo - precisa - di appoggiare Alemanno». Il nome di Baccini lascia un po' freddini gh alleati di Forza Itaha, che gh rimproverano i recenti attacchi su candidato premier e partito unico: ((Polemizzando con Forca Italia non crea certo le condizioni per fare il candidato sindaco», osserva il vicecoordinatore azzurro Fabrizio Cicchitto. Antonio Tajani, che sfidò Veltroni nel 2001, pensa a «candidature nella società civile, che non servano a far prendere voti ai partiti)). Ma la sua idea di candidare lo scienziato Antonino Zichichi, lascia ((perplesso» proprio Alemanno: «Mi auguro - avverte l'esponente di An - che Tajani, chiunque sia il candidato, lo appoggi con la stessa lealtà con cui noi abbiamo appoggiato lui nel 2001 ». ATorino, nel centrosinistra resta da sciogliere il nodo Rifondazione, rimasta all'opposizione: Sergio Chiamparino, Ds, sindaco uscente certamente ricandidato, nel 2001 vinse il ballottaggio con il 52,90Zo, senza apparentamento col Pre. Ora Bertinotti fa parte a pieno titolo dell'Unione, e l'alleanza potrebbe aprirsi. Da definire una eventuale lista civica del centrosinistra, che raccoglierebbe esponenti della società civile e indipendenti vicini all'Unione, pronti a candidarsi in una lista "per Ghiamparino". In alto mare, per ora, la Casa deUe Libertà: dopo il «no, grazie» di Alain Elkann, resta in piedi la candidatura del sottosegretario Udc Mi- chele Vietti, apprezzata pubblicamente dall'ex presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, ma accolta dalla Lega con una sonora bocciatura. «E' il candidato delpartito islamico», è stato il commento del Carroccio. La scelta è legata alle dinamiche nazionali, Torino non è Palermo, e l'Udc ha altrove le sue roccaforti. A Napoh, infine, il sindaco dell'Unione, Rosa Russo lervolino, non ha ancora confermato che si ripresenterà. Se rinunciasse, la Mar-gheri- ta avrebbe diritto a indicare un suo candidato, ma potrebbe, dicono in ambienti di centrosinistra, proporre le primarie, pensando a uno scambio: comune ai Ds, regione a Mastella, con Bassolino (al governo) e non piùgovematore. Anche nel capoluogo campano la Cdl non ha candidato. Il viceministro Antonio Martusciello (Forza Itaha) non vuole ripresentarsi, dopo la sconfitta di stretta misura incassata quattro anni fa, sebbene i sondaggi lo vedano testa a testa (sotto di soli due punti, 51 a 49) con il sindaco lervolino. «Avessi voluto correre, avrei iniziato la campagna elettorale almeno un anno fa», spiega l'esponente azzurro. Un nome forte die circola è quello dell'ex presidente della Confindustria Antonio D'Amato, «ma noi non ci fidiamo - avverte una fonte vicina a Forza Itaha - perché già per le regionali d ha messo in difficoltà dicendo no all'ultimo minuto». Milano, il centrodestra dovrebbe schierare la Moratti. A Roma Veltroni sembra non avere rivali Letizia Moratti Walter Veltroni