A scuola senza libri, arriva l'iBook di Maurizio Molinari

A scuola senza libri, arriva l'iBook ISTRUZtONE IN UN ISTITUTO DELL'ARIZONA TUTTA L'ATTIVITÀ DIDATTICA SU COMPUTER PORTATILI A scuola senza libri, arriva l'iBook Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Al liceo di «Empire High» di Vail, nei pressi di Tucson in Arizona, il nuovo anno scolastico è iniziato da una settimana con una novità: il totale abbandono dei libri di testo in favore dei laptop, i computer portatili. Se sono circa 1200 le scuole superiori che in tutti gh Stati Uniti consentono da tempo agli studenti che lo desiderano di portare in classe il proprio laptop - le prime ad averlo fatto nel 2002 furono delle classi in Maine grazie ad un finanziamento di Bill Gates - «Empire High» diventa la prima ad aver abolito completamente, ovvero anche per gli insegnanti, i tradizionali libri di testo. Grazie ad un accordo sottoscritto con Apple Computer ad ognuno dei 340 studenti iscritti è stato fornito un iBook wireless, ovvero senza bisogno di fili per collegarsi con Internet. Ciò significa che gli alunni studiano su libri digitali, accedono a meteriale accademico attraver¬ so siti web della scuola e quando sono a casa per fare i compiti ricorrono ad altri siti web curati dai singoli insegnati. Il tutto protetto da un sistema di sicurezza che garantisce dal rischio che si possa copiare ciò che fa il proprio compagno. Appena si tenta di «copiare ed incollare» materiale proveniente da altri iBook si apre una finestra che avverte: «Stai facendo una cosa vietata». I primi giorni di lezione sembrano aver già provato l'efficacia della scelta compiuta: durante una lezione di diritto costituzionale per spiegare il funzionamento della Corte Supema l'insegnante ha guidato gli studenti alla con¬ sultazione di appositi siti, sui cui contenuti si è poi sviluppato il botta e risposta in classe. In un'altra occasione il docente di letteratura americana ha sfruttato i laptop per far consultare contemporaneamente più articoli di uno stesso autore per consentire agh alunni un'analisi comparata dei testi, approfondendone le similitudini come mettendone in risalto le differenze. Fra le maggiori sorprese gh insegnanti indicano il fatto che gli studenti, pur abituati ai videogame ed all'uso di email, mostrano difficoltà nell'uso di Internet a fini di approfondimendo, non riuscendo spesso ad andare oltre una ricerca di tipo generico attraverso le pagine iniziali di siti molto popolari come Google o Yahoo!. «Sotto questo aspetto ciò che sta avvenendo è che i professori aiutano i ragazzi non solo a comprendere le materie trattate durante le lezioni ma anche ad esplorare il web o ad apprendere l'uso di Word», spiega Calvin Baker, responsabile del distretto sco¬ lastico di Vail che somma settemila studenti, sottolineando come «essere all'avanguardia neUa tecnologia rientra nella nostra tradizione di assumersi rischi per poter compiere dei passi avanti». Non tutti gli studenti sapevano della novità dei laptop quando si sono iscritti all'anno scolastico ed alcuni, come Julian Tarazon, si sono lamentati con alcuni giornali locali per le difficoltà dovute all'obbligo di usare solo e sempre il computer, rinunciando anche a penne e quaderni. «All'inizio è stata davvero dura - ha ammesso perché dovevamo mettere ogni cosa nella cartella virtuale giusta ma poi, alla fine, mi sono abituato». Scomparsi da banchi, cattedre e scaffali delle classi, gli unici volumi rimasti nel liceo di Vail sono quelli raccolti nella biblioteca di lettura, dove gli studenti continuano ad andare. Dice lo studente Julian Tarazon «All'inizio è stata dura poi mi sono abituato» Una studentessa al computer: il laptop sostituirà davvero libri e quaderni?

Persone citate: Apple Computer, Bill Gates, Calvin Baker, Julian Tarazon

Luoghi citati: Arizona, Maine, New York, Stati Uniti, Tucson