Per la Ferrari sono guai turchi di Stefano Mancini

Per la Ferrari sono guai turchi FORMULA 1 A ISTANBUL LE «ROSSE» IN RITARDO DOPO LE PROVE LIBERE SUL NUOVO ANELLO Per la Ferrari sono guai turchi Stefano Mancini inviato a ISTANBUL «Sembrava più semplice», ammette Michael Schumacher. Parla del circuito di Istanbul. O forse della lingua turca. Due enigmi della stessa difficoltà, visto il debutto nel nuovissimo «Istanbul Park», cattedrale postmoderna dell'automobilismo sorta all'estrema periferia asiatica della città. Il primo assaggio è stato amaro per la Ferrari. «Non c'è grip e la macchina scivola via», concordano Schumi e Barrichello, protagonisti di un totale di 8 fuoripista. Però i due vanno d'accordo, sfoggiano visi rilassati e ampi sorrisi, quasi che il divorzio a fine anno (Rubinho passerà alla Bar-Honda e sarà sostituito da Massa) abbia regalato nuovi appetiti a entrambi dopo i 5 anni trascorsi ad abbuffarsi di gloria. Non c'è diagnosi per il Cavallino: pare che non si riesca a trovare un assetto decente, pare che questa volta le gomme Bridgestone siano da assolvere. Il campione sostiene di essere stato tradito dal sopralluogo in motorino («la visuale era troppo alta, non mi sono reso conto della difficoltà»). Barrichello azzarda un pronostico: «La vittoria è alla nostra portata». Al volante si siede lui e perciò bisogna dargli credito, ma le prestazioni di ieri sono state sconcertanti: 10" tempo di giornata per il tedesco 0 12" per il brasiliano se si depura la classifica dai collaudatori (Zonta il più veloce con la Toyota, seguito da De La Rosa su McLaren, 6" LiuzzisuRedBull). La squadra più in palla si conferma la McLaren. «Qui mi gioco il Mondiale - dice Kimi Raikkonen -. O vinco o niente. Mancano 6 gare, devo centrare sei pole position e sei successi». Idee chiare, questo Iceman. Forse il soprannome andrebbe aggiornato, perché il ghiacciolo dà segni di scioglimento. L'ultima sua bravata è stata registrata dal rotocalco finlandese «Sette giorni» che - sostengono a Helsinki - non è il massimo della serietà però sovente ci azzecca. Dopo una generosa degustazione di superalcolici, Kimi sarebbe stato beccato in compagnia di due avvenenti fanciulle. Sembra che la moglie Jenni Dahlman, ex miss Scandinavia, l'abbia presa maluccio (difficile darle torto) e abbia invitato il consorte ad abbandonare alla svelta il tetto coniugale. Raikkonen da parte sua evita qualsiasi commento: «Non mi turbano le storie pubblicate da una rivista scandaustica. Io penso a correre. Guido una monoposto che è un missile, questo è importante». Ora che si è fatto crescere il pizzetto ha persino cambiato espressione. O, meglio, per la prima volta ne ha una. «Mi piace la sfida con Alonso - aggiunge -. So che il mio compagno di squadra (Montoya, ndr) non mi aiuterà. Nelle libere è stato più veloce di me soltanto perché io sono stato rallentato dal traffico». Al contrario, in casa Renault Fisichella ha promesso il suo appoggio totale alla causa. Il romano deve fare punti per la classifica costruttori e riparare le spalle di Alonso, se occorre. «Dobbiamo difenderci qui, a Monza e a Spa - spiega -. Poi arriverà un nuovo "pacchetto" aerodinamico che ci rilancerà». Il romano è tornato poi sul pas¬ saggio di Felipe Massa alla Ferrari dichiarando di non essere convinto che il suo ex compagno di squadra alla Sauber, riuscirà a correre più di un anno col team di Maranello. «Sono abbastanza sorpreso - ha detto -. Massa è un bel pilota, molto veloce ma forse non ha ancora abbastanza esperienza per guidare una Ferrari. Comunque correre al fianco di Michael Schumacher potrebbe essere un bene per lui». E alla domanda se possa essere interessato a diventare il compagno di Schumacher, ha replicato: «Al momento ho un contratto con la Renault fino a tutto il 2006 e loro hanno appena preso Massa. lil 2007 è ancora tutto da decidere». Schumi (10o):«ln motorino tutto sembrava più facile» Barrichello (13 0)azzarda: «Possiamo anche vincere» Michael Schumacher esce dai box per il sopralluogo in motorino

Luoghi citati: Helsinki, Istanbul, Maranello, Monza